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Docenti del Poliba nella Commissione del Piano nazionale di ricerca

  • In BARI
  • mer 06 Maggio 2020
Docenti del Poliba nella Commissione del Piano nazionale di ricerca
Da sinistra in alto e in senso orario, Attivissimo, Di Noia, La Scala e Mossa

Si occuperanno dei settori Informatica, Industria e Aerospazio

BARI - Quattro docenti del Politecnico di Bari sono tra gli esperti per la redazione del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027 in qualità di esperti. Sono stati nominati dal ministro dell’Università e della Ricerca componenti della Commissione nazionale per la redazione del Piano necessario ad individua priorità, obiettivi e azioni volte a sostenere la coerenza, l’efficienza e l’efficacia del sistema nazionale della ricerca.

Sono Filippo Attivissimo, Tommaso Di Noia, Massimo La Scala e Michele Mossa e si occuperanno della definizione delle linee guida di quattro diversi settori: intelligenza artificiale; innovazione per l’industria manifatturiera; sicurezza delle strutture, infrastrutture e reti; e gestione delle risorse marine.

Il Programma nazionale per la ricerca (Pnr), previsto dal decreto legislativo n. 204 del 5 giugno 1998, è lo strumento dello Stato, alla cui realizzazione concorrono, le Università e gli Enti pubblici di ricerca, che orienta la politica di ricerca in Italia. Per definire il nuovo Programma nazionale per la Ricerca è stata istituita una Commissione di esperti scelti sulla base delle competenze scientifiche di ognuno in relazione ai temi e settori ritenuti strategici e proposti dal Ministero. Per il Piano 2021-2027 sono previste sei aree tematiche generali, ognuna delle quali contiene, a sua volta, vari sottotitoli o settori. Sono: “Clima, Energia, Mobilità Sostenibile” con i settori: Mobilità sostenibile; Cambiamenti climatici e adattamento; Energetica industriale; Energetica ambientale. “Cultura umanistica, Creatività, Trasformazioni Sociali, Società dell'Inclusione” composta da: Patrimonio culturale; Discipline storico letterarie ed artistiche; Antichistica; Creatività, design e made in Italy. “Informatica, Industria, Aerospazio” e i sottoambiti: Transizione Digitale – Industria 4.0; High Performance Computing, Big Data; Intelligenza Artificiale; Robotica; Tecnologie quantistiche; Innovazione per l'industria manifatturiera; Aerospazio. “Salute” con: Temi generali; Tecnologie farmaceutiche; Biotecnologie; Tecnologie per la salute. “Sicurezza per i Sistemi Sociali” sostenuta da: Sicurezza delle strutture, infrastrutture e reti; Sicurezza sistemi naturali; Cybersecurity. “Tecnologie sostenibili, Agroalimentare, Risorse Naturali ed Ambientali” e le diramazioni in: Green Technologies; Tecnologie alimentari; Bioeconomia; Gestione delle risorse agricole; Gestione delle risorse marine.

Gli esperti del Politecnico si occuperanno di “Informatica, Industria, Aerospazio”, in questo particolare settore sono coinvolti i docenti Di Noia e Attivissimo. Il prof. Tommaso Di Noia, farà parte del gruppo, composto da 8 esperti, dedicato al sottoambito, “Intelligenza artificiale”. Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Bari, Di Noia è ordinario di "Sistemi di Elaborazione dell'Informazione" e vanta numerosi riconoscimenti scientifici. Attualmente, la sua attività di ricerca si concentra sulle tematiche che ruotano attorno all'intelligenza artificiale e alla gestione dei dati con particolare riferimento a tecniche e applicazioni di apprendimento automatico dai dati (machine learning) e ai sistemi di raccomandazione (recommender systems). Recentemente, la sua attenzione si è spostata su come sfruttare l'informazione codificata all'interno di dataset di tipo Big Data.

Il prof. Filippo Attivissimo, laureato in ingegneria elettronica, ordinario degli insegnamenti di “Fondamenti della Misurazione, Misure e Sicurezza Elettrica e Sensori e Trasduttori”, svolge attività di ricerca nel campo della sensoristica industriale, medica e ambientale. Si occupa di sistemi di visione artificiale, di caratterizzazione metrologica di dispositivi e sistemi per applicazioni ambientali e fonti rinnovabili. Il suo ambito comprende le macchine intelligenti, i sistemi di efficientamento energetico, l’impiego di nuovi materiali, la produzione e gestione del ciclo di vita dei prodotti, la stampa 3D, la produzione virtuale, le microlavorazioni e la visione artificiale, la robotica industriale, la sensoristica avanzata, i magazzini automatizzati. Attivissimo comporrà il gruppo di sei esperti dedicato al settore “Tecnologie quantistiche; Innovazione per l'industria manifatturiera”.

Alla “Sicurezza delle strutture, infrastrutture e reti”, settore della tematica “Sicurezza per i Sistemi Sociali” per i disastri naturali o causati dall’uomo, si dedicherà il prof. Massimo La Scala con un gruppo di altri cinque esperti. La Scala, ordinario di “Sistemi Elettrici per l’Energia”, come ricercatore si è occupato delle principali tematiche attinenti la produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, ponendo una particolare attenzione alle metodologie di analisi e controllo finalizzate a garantire la sicurezza e la resilienza di infrastrutture critiche, tra cui quelle energetiche.

La “Gestione delle risorse marine” includerà le competenze scientifiche e le proposte del prof. Michele Mossa e di altri quattro componenti del gruppo di lavoro del settore afferente al tema generale, “Tecnologie sostenibili, Agroalimentare, Risorse Naturali ed Ambientali”. Laureato in Ingegneria civile, sezione idraulica, ordinario di “Idraulica”, Mossa conta curriculum scientifico di prim’ordine. I suoi principali temi di ricerca sono legati all’idraulica marittima, fluviale e ambientale, con particolare riguardo alla meccanica delle onde, alle correnti marine, ai processi di erosione localizzata, ai problemi della diffusione di inquinanti in corpi idrici e all’interazione dei flussi con la vegetazione.

Il rettore del Poliba, Francesco Cupertino, soddisfatto di questo riconoscimento ha affermato: "E’ un risultato importante e prestigioso. Il nostro Ateneo si conferma un punto di riferimento nazionale e internazionale in diversi settori scientifici. Le competenze dei nostri docenti sono la chiave del successo del Politecnico. Competenze che si riflettono positivamente anche sulla qualità della preparazione dei nostri studenti”.


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