SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=6095 ORDER BY ordine DESC, id DESC

Il 2018 all’insegna di birra artigianale e lavoro per disabili

  • In BARI
  • mer 10 Gennaio 2018
Il 2018 all’insegna di birra artigianale e lavoro per disabili

Il birrificio sociale vede impegnati, in un corso di formazione, otto disabili psichici

POGGIORSINI - Con tanta attenzione, passione e ottimismo 8 disabili, accompagnati da quattro educatori professionali, e l’esperto mastro-birraio, continuano il percorso di formazione nel primo birrificio sociale di Puglia. Certi di poter offrire prodotti unici artigianali che richiameranno appassionati ma anche turisti.

Inaugurato a Poggiorsini, lo scorso 20 dicembre, SBAM - Social Brewery Alta Murgia ha riaperto i battenti dopo una breve pausa per le feste natalizie. Scopo di questa unica realtà pugliese è quello di favorire l’accesso al lavoro delle persone con disabilità psichica. Il lavoro è ripreso con entusiasmo e con la grande speranza che tanti amatori dell’antica bevanda, qui prodotta in maniera artigianale, possano diventare clienti assidui per aiutare a garantire la crescita del birrificio sociale e lavoro.

Il 2018 è dunque cominciato con la migliore delle aspettative per un inizio d’anno nuovo.

E’ proprio dalla clientela che dipenderà una buona parte del successo dell’iniziativa nata da un’idea unitaria che coinvolge le cooperative sociali “Campo dei Miracoli Salvatore Loglisci” di Gravina in Puglia e “Questa Città” con sedi a Gravina, Andria, Spinazzola, Trani e Poggiorsini. Tutto il resto lo stanno mettendo in campo le 13 persone al lavoro nel birrificio. Primo fra tutti il mastro birraio Vincenzo Capozzo che ha creato due birre per avviare il percorso del progetto. Si tratta della Golden Ale, sperimentale, e Sentiero, Extra Special Bitter di carattere, che rappresentano la linea di prodotti ufficiali disponibili dal 2018. Entrambe le birre sono state fatte degustare in occasione dell’inaugurazione riscontrando positivi consensi da parte degli intervenuti ovvero autorità, collaboratori, estimatori e curiosi del mondo della birra, che nella speciale occasione hanno anche potuto visitare l’impianto di produzione oltre a poter apprezzare per primi la bontà dei due prodotti artigianali.

A completare il quadro dei lavoratori, ci sono gli otto disabili che, seguiti da quattro tutor, stanno seguendo la pratica per diventare magazziniere, aiuto birraio e cantiniere. Pratica direttamente effettuata nel birrificio con un percorso di formazione mirato proprio alla selezione dei futuri assunti. I migliori sei, in tema di attitudine al lavoro, potranno ottenere anche loro un contratto.

L’età media di questi intraprendenti lavoratori è di 43 anni, sette di loro vivono a Gravina in Puglia, uno solo a Poggiorsini. Tante le esperienze di lavoro effettuate in precedenza e tra le più varie, da quella di muratore, a carpentiere, a bracciante agricolo, a magazziniere, a benzinaio, pizzaiolo e cameriere, tutte mansioni di ‘fatica’ come si dice qui da noi, ma alle quali ognuno ha garantito il meglio di sé stesso. Esattamente come farà per questa nuova esperienza che tanto li entusiasma.

Al momento l’unico assunto con contratto a tempo indeterminato è il mastro birraio, ma nel futuro, si spera non troppo lontano, l’assunzione arriverà anche per gli altri. Sebbene stiano seguendo ancora un corso di formazione ‘sul campo’, in precedenza tutte le persone coinvolte hanno seguito le fasi di formazioni necessarie all’avvio dell’attività per aprire “Sbam”, il birrificio sociale nato dal progetto “A tutta birra” (proposto su bando GAL “Murgia Più”, mis. 321, Az. 1.B: “Servizi di Utilità Sociale, a carattere innovativo, riguardanti l’integrazione e l’inclusione sociale”), che coinvolge le cooperative sociali “Campo dei Miracoli” e “Questa Città”. Un progetto ambizioso in quanto unisce la passione per la birra alla mission sociale, e che passa attraverso l’importanza dell’aggregazione, dell’inclusione sociale e lavorativa, sino ad arrivare alla diffusione della cultura brassicola e la promozione del territorio.

A fare gli onori di casa in occasione dell’inaugurazione sono stati il sindaco di Poggiorsini Michele Armienti, il presidente della Cooperativa Sociale “Questa Città”, Fedele Toscano, il componente del C.d.A. della Cooperativa Sociale “Campo dei Miracoli”, Saverio Marvulli, che hanno accolto, tra gli altri, il dottor Francesco Maria Viti, responsabile dell’unità operativa semplice CSM Altamura-Gravina, la dottoressa Maria Giuseppina Santoro, responsabile del CSM Gravina, e il professor Andrea Bosco del dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari.

L’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate è importante non solo per i diretti interessati ed i familiari, ma per l’intera comunità. Il birrificio, primo del genere in Puglia, con le sue caratteristiche e prodotti artigianali senza eguali, potrà infatti contribuire allo sviluppo del territorio. Oltre a garantire il lavoro, il tutto deve avvenire in un contesto però adeguato, supportato e protetto, che coinvolga e gratifichi queste persone, come sottolineato da Salvatore Loglisci, il birrificio farà da richiamo a clienti e turisti. Porterà quindi gente a Poggiorsini, un comune sconosciuto a tanti, persino ai pugliesi, e che invece merita di essere visitato. E perché no, magari dopo una passeggiata turistica tra le bellezze antiche del paese, fare un salto nel birrificio potrà servire come ristoro e per conoscere ancor meglio i suo abitanti. Non è sicuramente un caso se qui si avverte molto entusiasmo, emerso sin alla fase formativa propedeutica all’avvio vero e proprio dell’attività così come nel giorno dell’inaugurazione in cui si è anche vissuta tanta emozione.

Tutte le informazioni sulla produzione di “SBAM - Social Brewery Alta Murgia” sono disponibili sul sito web www.birrasbam.it e sulla pagina Facebook del birrificio sociale.

Se i lavoratori stanno mettendo tutti l’impegno e la passione necessaria per offrire due prodotti artigianali unici ai clienti e garantire a questi ultimi la migliore accoglienza e, nello stesso tempo, garantirsi un lavoro per un futuro più sereno, dall’altro è necessario che ci sia un riscontro favorevole anche solo per trascorrere pochi attimi in compagnia di chi ha tanto bisogno di inserirsi nella società.

Anna Caiati


Articoli più letti