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Nell’Asclepios 2 inaugurata la nuova Medicina trasfusionale

  • In BARI
  • sab 11 Luglio 2020
Nell’Asclepios 2 inaugurata la nuova Medicina trasfusionale

Più moderna e sempre attiva grazie ai professionisti e ai donatori

BARI - Il Policlinico è sempre più rimodernato e all’avanguardia. L’ultima inaugurazione, in tal senso, riguarda il nuovo reparto di Medicina trasfusionale che occupa più di 2mila metri quadrati con ambienti riservati ai donatori di sangue e laboratori con attrezzature di ultima generazione, e che ora è dotato anche di uno spazio pera la Criobanca per le cellule staminali. Sarà più moderna ma anche più attiva grazie ai professionisti che qui lavorano e ai donatori che sono in aumento.
E’ all’interno del padiglione Asclepios 2 e sui tre piani di Medicina trasfusionali sono presenti sensori in presenza per le luci a led, impianti che consentono alta efficienza energetica e risparmio di energia elettrica. All’inaugurazione è intervenuto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.
Il primo piano, 1.180 metri quadri, è dedicato agli accessi esterni e gli ambienti sono stati suddivisi in due aree: quella per i donatori e quella per i pazienti. Nello spazio riservato ai donatori, circa 7.500 accessi l’anno, oltre a un’ampia sala di attesa con zone privacy per la compilazione dei questionari, ci sono una stanza dedicata alle associazioni dei donatori e un punto ristoro attrezzato dove vengono offerti caffè, the, succo di frutta, fette biscottate e merendine a coloro che hanno donato il sangue. L’ambulatorio per la donazione è dotato di 10 postazioni con poltroncine rosse. L’attività nel primo semestre del 2020, nonostante l’emergenza covid19, non ha subito stop: le donazioni complessive sono cresciute del 4,9%.
All’area clinica riservata ai pazienti esterni o ricoverati in ospedale si accede da un ingresso distinto rispetto ai donatori. Il percorso è strutturato in modo da consentire la sosta in sala d’attesa ed essere successivamente visitati dal medico nella stanza visita prima di essere sottoposti a terapia infusionale (trasfusionale) o a procedure terapeutiche specifiche che possono includere aferesi terapeutica, fotoferesi o raccolta di cellule staminali periferiche.
Al primo piano sono presenti inoltre studi medici, spogliatoi per il personale, direzione, stanza del coordinatore e locali di servizio. Al secondo piano, 870 metri quadri, è situata l’emoteca per la distribuzione degli emocomponenti (emazie, plasma, piastrine), i laboratori per le indagini di immunoematologia, per la lavorazione degli emocomponenti, un’area tecnica con i congelatori a -40°/-80°C gradi per la conservazione degli emocomponenti. Un montacarichi trasferisce le sacche e i campioni dall’area prelievi e donazioni ai laboratori e viceversa.
Al piano terra infine è situata la Criobanca per la manipolazione cellulare e il congelamento delle cellule staminali. Gli ambienti sono dotati di un impianto di immissione/estrazione di emergenza che garantisce 25 ricambi d’aria all’ora  in caso di allarme per condizione di sotto-ossigenazione.
La struttura del Policlinico, ormai 90enne, visto che è stata realizzata nel 1930, come ricordato da Emiliano, continua a modernizzarsi tra non poche difficoltà. Oggi è a disposizione dell'intera regione il Centro Trasfusionale con un patrimonio tecnologico e di legami umani, in quanto oltre a macchinari tecnologici, ci sono professionisti competenti, aggiornati e informati, insieme con l'alleanza tra società civile, sanità e organizzazione tra le varie aziende ospedaliere. Un’alleanza più forte che mai nel reparto di Medicina trasfusionale proprio perché raccoglie le donazioni volontarie di chi qui ‘regala’ un po’ del suo tempo e del suo sangue, del suo star bene per chi invece soffre. A riguardo il presidente Emiliano, ha voluto ricordare quanto accaduto il 12 luglio del 2016 sul tratto di ferrovia tra Andria e Corato, in cui persero a vita decine di persone e centinaia rimasero ferite. Un tragico episodio che però resta e sarà sempre legato al ricordo della “più grande donazione di sangue che la storia ricordi. E questo mi è rimasto impresso. Ancora una volta si conferma che la nostra società non è fatta di singoli settori sconnessi dal resto, ma è fatta di solidarietà intelligente” ha dichiarato il presidente della Regione.

L’apertura del plesso di Medicina trasfusionale, ad un anno dalla realizzazione del Pronto soccorso, segna un ulteriore asso in avanti al completamento del nuovo Policlinico, centrato sul complesso Asclepios che si completerà presto con il terzo padiglione dedicato alle specialità chirurgiche cardiologica, toracica e vascolare, ha annunciato il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.

A dirigere l’unità operativa di Medicina trasfusionale sarà il dottor Angelo Ostuni che ha presentato i dati, tutti in positivo, dell’attività del reparto. Nel corso del 2019 è infatti stato registrato un incremento delle attività rispetto al 2018 per le procedure ad alta complessità, in particolare la produzione delle cellule staminali è aumentata del 58,2%. Per quanto riguarda l’attività clinica-terapeutica sono aumentati: fotoferesi extracorporea +5,8%; produzione emocomponenti per uso topico: +16,1%; produzione cellule staminali +58,2%; produzione emocomponenti per uso topico +16,1%. E nei primi 6 mesi del 2020, nonostante l’emergenza covid-19, si è avuto un +4.9% di donazioni complessive sangue intero e multicomponent: (nonostante la sospensione delle raccolte negli istituti scolastici. Da aggiungere  raccolta plasma iperimmune dopo valutazione anticorpi neutralizzanti in 30 pazienti guariti (lo screening è stato eseguito in 47 pazienti), assoluta novità dovuta all’emergenza pandemica e alla necessità di una terapia in tempi brevi.


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