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Il Premio Oscar Richard O’Barry in Puglia per una ricerca sui delfini

Il Premio Oscar Richard O’Barry in Puglia per una ricerca sui delfini

Presenterà il suo documentario e parteciperà ad uno studio con Jonian Dolphin Conservation

TARANTO - Non capita tutti i giorni di incontrare al cinema, soprattutto a Taranto, un Premio Oscar e di poter vedere insieme a lui il film che gli fatto vincere la statuetta dorata della Academy Award. Nella “Città dei due mari” è arrivato Richard O’Barry, l’icona mondiale del diritto dei delfini e di tutti gli animali marini a vivere in libertà nel loro elemento naturale. Il regista, il più famoso ricercatore sulla vita dei delfini e che ha dedicato gran parte della sua esistenza a combattere l’utilizzo di mammiferi marini nei delfinari, è nella città pugliese non solo per presentare il suo documentario ma soprattutto come ospite ospite della Jonian Dolphin Conservation, l’associazione scientifica che dal 2009 studia e tutela la cetofauna nel Golfo di Taranto, un’attività di monitoraggio che ha consentito agli studiosi tarantini di raccogliere un dataset unico nel suo genere, condiviso da anni con la comunità scientifica internazionale.

Resterà qui per una intera settimana, per studiare con i ricercatori della Jonian Dolphin Conservation, le colonie stanziali di delfini presenti nel Golfo di Taranto, in particolare effettuando cinque “uscite in mare” a bordo dei due catamarani da ricerca scientifica della JDC. E siamo certi che porterà il nome di Taranto è l’attività del Jonian Dolphin Conservation in giro per il mondo. Richard O’Barry ha accetto l’invito proprio per condividere con gli studiosi tarantini, per la prima volta in assoluto nel nostro Paese, una serie di uscite in mare per studiare la presenza di cetacei e quella di colonie stanziali di delfini nel Golfo di Taranto. Oltre alla attività in mare Richard O’Barry sarà protagonista di una serie di manifestazioni di “citizen science”, tra le quali la proiezione al Teatro Orfeo di Taranto, alle ore 17 di domani 18 ottobre, dell’edizione italiana del documentario “The Cove”; il costo del biglietto è di 3 euro, con prevendita presso il botteghino del Teatro Orfeo o la Libreria Ubik in via Di Palma a Taranto: il ricavato della serata, coperti i costi vivi nell’iniziativa, saranno interamente devoluti al “Dolphin Project” di Richard O’Barry.

A seguire (ore 19) sempre nel Teatro Orfeo ci sarà la tavola rotonda-dibattito su “Golfo di Taranto e santuario dei cetacei”, in cui si discuterà della necessità di istituire una ASPIM (Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo), come già accaduto in Liguria, una zona di mare protetta a tutela della straordinaria biodiversità presente nel Golfo di Taranto.

Moderati dalla giornalista Nicla Pastore, interverranno Richard O’Barry, l’ammiraglio Edoardo Serra, comandante del Comando Marittimo Sud della Marina Militare, Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, Sergio Prete, presidente dell'Autorità di sistema portuale di Taranto, l’ingegner Barbara Loconsole, dirigente Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio della Regione Puglia, Giuseppe Corriero, direttore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, Carmelo Fanizza, presidente Jonian Dolphin Conservation, il rappresentante della Capitaneria di Porto di Taranto e Nicolò Carmineo docente dell’Università di Bari.

In “The Cove” è documentata la mattanza che ogni anno avviene, in gran segreto, nella baia di Taiji, in un parco nazionale giapponese: per otto mesi i delfini vengono catturati per i delfinari, ogni esemplare ha un valore di oltre 800.000 dollari, e uccisi in gran numero per la gastronomia giapponese. Per cinque anni O’Barry e Psihoyos ha effettuato con una troupe riprese di nascosto avvalendosi di sofisticati sistemi video e subacquei. “The Cove - la Baia dove muoiono i delfini” ha vinto nel 2010 l’Oscar per il Miglior documentario, nel 2009 il National Board of Review Awards al miglior documentario, il Producers Guild Award per il miglior documentario e il Los Angeles Film Critics Association al miglior documentario.
 

Il 23 ottobre sarà a Bari per l'evento organizzato dall'associazione barese Greenrope. Alle 20.30 sarà ad AnchCinema Royal per la proiezione del documentario e l'incontro con il pubblico. E' previsto un biglietto di ingresso di 3 euro, parte del quale sarà devoluto al "Dolphin Project" di O'Barry. Come ha già fatto in Liguria, annuncerà l'istituzione di una Aspim, una zona di mare protetta a tutela della straordinaria biodiversità presente nel Golfo di Taranto, comprendente le aree maritne di tre regioni: Puglia, Basilicata e Calabria.


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