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C’è il nulla osta per il parco urbano dell’Incoronata

  • In LECCE
  • lun 23 Aprile 2018
C’è il nulla osta per il parco urbano dell’Incoronata

L’Autorità di Bacino Distrettuale ha chiarito la questione sulla depressione morfologica naturale

NARDO' - Spazi verdi e aree per giochi, fitness e dog-park, il parcheggio ed un’area ristoro, saranno realizzati nel luogo dove per decenni ha dominato, inutilmente, lo scheletro del Palazzo di città di Nardò, opera mai portata a termine e demolita qualche mese fa. L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale ha concesso il parere favorevole al progetto per la realizzazione del parco urbano sulla superficie che ha ospitato per circa trent’anni l’opera incompiuta nei pressi della chiesa dell’Incoronata.

Dopo il completamento, a gennaio 2018, della demolizione dell’immobile inutilizzabile e fatiscente, progettato negli anni Settanta, costruito negli anni Ottanta e mai completato, l’Amministrazione comunale ha avviato il percorso di riqualificazione dell’area che avrà il suo fulcro nella realizzazione di un grande parco pubblico. La trasformazione dello spazio, in un’accogliente area verde, si era momentaneamente bloccata per la presenza di un vincolo di “pericolosità idraulica” nel Piano per l’Assetto Idrogeologico. L’Autorità di Bacino Distrettuale ha accertato e chiarito, anche grazie al sopralluogo dello scorso 7 marzo ed alla consultazione della cartografia storica, che l’area non presenta una depressione morfologica naturale (di cui pure il territorio salentino è ricco), che di fatto avrebbe allungato i tempi per la realizzazione del parco, ma un scavo realizzato dall’uomo nell’ambito dei lavori per la costruzione dell’edificio poi demolito, quindi facilmente colmabile.

Circostanza confermata dal fatto che le carte non contemplano la depressione nel periodo antecedente agli anni Ottanta. Modificato il Piano, da parte della stessa Autorità di Bacino, finalmente il responso della vicenda seguita per settimane e costantemente dal sindaco Pippi Mellone e due tecnici. Sino all’annuncio del ‘via libera’ alla realizzazione del parco. La Giunta di Palazzo Personè adesso dovrà autorizzare la ripresa dei lavori di sgretolamento del materiale e riempimento della depressione del terreno (che quindi è antropica e non naturale), che erano stati sospesi, e approvare il progetto esecutivo dell’opera.

L’intervento di rigenerazione urbana porta la firma dell’architetto Elisabetta Ferrocino, del geometra Salvatore Albanese e del geologo Andrea Vitale e ha un costo di 420 mila euro, risorse già previste in Bilancio. Il progetto migliorerà l’estetica dei luoghi e la funzionalità e fruibilità degli spazi, consentirà una revisione e razionalizzazione dei percorsi carrabili e pedonali, oltre che una forte valorizzazione dell’area e di manufatti edilizi di valore storico-culturale presenti nella zona, cioè la chiesa dell’Incoronata con l’annesso convento degli Agostiniani Scalzi, opera di G. Maria Tarantino, fondato nel 1634 sotto il titolo, appunto, di Santa Maria dell’Incoronata. Il parco sarà un’area verde aperta, finalizzata a garantire l’attraversamento pedonale e l’installazione di attrezzature per il gioco e lo sport, nonché l’impianto di vegetazione a basso ed alto fusto. Sentieri pedonali in materiale ecocompatibile e drenante, ad andamento leggermente sinuoso, disegneranno e individueranno vaste aree con differenti funzioni finalizzate allo svago e alla socializzazione. Ci sarà infatti un’area parcheggio al servizio del parco (con aiuole, illuminazione, rastrelliere per biciclette, posti per auto e ciclomotori), un’area giochi per bambini (altalene, scivoli, giochi composti e inclusivi, su superficie antitrauma), un’area fitness, un’area per lo street basket, un campo da bocce e un campo di beach volley (con pavimento in manto sabbioso). Inoltre, è prevista la realizzazione del dog park, distinto in uno spazio per lo sgambettamento dei cani e in uno per agility dog (disciplina cinofilo-sportiva che vede l’animale affrontare una gara a ostacoli, ispirata al percorso ippico). Infine, non mancherà un’area ristoro. Tutti i materiali sono stati scelti in funzione dei criteri della naturalità, del basso impatto e della gradevolezza estetica.

“Il progetto sul parco dell’Incoronata - fa notare il sindaco Pippi Mellone - ci ha dato l’opportunità di ‘correggere’ il Pai che conteneva un vincolo assurdo e totalmente ingiustificato. Ho seguito personalmente la vicenda e raggiunto (come sempre a mie spese) la sede dell’Autorità di Bacino a Caserta per evitare lungaggini e ostacoli che avrebbero differito la realizzazione del parco. Che invece si farà subito e i cui lavori inizieranno entro qualche mese. Sarà uno degli interventi di rigenerazione urbana più vasti e significativi che la città abbia mai conosciuto”.


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