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Dalle scuole parte la rete contro lo spreco alimentare

Dalle scuole parte la rete contro lo spreco alimentare

Costituita con il coordinamento del Csv per il Terzo Settore provvederà alla raccolta di alimenti per i poveri

TARANTO - Il Terzo settore di Taranto e dintorni far rete contro lo spreco alimentare costituendo “Spreco zero Taranto” per andare incontro alle esigenze delle sempre più numerose famiglie che attraversano difficoltà economiche al punto da non poter nemmeno permettersi di poter fare la spesa degli alimenti. Coordinata dal Centro Servizi Volontariato (Csv) della provincia di Taranto, ne fanno parte “Amici di Manaus” onlus (capofila), Apmar onlus, Europa Solidale onlus, Federconsumatori, Auser Tamburi, Caritas “San Giovanni Bosco”, Caritas “Madonna di Fatima”, Caritas “Sant’Egidio” e la Sezione Enpa di Taranto.

L’iniziativa è stata presentata durante l’incontro sul tema “Il cibo tra risorsa e spreco”, tenuto nell’aula consiliare del Palazzo di Città di Taranto, per uno scambio di esperienze e di idee, quelle che nel Terzo settore si chiamano Buone pratiche, già realizzate in questo ambito a Taranto e a livello nazionale. Oltre ai relatori e ai rappresentanti delle associazioni della rete, i lavori sono stati seguiti da una nutrita rappresentanza di studenti delle dieci scuole tarantine che aderiscono alla rete “Tesori...nei rifiuti. No allo spreco alimentare”. Partendo da questa esperienza già attiva e dal fatto che il paradosso tra spreco di alimenti e farmaci e bisogni di poveri non è più accettabile è stata costituita la rete “Spreco zero Taranto” nata, appunto, dall’esperienza del progetto “Tesori…nei rifiuti. No allo spreco alimentare” che, in base a un protocollo sottoscritto nel marzo del 2016 tra “Amici di Manaus” onlus e Iiss “Pacinotti”, in tre anni ha visto studenti e volontari impegnati insieme sul tema del food waste raccogliendo importanti riconoscimenti a livello nazionale e locale.

Importanti risultati sottolineati nell’incontro da Vito Giuseppe Leopardo, dirigente Iiss “Pacinotti”, che ribadito l’importanza pedagogica che questa attività di volontariato sta rivestendo per gli studenti, infatti altre nove scuole tarantine hanno sottoscritto l’accordo di rete. Si tratta della scuola media “Colombo”, degli istituti comprensivi “Alfieri”, “Sciascia”, “Salvemini”, “San Giovanni Bosco”, “Dante”, “Martellotta” e “De Carolis” e del XIII Circolo “Pertini”. Tutti i ragazzi non solo si sono dimostrati interessati a queste esperienze di volontariato in cui sono coinvolti in prima persona, ma hanno mostrato grande partecipazione come protagonisti per un risultato del loro impegno che è immediato. Queste scuole hanno fatto formazione teorica presso l’Iiss “Pacinotti” per poi passare alla fase pratica nella raccolta e distribuzione delle derrate alimentari; in questa seconda fase gli studenti del “Pacinotti” faranno da tutor agli allievi delle altre scuole.

Particolarmente interessante è stato l’intervento di Giorgio Casagranda, referente nazionale Csvnet per gli Empori Solidali, che ha descritto l’esperienza di “Trentino Solidale”, una onlus e un network di secondo livello costituita nel lontano 2001. Il suo progetto contro lo spreco alimentare si sviluppa principalmente a Trento e provincia, estendendosi anche in quella di Bolzano, finanche a Vipiteno ai confini con l’Austria. I 600 volontari dell’organizzazione, che non percepiscono neanche un centesimo di rimborso spese, ogni giorno recuperano 80 quintali di derrate alimentari che altrimenti finirebbero nei cassonetti. Si recano, utilizzando anche i veicoli di “Trentino Solidale”, presso 300 punti di raccolta: dai supermercati della grande distribuzione fino ai piccoli negozi, ma anche mense aziendali e imprese che donano alimenti, come aziende agricole con sovraproduzioni momentanee.

Grazie all’organizzazione di “Trentino Solidale”, dopo poche ore tutti questi alimenti vengono donati a famiglie indigenti raggiunte da una rete capillare che comprende ben 35 punti di distribuzione: nel solo 2018 sono stati così donati 1.600.000 pasti caldi.

I lavori a Taranto sono stati aperti dai saluti di Simona Scarpati, assessore alle Politiche Sociali Comune di Taranto, che ha confermato l’interesse con cui la Amministrazione comunale guarda a tutto il Terzo settore, e in particolare ad esperienze che possono affiancarsi al welfare pubblico.

L’incontro è entrato nel vivo con l’intervento di Francesco Riondino, presidente Csv di Taranto, che ha sottolineato il ruolo del Csv Taranto che coordinerà e supporterà le attività della rete “Spreco zero Taranto”, peraltro in linea con gli orientamenti della recente Riforma che, tra l’altro, assegna ai Centri Servizi Volontariato anche il ruolo di intermediazione tra il Terzo settore e il Pubblico.


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