BRINDISI - Fervono i preparativi per l’Adriatic Cup, la manifestazione sportiva organizzata dal Circolo Nautico Porta D’Oriente, di hydrofly e moto d’acqua, in programma a Brindisi. Per il sesto anno consecutivo, tornano gli eventi di Motonautica, con la città di Brindisi che quest’anno si prepara ad ospitare anche un evento speciale, la finalissima del Campionato Nazionale di Hydrofly che, dopo la tappa intermedia di Polignano si terrà nello specchio d’acqua del porto di Brindisi.

A deciderlo è stata la Federazione Italiana Motonautica (Fim), che ha inserito fra le competizioni dell’Adriatic Cup, la serata clou della spettacolare competizione nazionale contesa da diversi comitati organizzatori a livello nazionale. Un segno di riconoscenza nei confronti di Giovanni Danese e del suo Circolo Nautico Porta d’Oriente che per primi hanno portato in Puglia gli eventi della Fim e che hanno fatto in modo che il porto di Brindisi si trasformasse per quattro giorni all’anno, tra fine giugno e inizio luglio, nel campo di gara adatto alla sperimentazione di tutte le discipline, dall’F2 al GT15, dal Trofeo Coni al Hydrofly passando per la Formula 1 Moto d’Acqua, disciplina che la Fim vuole promuovere e diffondere.

E così sul lungomare Regina Margherita dal 29 giugno al 1° luglio, ci saranno le gare di due sport acquatici sempre più seguiti. Ma Brindisi è stata scelta anche per presentare in anteprima la nuova imbarcazione interamente progettata dalla Fim: la Superboat, una monoposto tipo hydroplane, progettata nel 2017, con motore da 250 cavalli. A Brindisi arriverà il prototipo per l’esordio ufficiale. In attesa di vedere questa nuova imbarcazione, rendiamo noti alcuni particolari delle gare.

Per l’Adriatic Cup 2018 Hydrofly e moto d’acqua sono previste cinque discipline/categorie. Se nella prima gli atleti vengono giudicati in base alle difficoltà delle evoluzioni effettuate con l’utilizzo della propulsione prodotta da una moto d’acqua in combinazione con un apparato jet, collegato da un tubo in grado di fornire la pressione necessaria al sostenimento idrodinamico, su cui sono fissate delle scarpette da wake board che, calzate dall’utilizzatore, gli permettono di volare sopra l’acqua ed immergersi esibendosi in figure acrobatiche in condizioni di sicurezza, per le moto d’acqua la gara è considerata da molti attività della motonautica più competitiva e basata sulla velocità oltre che prontezza di riflessi. Il settore giovane è in costante espansione, e deve contare sulla forza fisica e grinta del pilota, purché sempre espresse nel rispetto dell’avversario, per dominare e guidare il mezzo.

Esistono vari tipi di moto d’acqua in due diverse categorie: Ski (si guidano in piedi) e Runabout (moto più grandi e potenti che si guidano da seduti), ognuna delle quali si divide in classi diverse a seconda delle modifiche apportate alla moto ed al motore. C’è il GT15 che torna per il sesto anno consecutivo nel Campionato Italiano, un’autentica vetrina dedicata alle giovani promesse della motonautica mondiale. Sempre per l’attività giovanile c’è il Trofeo Coni in cui vengono utilizzati mezzi divertenti per i giovani e sicuri nello stesso tempo. Sono gommoni con guida a barra alimentati da un motore fuoribordo con potenza tra 6 e 8 cavalli che vengono guidati insieme ad un istruttore. Le competizioni sono riservate ai ragazzi/ragazze dagli 8 ai 18 anni compiuti provenienti da società e da scuole motonautiche riconosciute annualmente dalla Fim. La novità del 2018 è invece rappresentata dal Match Race, competizione per principianti in cui due gommoni della Fim con a bordo due persone di equipaggio, diportisti o curiosi, si cimenteranno in questa disciplina, in quanto avranno dimostrato di avere dimestichezza nella giuda oltre che essere tesserati con la Fim al momento dell’iscrizione.