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Il benvenuto nella città con il toro in metallo dello scultore Zilli

  • In LECCE
  • lun 20 Maggio 2019
Il benvenuto nella città con il toro in metallo dello scultore Zilli

Sarà apposto sulla rotatoria in progetto in zona Santi Medici

NARDO' - Un toro, simbolo della città, scolpito in metallo da Isaia Zilli abbellirà la rotatoria all’ingresso di Nardò per dare il benvenuto ai forestieri. Sarà il biglietto da visita a chi entrerà e si troverà la costruenda rotatoria prevista nell’abito del progetto di riqualificazione dell’intersezione stradale in zona Santi Medici, per chi giungerà da Copertino o dalla statale 101.

La giunta di Palazzo Personè, guidata dal sindaco Pippi Mellone, ha accolto la proposta dell’artista leccese 34enne che che negli ultimi anni ha portato le sue opere, tra gli altri, al Miart di Milano, ad Art Verona, alla Domus Art a Metz (Francia), alla Schortegen Gallery in Lussemburgo, all’Art Gallery di Bruxelles e poi ancora in mostre ed esposizioni a Firenze, Genova, Como, Roma, Palermo, Pescara e Lecce. Il progetto è stato concordato tra Amministrazione comunale e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Lecce, Brindisi e Taranto, decidendo di posizionare l’opera sulla rotatoria. Zilli, tra l'altro esporto scultore proprio di animali, ha pensato a una scultura in metallo che richiama in una chiave originale e con uno stile moderno e dinamico il toro presente nello stemma araldico della città, rivestita con fasce in acciaio e con la coda, la criniera e le corna rivestite di ottone, rame e zinco.

Isaia Zilli, tra l’altro, è l’autore del cavallo messapico realizzato nel 2011 per la città di Cavallino e dell’opera Les Demoiselles installata nel castello di Otranto in occasione della mostra su Picasso nel 2010. Nel suo laboratorio di Cavallino vedono la luce opere scultoree molto apprezzate, che quasi sempre richiamano i corpi degli animali e sono frutto della sapiente lavorazione dei metalli.

“L’estro di Zilli mi ha parecchio incuriosito - dice il sindaco Pippi Mellone - e mi è sembrato subito molto appropriato rispetto all’idea di associare l’ingresso della città a un’immagine in grado di connotarla fortemente, di renderci fieri, di incentivare il sentimento dell’appartenenza. Il toro, simbolo di Nardò, è un pezzo della nostra identità, soprattutto visiva, ed è un fatto quasi naturale completare la riqualificazione dell’ingresso principale della città, oggi brutto e pericoloso, con un’opera d’arte che, ne sono certo, saprà interpretare al meglio l’esigenza di rifarci a lui, al nostro vecchio e caro toro, il “tauro non bovi” dello stemma che orgogliosamente accomuna i neretini, a Nardò e in ogni parte del mondo”.

La scultura, dunque, farà bella mostra di sé all’interno della rotatoria che nei prossimi mesi vedrà la luce all’incrocio tra via XX Settembre, via Falcone, via Copertino (strada provinciale 17) e via per Lecce (sp 19). Il progetto di miglioramento della viabilità è stato redatto dall’ingegnere Antonio Vaglio e dal geometra Marco Donadei ed è finalizzato a regolare il traffico in entrata e uscita dalla città, il cui flusso è attualmente scomodo, intermittente e pericoloso. Nascerà uno svincolo rotatorio a due lobi circolari (uno con raggio di sei metri, l’altro con raggio di sette metri). La carreggiata, la cui superficie sarà completamente rifatta, sarà formata da due corsie larghe quattro metri ciascuna, oltre a una zona a raso larga un metro, fiancheggiante l’isola verde centrale che avrà un sottofondo drenante e uno strato di terreno vegetale. La sistemazione viaria dell’incrocio, l’impianto di essenze arboree e la statua al centro dell’isola, il rifacimento della segnaletica, l’integrazione della pubblica illuminazione e la realizzazione dei marciapiedi, contribuiranno alla riqualificazione di tutta l’area. I lavori sono stati affidati alla Nuovapanelectric s.r.l. di Nardò per poco più di 139 mila euro.

“La scultura - aggiunge il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti - è la ciliegina sulla torta di un’altra, indispensabile, opera pubblica, nel solco di una visione nuova e moderna della nostra città cui stiamo dando sostanza giorno dopo giorno. Un modo per animare e “personalizzare” la riqualificazione complessiva di un incrocio scomodo, che oggi non ci dà garanzie di sicurezza. Insomma, il biglietto da visita che mancava per chi arriva in città da Copertino o dalla statale 101”.


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