SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=6704 ORDER BY ordine DESC, id DESC


gio 19 Aprile 2018

Parte “Avvistamenti” con la mostra di Pierangela Allegro

  • In BAT
  • gio 19 Aprile 2018
Parte “Avvistamenti” con la mostra di Pierangela Allegro
Pierangela Allegro e Michele Sambin

Il progetto triennale organizzato dal Cineclub Canudo ed il laboratorio Urbano

BISCEGLIE - Artisti internazionali, curatori, esperti e realtà nazionali ed estere, saranno coinvolti a Bisceglie in una serie di eventi dedicati al cinema e non solo, che si susseguiranno con la XVI edizione di “Avvistamenti”, organizzata dal Cineclub Canudo, al Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi, e realizzata con il sostegno dell’Assessorato all'Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, la collaborazione di Apulia Film Commission ed il patrocinio del Comune di Bisceglie.

Il progetto, risultato primo in graduatoria nell’ambito dell’avviso pubblico per lo Spettacolo dal vivo e le residenze artistiche della Regione Puglia (art. 45 del D.M. 1 luglio 2014) e finanziato per il triennio 2017-2019, è stato ammesso, inoltre, al “Bando 1 – Periferie urbane”, Settore “Cinema” del programma della SIAE “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” (Ed. 2017).

Il primo appuntamento è la mostra intitolata “Pierangela Allegro. La memoria è un fermo immagine” ed è curata da Bruno Di Marino, e la cui inaugurazione è prevista per domani 20 aprile alle ore 20 a Palazzo Tupputi. Tra i presenti ci saranno gli artisti Pierangela Allegro e Michele Sambin, che presenteranno un trittico composto da “La memoria è un fermo immagine_esposizione, engramma_atto performativo; rigorosamente indisciplinato_workshop”, oltre ai direttori e organizzatori del festival, Antonio Musci e Daniela Di Niso, ed ai rappresentanti dei numerosi partner del progetto “Avvistamenti”, i rappresentanti delle istituzioni patrocinanti, Mauro Paolo Bruno, dirigente del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, e Vittorio Fata, sindaco della Città di Bisceglie.

Il progetto espositivo di Pierangela Allegro, pensato appositamente per “Avvistamenti” sarà visitabile fino al 18 maggio 2018, dal lunedì al venerdì, dalle ore 18 alle 20.30 con ingresso libero e gratuito. Pierangela Allegro e Michele Sambin vivono e lavorano insieme dal 1980. Provenienti da percorsi diversi hanno creato insieme un linguaggio teatrale, fondato una compagnia, diretto uno spazio. Dal 2010 hanno lentamente modificato il proprio tracciato. Hanno sostituito il fare collettivo del teatro con la pratica individuale della pittura.

«La pittura è una disciplina, così come lo è il teatro, così come la scrittura. Creare collegamenti tra queste discipline è la mia ricerca – dichiara Pierangela Allegro - La pittura in forma di assemblaggio sovrapposizione composizione mi offre modo di creare relazioni tra le cose, siano esse idee o materie. Per comporre uso istantanee foto(autobio)grafiche, pagine di un vecchio panlessico e altri materiali residuali. Gli scarti che hanno una storia alle spalle sprigionano inattese ed improvvise scintille. Tra le materie cerco un incontro, attuando soluzioni che verifico nel momento in cui vedo le materie stesse entrare in azione. Si tratta sempre comunque di accostare e mettere in dialogo. Mi capita di lavorare sulle forze contrapposte, sull’azione e reazione del materiale, su spinte e cedimenti. Questa attività diventa palestra di pensiero. Piacere del contatto fisico con la materia. Gioco con l’imprevisto. Trasformazione del materiale. Mistero della composizione. Esercizio della pazienza. Potenza del caso. Non sempre è auspicabile fornire interpretazioni».

Si prosegue alle 21 con la performance engramma: atto performativo per un corpo che si espone e un corpo che dipinge. Michele Sambin traccia linee luminose e lascia segni a partire dal corpo di Pierangela Allegro. A volte ne segue i gesti a volte è lei che anticipa i suoi segni. Così i confini si sfumano. I tracciati si intersecano. Avviene un dialogo muto tra i due sulla scena. Davanti agli occhi dell'osservatore la luce si fa materia pittorica impermanente, mentre il segno materico lascia la sua impronta.

L’ultima tappa di questo trittico è rigorosamente indisciplinato_ workshop di attraversamento nell'arte multimediale di Michele Sambin. Il workshop si apre con la performance engramma, momento fondamentale per entrare in sintonia con il lavoro di Michele Sambin e Pierangela Allegro e proseguirà dal 21 al 24 aprile (dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18). «Soggetto del workshop è il mio percorso nelle arti sviluppato in quarant'anni di esperienza. Non ho teorie da esporre, né pratiche da insegnare – dichiara Michele Sambin - Quello che mi interessa è condividere con i partecipanti l'analisi di (alcune) opere di diversa natura: pittura, musica, cinema, video, teatro, realizzate nel periodo 1968 - 2016 e usarne principi e modalità creative per verificarne (praticamente) la “tenuta” nel 2018. Le opere saranno modelli di stimolo per nuovi esercizi di composizione».

Idee queste che ben rientrano nel progetto articolato “Avvistamenti” che focalizza l’attenzione sul mondo del cinema e dell’audiovisivo e sul suo complesso rapporto con le altre arti, organizzato dal Cineclub Canudo a partire dal 2002 per recuperare la storia e il significato dell’antico nome della città: Vigiliae. Letteralmente sentinella, vedetta, questo nome si riferisce alla sua storica vocazione all’avvistamento, data la strategica collocazione sul mare. Avvistare vuol dire guardare lontano, vedere ciò che è distante o non facilmente visibile all’occhio umano. Ed è il suo carattere innovativo che colloca questo progetto su un terreno ibrido, fatto di contaminazioni fra linguaggi e media diversi: non a caso a questo proposito si parla sempre più spesso oggi di intermedialità, di cui potremmo individuare un primo storico anticipatore proprio nella figura del pugliese Ricciotto Canudo, a cui il Cineclub è intitolato, il quale già agli albori del cinema, nei primi anni del Novecento, credeva fermamente nella possibilità di un’arte totale, il cinema appunto, coniando la definizione di “Settima Arte”, vista come fusione di tutte le arti.

“Avvistamenti”, fin dalla sua prima edizione, si pone come punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione in ambito artistico, tra video, cinema, musica, teatro e arte contemporanea, con proiezioni, mostre, videoinstallazioni, workshop, performance e incontri con artisti. Ed è per questo che è dedicato all’innovazione audiovisiva e sonora, alla sperimentazione artistica e cinematografica, al video d’autore e alla musica elettronica e contemporanea, alla connessione tra diversi linguaggi artistici, all’intermedialità e all’expanded cinema, al rapporto tra suono e immagine, all’installazione interattiva e multimediale, alla videoarte e alla videoperformance.


Articoli più letti