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Per gli incontri di “BiBook” incontro con il medico Felice Spaccavento

  • In BARI
  • gio 14 Marzo 2019
Per gli incontri di “BiBook” incontro con il medico Felice Spaccavento

Il medico di Molfetta presenta il diario dedicato alla sua professione e alla quotidiana sanità

BITONTO - Il medico molfettese, Felice Spaccavento, autore del libro “Io medico. Storie di ordinaria sanità” sarà il prossimo ospite di “BiBook”, la rassegna del “da Bitonto” (l’agenzia di stampa e testata giornalistica fondata nel 2017), che intende riaccendere l’amore per la lettura.

Il libro è il diario, bellissimo e sconvolgente di un medico in prima linea tra la vita e la morte. Il medico che tutti vorrebbero incontrare apre le porte della sua anima, in tutte le sue sfaccettature. La guerra alla morte e alle malattie, la famiglia, gli amori, le emozioni, i successi, le sconfitte. Ma anche il privato, la musica, il tormento tra ateismo e voglia di fede, i momenti di leggerezza, le foto di famiglia di un uomo fin troppo vero, attuale, pieno.

L’appuntamento con l’autore è alle ore 19 del 16 marzo 2019, nella Cartoleria del Corso (corso Vittorio Emanuele, 15). Spaccavento presenterà al pubblico il libro che, secondo molti, è in grado di cambiare la vita di chi lo leggerà. Dialogherà con l’autore, la giornalista Viviana Minervini, mentre la serata sarà introdotta dal dottor Mario Albrizio. Alcuni passi del libro saranno letti da Antonio Mazzone ed Ergerta Cuko.

Felice Spaccavento, 47 anni, padre di tre figlia, marito di Lavinia, si definisce musicista per passione e medico per vocazione. E’ anestesista rianimatore, istruttore di emergenza urgenza, formatore clinico in Terapia del dolore e cure palliative, nonchè medico prescrittore della cannabis terapeutica. Proprio la sua professione ed in particolare la sua specializzazione lo mette, più di altri medici, in continua e quotidiana lotta tra la vita e la morte di tante persone di ogni età che deve curare per garantire loro la migliore qualità di vita possibile e che lo distingue per umanità.

Spaccavento è cresciuto nella Molfetta di don Tonino Bello, riferimento e amico, con cui ha collaborato musicando alcune delle sue poesie, e di cui diventa, da laico, un fervente sostenitore, abbracciando la filosofia della “Convivialità delle differenze”. Fondatore del Progetto Ospedale Unico per dare risposta adeguata alle esigenze ed emergenze sanitarie dei 200mila abitanti del vasto territorio a Nord di Bari, è il volto di una Medicina Umana, attenta all’empatia e al dialogo col paziente, visto come unità psicofisica complessa e non solo come macchina biologica. È quella che lui chiama “la medicina delle carezze”.


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