BARI - Il compositore e pianista Francesco Lotoro, originario di Barletta, ha tanti meriti ma uno lo lega in particolar modo al “Giorno della Memoria”. A lui infatti si deve un lavoro di oltre vent’anni mirato a recuperare migliaia di spartiti appartenuti ai musicisti prigionieri nei lager nazisti.

Un’azione con la quale ha dimostrato che l’identità di un popolo, la sua storia e le tradizioni, così come la cultura ed il rispetto vanno difesi anche in questo modo: salvaguardando opere come quelle legate all’arte della musica.

Per questo motivo il 27 gennaio prossimo, in occasione del Giorno della Memoria, al Cinema Abc di Bari sarà proiettato “Maestro”, il docufilm dedicato proprio al barlettano Francesco Lotoro. È grazie a lui se la “musica concentrazionaria” composta tra il 1933 e il 1945 nei campi di concentramento, continua a risuonare ancora oggi. Il documentario diretto da Alexander Valenti, è una co-produzione Italia-Francia, prodotta dalle italiane DocLab e Intergea, e dalle francesi Intuition Films & Docs e Les Bons Clients, col supporto di Last Musik, e si avvale dell’alto patrocinio dell’Unesco e la collaborazione dell’Ucei – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il film viene distribuito in Italia da Istituto Luce-Cinecittà e per l’estero da Zed.

Tre gli spettacoli previsti per la speciale evento barese: ore 18, 19.30 e 21. In sala sarà prsente il maestro Lotoro, prima dell’inizio dello spettacolo delle 21 ci sarà anche una breve introduzione al film affidata a Francesca Rossini, segretario generale di Agis Puglia e Basilicata e alla giornalista Maria Grazia Rongo. Francesco Lotoro terrà anche una piccola esibizione musicale relativa alla sua produzione.

Il film, un “road movie” della memoria, racconta la storia di Lotoro seguendo il percorso che l’ha spinto alla ricerca della prima composizione recuperata nel 1990, uno spartito del pianista ceco Gideon Klein. Guidato dal suo intuito e dagli indizi raccolti, il maestro parte ogni volta per viaggi il cui esito non conosce mai in anticipo, alternando sorprese a delusioni, scoperte a incontri intensi. Dal mercato delle pulci di Praga, agli archivi dei campi, negli attici degli eredi dei compositori e all’interno delle collezioni dei musei, attraversando l’Europa, l’America e l’Oriente, per recuperare, decifrare, classificare e archiviare un patrimonio dell’umanità dimenticato per 70 anni: le musiche composte nei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale.

L’orchestra che accompagna il maestro Lotoro nel film è “L’orchestra del Levante” diretta dal maestro Paolo Candido, entrambi pugliesi.