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L'olio spalmabile come burro contro la crisi da xylella

  • In LECCE
  • lun 20 Gennaio 2020
L'olio spalmabile come burro contro la crisi da xylella

Tra le idee giunte alla finale degli Oscar Green, insieme con altre da Bitonto, Laterza, Gioia e Manfredonia

GUAGNANO DEL CAPO - L’olio da preziosa linfa liquida a crema spalmabile come burro da mangiare come prelibatezza del novel food, la nuova cucina di tendenza. Bella da vedere, dal sapore buono e intenso, la crema è frutto di un’idea green di Paola Melcarne, giovane salentina di Guagnano del Capo, finalista nazionale all’Oscar Green 2020, il salone delle straordinarie innovazioni che Coldiretti premia annualmente per far conoscere l’ingegno dei giovani italiani che si inventano il lavoro.

La crema all’olio è stata scelta dopo una lunga selezione territoriale tra migliaia di giovani imprenditori di tutta Italia. E’ nata dalla magia dell’abbraccio tra l’olio extravergine d’oliva del Salento e la cera d’api, ed è già vista come la prima soluzione possibile anti-Xylella. Mentre ci si affida alla ricerca per combattere una delle più potenti insidie all’agricoltura italiana, la Xylella, una giovanissima, formatasi all’estero – come riferiscono da Coldiretti Puglia - per prendere in mano la storica azienda produttrice di olio d’oliva del padre e trasformare un momento critico in una opportunità. Occorre una idea brillante come l’olio, preziosa come il nettare delle api, giovane come il mondo che circonda questa ragazza. Così nasce l’ultima creatura in azienda: è la crema d’olio, che prende il nome di “Spalmabile all’olio d’oliva”. E’ un prodotto unico nel suo genere anche perché bella da vedere, cremosa, e incredibilmente brillante, di un verde intenso, impreziosito di riflessi dorati.

“La Puglia è al top per numero di imprese giovani under 35 in agricoltura - ricorda Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - si posiziona al secondo posto della classifica nazionale grazie alla spinta all’innovazione dei nostri giovani geni, con un aumento del 14% rispetto a tre anni fa. Le aziende condotte da giovani sono dinamiche e coraggiose e possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, hanno il 50 per cento di occupati per azienda in più e un fatturato più elevato del 75 per cento della media”.

Tante le idee green nate in Puglia, nessuna vincitrice della gara nazionale, ma sicuramente ognuna degna di notorietà: la ‘sartoria agricola’ con cui cucire su misura l’olio extravergine d’oliva e il cibo pret-a-gorumet per tutti i palati, l’anguria venduta con un sidecar accessoriato con un mini frigo, confezioni di fishburger a miglio 0 con elevata shelf life e ready to cook.

Tra le innovazioni c’è l’olio extravergine di oliva ‘tagliato su misura’ da Francesca Dellorusso, di Bitonto, che con la sua sartoria agricola accontenta ristoratori italiani e d’oltreoceano a seconda delle scelte culinarie di chef stellati.

Da Gioia del Colle il giovane Bartolomeo D’Aprile ha riadattato un sidecar, un mezzo d’epoca in chiave street food, attrezzato con un minifrigo per ‘portare in giro’ fette di anguria in simpatiche confezioni monodose, in bella mostra anche all’Aeroporto di Bari con il suo Smile WaterMelon.

C’è poi chi trasmette l’amore per gli animali con l’onoterapia, come Annalisa Forte, di Laterza, che aiuta i bambini e le persone con disagio psichico e motorio attraverso gli asini, utilizzando il latte di asina anche per l’agricosmesi e per gli agrigelati che fanno bene al palato e alla salute. Da Manfredonia, Ezio Grieco ha testato gli antiossidanti naturali provenienti dai vegetali per il primo fishburger a miglio0 con elevata shelf life e ready-to-cook. A Laterza, Carlo Minimmi produce fiori e foglie eduli e microgreen, i ‘vegetali del futuro’ in quanto ricchissimi di proprietà benefiche, originali nell’aspetto e rivoluzionari nel gusto, conclude Coldiretti Puglia.


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