SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=7732 ORDER BY ordine DESC, id DESC

70mila per applaudire i campioni mondiali di tuffi da grandi altezze

  • In BARI
  • lun 24 Settembre 2018
70mila per applaudire i campioni mondiali di tuffi da grandi altezze

Hanno vinto, quasi a sorpresa, il britannico Hunt e l’australiana Iffland

POLIGNANO A MARE - Il piccolo paese da favola pugliese, Polignano a Mare, è stato al centro dell’attenzione del mondo per due giorni con i campionati mondiali di tuffi dalle grandi altezze. Sotto gli occhi attenti ed il naso all’insù di circa 70mila spettatori giunti nella cittadina pugliese per ammirare i meravigliosi tuffi estremi da un’altezza di 21 metri, per le donne, e 27 metri, per gli uomini, e tifare per i loro beniamini, a Polignano a Mare sono stati decretati i campioni del mondo 2018 alla finalissima della Red Bull Cliff Diving World Series svoltasi il 22 ed il 23 settembre scorsi.

L’inglese Gary Hunt e l’australiana Rhiannan Iffland in un finale, quasi a sorpresa, di una gara emozionante, adrenalitica e ricca si suspense e di eventi inaspettati sino all’ultimo tuffo, hanno conquistato il primo gradino del podio, il trofeo di Polignano, un premio artigianale eseguito da un professionista locale e riproducente l’alta costa rocciosa polignanese ed un tuffatore, ma soprattutto il premio mondiale, il trofeo del Re Kahekili. Per entrami non è stata una conclusione scontata, anche se tutti e due, per le rispettive categorie, avevano la possibilità di farcela.

Per l’inglese Hunt, mingherlino di fisico rispetto ai più ‘possenti’ rivali si tratta del settimo titolo mondiale su dieci partecipazioni, per l’australiana Iffland il terzo di seguito. Dopo una gara maestosa tra le scogliere pugliesi, sono riusciti a superare i concorrenti che li precedevano in classifica. Hunt è arrivato a Polignano con un quinto posto in classifica generale, è riuscito a raggiungere il punteggio di 418.65 ed a battere l'americano Steven LoBue (406.05 punti), al comando della classifica per buona parte della World Series 2018, giunto al secondo posto, seguito dal messicano Jonathan Paredes (campione uscente) al terzo posto. Paredes aveva un vantaggio di 12 punti, una distanza da Hunt accorciata nelle ultime tre gare da lui vinte di fila.

Buona anche la prestazione di Alessandro De Rose che però è riuscito, dopo la vittoria dello scorso anno della tappa a Polignano vinta dal tuffatore calabrese, a risalire di un posto in classifica generale passando dall’8° al 7° posto con il risultato di 365.65.

La Iffland ha battuto la messicana Adriana Jimenez prima in classifica con 20 punti in più rispetto all’australiana, dopo uno ‘strappo’ nella classifica generale nella tappa precedente svoltasi a Mostar, ma con una conclusione sul terzo gradino del podio in quanto preceduta dalla canadese Lysanne Richard seconda. L’australiana si è confermata la migliore atleta femminile della World Series.

Per la prima volta la città di Polignano è stata tappa finale del Cliff Diving per la quarta volta, la terza consecutiva, scelta come sede di gara in Italia per la competizione mondiale più spettacolare. La città di Polignano a Mare, con la sua costa a strapiombo sul mare Adriatico e le case costruite proprio sul ‘filo’ dello sperone roccioso, regala uno scenario inconsueto rallegrato dal tifo caloroso del pubblico tanto da essere ormai considerata la ‘casa dei tuffi’ dalle grandi altezze in Europa. Il punto da cui si tuffano gli atleti, è la terrazza di una casa privata, e per salire sulle due piattaforme, i tuffatori in gara devono passare attraverso il salotto della stessa abitazione. Una scelta non casuale poiché lì il mare ha l’altezza ideale per consentire alla gara di svolgersi senza molti rischi essendo la profondità delle acque pari a 5 metri.

Ma Polignano regala una magia in più, come dichiarato dalla stessa Iffland. Questo piccolo paese marino della Puglia definito da molti da favola con il suo mare ‘blu’, come “Nel blu dipinto di blu” nella nota canzone di Domenico Modugno che qui nacque e che dedicò proprio questi versi alla sua città, sembra infondere serenità a tutti gli atleti. L’atmosfera che si vive è quella di una gara ad alta competizione per professionalità ma non per rivalità. Ad ogni tuffo eseguito c’è sempre un incoraggiamento o un complimento da parte degli avversari, a volte sottolineati anche da abbracci (tutto magistralmente immortalato nelle foto di V&G Shoots & Sports). I campioni sono stati festeggiati dai ‘rivali’ che al momento della proclamazione dei vincitori erano tutti ai piedi del podio per battere loro le mani, complimentarsi e soprattutto bagnare i più forti e farsi bagnare con lo spumante come buon augurio. Lo stesso Hunt per ricevere l’ambito trofeo ha invitato la Iffland a risalire sul podio con il suo trofeo appena consegnatogli e si è fatto ‘incoronare’ campione del mondo condividendo il podio con la donna più forte del pianeta Terra a dimostrazione che in Cliff Diving World Series lo sport è sempre il vero vincitore.

Anna Caiati

Le foto a corredo di questo articolo sono di V&G Shoots & Sports altre foto sono visibili sulla pagina Facebook 

 


Articoli più letti