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Contro il bullismo l’app AcchiappaBulli

  • In FOGGIA
  • ven 06 Dicembre 2019
Contro il bullismo l’app AcchiappaBulli

Il progetto coinvolge quattro Università, fra cui quelle di Bari e Foggia

FOGGIA - Un supporto informatico, un’app per telefonini per individuare e segnalare episodi di bullismo vede quattro università, tra cui quella di Foggia, per la parte giuridica e investigativa, e quella di Bari, impegnate nel progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).

Si chiama BullyBuster (AcchiappaBulli) e prevede una mappa su cui annotare, in tempo reale, segnalazioni per la richiesta di interventi per episodi di bullismo commessi per strada, a scuola o nei luoghi chiusi. Nell’iniziativa sarà coinvolta pure la Polizia Postale che collaborerà ai casi di cyberbullismo, mettendo mezzi ed esperienza a disposizione degli sviluppatori dell’applicazione.

Le quattro università Federico II di Napoli (Ateneo capofila), insieme a quelle di Foggia, Aldo Moro Bari e Cagliari, si occuperanno dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo attraverso metodi giuridici, investigativi, informatici e scientifici, osservandone i protagonisti ma soprattutto isolandone le fonti di propagazione. Un progetto composto principalmente dall’App per le segnalazioni che fungerà come un “registro di classe” in cui inserire in rete dati, profili, azioni sospette e relativo grado di pericolosità, incrociando informazioni che saranno analizzate da giuristi penalisti (segnatamente questo il ruolo affidato all’Università di Foggia), sociologi e psicologi, con l’obiettivo di arrivare il più in fretta possibile all’interpretazione di questi comportamenti.

Protagonisti di questa ambiziosa sfida, per ora unica in Italia, sono he nei prossimi mesi lavoreranno insieme alla messa a punto BullyBuster-A framework for bullying and cyberbullying action detection by computer vision and artificial intelligence methods and algorithms (“AcchiappaBulli – Piattaforma per il rilevamento di azioni di bullismo e cyberbullismo mediante metodi e algoritmi di visione artificiale e intelligenza artificiale”).

BullyBuster si propone di diventare un avanzato strumento per la lotta a bullismo e cyberbullismo, basato sull’intelligenza artificiale e in grado di rilevare se e dove (persino durante una conversazione social) si stiano consumando azioni prepotenti e violente, minacce o ingiurie atte a vessare il proprio interlocutore.

«L’AcchiappaBulli sarà in grado di segnalare se è in corso un atto di bullismo, ovunque esso sia compiuto, nella vita reale o nella realtà virtuale – dichiara Carlo Sansone, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università Federico II di Napoli e coordinatore nazionale del progetto – permettendo di invitare, chi si rende protagonista dell’episodio, a controllare toni e azioni, proteggendo le vittime e allertando famiglie, forze dell’ordine di un pericolo imminente».

Per l’Università di Foggia la ricerca è stata coordinata da Donatella Curtotti, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e ordinario di Diritto processuale penale, e condotta da Angela Procaccino (associato in Diritto processuale penale) e Grazia Terrone (ricercatore in Psicologia dinamica).

I bulli saranno delineati nei loro comportamenti dagli psicologi, le azioni da intraprendere nei loro confronti individuate grazie ai giuristi. BullyBuster sarà realizzato implementando il lavoro dei tecnologi in questa cornice, così da realizzare uno strumento completo e soprattutto al passo coi tempi.

I responsabili scientifici delle Università di Bari e Cagliari (relativamente al progetto AcchiappaBulli) sono rispettivamente Donato Impedovo e Gian Luca Marcialis. Grazie al lavoro di questa squadra tra breve sarà disponibile il primo strumento informatico per combattere il bullismo, una piattaforma pensata per famiglie, studenti, scuole e forze dell’ordine. Tutti i gruppi di ricerca hanno ottenuto il massimo finanziamento ammissibile dal Miur, a conferma della validità delle tesi sostenute nella presentazione della piattaforma e delle elevate finalità sociali dell’App.

Una volta sviluppata, ad aggiungere concretezza all’App BullyBuster concorrerà la Polizia Postale, che attraverso formale adesione al progetto (rilasciata all’Università di Foggia) metterà mezzi ed esperienza a disposizione degli informatici che codificheranno temi e sensibilità della piattaforma: una collaborazione finalizzata a individuare, quindi a combattere, più da vicino il cyberbullismo, fenomeno che sta prendendo piede soprattutto attraverso le chat dei vari social media, su cui, purtroppo è realtà nota, viene rovesciata una violenza verbale fuori dal comune (soprattutto tra i ragazzi di età compresa tra 13 e 20 anni).


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