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E' in Puglia la prima fabbrica pubblica per Dpi

  • In BARI
  • mer 19 Agosto 2020
E' in Puglia la prima fabbrica pubblica per Dpi

Produrrà mascherine ed altri dispositivi di protezione individuale

BARI -
Nell’ex Ciapi di Bari, in via Corigliano nella zona industriale, già sede per la Formazione professionale Lavoro e Arif, poi diventato deposito per materiale in disuso, dal 6 agosto 2020 è ufficialmente fabbrica pubblica per la produzione di Dpi (dispositivi di protezione individuale).

A causa della carenza di mascherine e guanti rilevata nella piena emergenza della pandemia da covid-19 da marzo a maggio 2020, la Regione Puglia ha infatti deciso di avviare il primo stabilimento pubblico per la produzione in loco dei Dip in modo da sopperire a quanto verificatosi nei mesi scorsi e in vista di una nuova ondata di contagi e di un maggior utilizzo di tali dispositivi. Si tratta di una scommessa per rendere la Puglia autosufficiente nella produzione di tali dispositivi di protezione. E’ qui che saranno ‘sfornate’ mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3 anche con valvola, camici, calzari, tute e copricapo.

Quella nell’ex Ciapi di Bari è la prima fabbrica pubblica in Italia di tal genere, dotata dei macchinari necessari sarà in grado, a detta della stessa Regione, come si legge in una nota inviata alla stampa, di produrre – a regime – 30 milioni all’anno di mascherine chirurgiche, 15 milioni di FFP2 e 15 milioni di FFP3.

La struttura regionale di Protezione civile ha  iniziato a realizzare lo stabilimento durante il lockdown, nel corso dell’emergenza covid, quando ci si è resi conto della penuria di Dpi sul territorio nazionale ed europeo, e dopo aver accertato che si rendeva necessaria una produzione autonoma di materiale, svincolata dalle importazioni di dispositivi vari.

L’emergenza ha evidenziato come la produzione di questo materiale rappresenti una risorsa necessaria e allo stesso tempo strategica. I lavori di ristrutturazione dell’ex Ciapi sono iniziati il 30 marzo 2020, con la bonifica di un capannone fino ad allora destinato a deposito di materiali fuori uso. Il capannone è stato completamente ristrutturato, con l’installazione di impianti energetici ad alto risparmio.

All’interno sono state montate tre linee di produzione: una per le chirurgiche e due per FFP2 e FFP3. Per la produzione ci sono anche macchine a controllo numerico per il taglio e il confezionamento dei camici e la saldatura al nastro, oltre che per la sanificazione. Al centro ci sono stazioni di taglio e cucito e 26 postazioni per l’assemblaggio. La fabbrica è completata da magazzini e uffici gestionali. Le linee di produzione sono di fabbricazione cinese, gli altri macchinari di produzione italiana e pugliese. Il costo complessivo dei macchinari e del loro allestimento è di circa 1,2 milioni di euro. La fabbrica ha un laboratorio di prova per la verifica della qualità dei prodotti, per mantenere gli standard di qualità acquisiti.

La missione dello stabilimento produttivo è quella di fornire Dpi, senza sostituirsi alle aziende private, per mantenere in sicurezza il sistema sanitario, le aziende strategiche e il sistema di protezione civile regionale, anche in caso di penuria di mercato.

Con gli attuali prezzi di mercato della materia prima, il costo vivo di produzione di una mascherina FFP3 con valvola è pari a euro 0,27; il costo vivo di produzione di una mascherina FFP2 è di 0,16 euro. Tutti i prodotti saranno marchiati “Protezione civile - Regione Puglia”.


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