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- BARI
- dom 16 Aprile 2023
BARI -
Presto nelle scuole medie della Puglia sarà insegnata una nuova linga: quella dei segni. Partirà come progetto pilota finalizzato all’inclusione sociale e scolastica e la nostra regione sarà la prima in Italia ad aggiungere alle materie scolastiche - previste dall’ordinamento ministeriale - anche la Lis, la lingua italiana dei segni. Ad essere coinvolti saranno gli studenti di età compresa tra i 10 e i 14 anni.
In Puglia sono circa 5mila le persone affette da disabilità uditive. Puntare alla inclusione di questi cittadini - fin da adolescenti - è indispensabile. Il progetto prevede due principali assi d’intervento, entrambi in collaborazione del Consiglio Regionale ENS Puglia (Ente nazionale sordomuti).Il primo intervento è curato dall’assessorato regionale al Welfare e prevede l’attivazione di servizi di interpretariato Lis e List (Lingua italiana dei segni tattile, per i sordo-ciechi) in alcuni luoghi chiave (pubbliche amministrazioni, strutture socio sanitarie, tribunali, ecc.), sia in presenza sia grazie a innovative piattaforme digitali, con l’obiettivo di abbattere le barriere della comunicazione e garantire pienamente i diritti di cittadinanza delle persone sorde. La seconda linea d’azione è quella affidata all’assessorato all’Istruzione, e prevede appunto l’organizzazione di corsi di insegnamento della Lis e della List nelle scuole secondarie di primo grado della Puglia.
Il progetto innovativo nasce dall’attuazione della legge regionale 30 dicembre 2021, n. 51 all’art.17, che riconosce la Lingua dei Segni Italiana (Lis) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (List), su proposta del consigliere Giuseppe Tupputi, mentre l’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Ens.