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Nell’ex caserma Rossani, lo Spaccio alimentare per chi ha bisogno

  • In BARI
  • lun 04 Maggio 2020
Nell’ex caserma Rossani, lo Spaccio alimentare per chi ha bisogno

Il collettivo dell’ex Caserma liberata da sempre aiuta i cittadini più bisognosi

BARI - Spesso siamo troppo prevenuti nei confronti dei centri sociali autogestiti dai giovani in quanto, dagli anni ‘70, quando nacquero, li ‘identifichiamo’ come aggregazioni politiche non istituzionali che occupano in maniera abusiva locali abbandonati. Così non è sempre e la dimostrazione, ancora una volta, viene dal movimento ex Caserma Liberata nato nel 2014 e che dal 2015 occupa una parte dell’ex caserma Rossani in via Giulio Petroni a Bari.

Il movimento che in realtà si comporta come vero e proprio gruppo associativo è aperto alla cittadinanza su più fronti: dalla cultura allo sport al giardinaggio, è dedito pure al sociale. Da sempre tra lezioni di varie discipline sportive e attività motorie quali ad esempio yoga e danza nella Palestra Popolare, pattinaggio nello Skate-Park (unico indoor di Bari), film e incontri dibattiti nel Cine-Teatro, musica nella sala concerti e arte nella sala esposizioni, dove non manca persino una Libreria Sociale, con corsi di lingua, e si è dato vita all’Orto, ad un Laboratorio di Serigrafia, alla Ciclofficina Popolare, si trova il tempo di dedicarsi ai cittadini più bisognosi.

Lo spirito di condivisione e di socialità ha da sempre caratterizzato questo gruppo, consentendo la partecipazione a tutti frequentando l’ex caserma per partecipare alle varie attività qui organizzate. In sei anni hanno organizzato numerose cene di beneficenza grazie alla ‘politica’ del recupero dei prodotti alimentari rimasti invenduti nei mercati. Appuntamenti importanti tenuti nella caserma sociale. Con l’arrivo della pandemia da coronavirus, nel pieno rispetto delle disposizioni di restrizioni ministeriali, anche qui sono state sospese tutte le attività di aggregazione. Ma i più bisognosi non sono stati abbandonati. Al posto delle cene benefit è nato lo “Spaccio solidale” per garantire alimenti e beni di prima necessità a chi attraversa momenti economici difficili.

Due volte a settimana, il venerdì e il sabato (dalle ore 11 alle 13) il cancello di via Giulio Petroni 8/c, si apre per consentire la spesa gratuita a chi ha bisogno. Il collettivo ha allestito uno spazio aperto con tanto di bancarelle (come da foto) colme di frutta e verdure fresche, pasta, biscotti, salsa e ogni altro tipo di alimento o prodotto per igiene personale necessario a garantire una corretta e sana alimentazione anche ai cittadini più sfortunati. Il tutto è ben organizzato non solo nel rifornimento di generi alimentari che avviene sia con donazioni da parte di cittadini singoli o di commercianti, sia con la consegna di pacchi dono su appuntamento chiamando il 351.2767499 sia con il crowfunding, una raccolta fondi on line trasparente sulla pagina web “Buona causa”, ma persino nella distribuzione. Su via Giulio Petroni sono infatti presenti segnalazioni di distanza di un metro per chi si mette in fila e volontari regolano le entrate a pochi cittadini per volta in modo da evitare assembramenti e quindi possibile diffusione della pandemia. I volontari tengono a precisare che si tratta di una pratica di mutuo-soccorso gestito in auto-organizzazione con il prezioso aiuto di tanti donatori che sin dall’avvio dello spaccio solidale consentono giornalmente di aiutare più di 200 famiglie.

La macchina organizzativa si sorregge con il contributo di amici, conoscenti, parenti e dei passanti che nei giorni di apertura lasciano il loro contributo notando le lunghe file di chi ha bisogno. Inutile dire che maggiore è il numero delle donazioni maggiore è il numero delle persone che vengono aiutate. Il collettivo dell’ex Caserma si occupa di fare una spesa presso i piccoli commercianti o al supermercato, acquistando beni di prima necessità tra cui anche assorbenti e pannolini e di un recupero di frutta e verdura presso i mercati generali. Oltre allo spaccio dove gli interessati si recano personalmente, è stato creato un servizio di domicilio in molti quartieri per le persone che sono impossibilitate a raggiungerlo.

Naturalmente tutti restano in attesa che, terminate le fasi di “quarantena”, tutti gli spazi tornino attivi così come lo Spaccio Solidale, basato sulle esigenze comuni, andrà avanti e si trasformerà grazie alla rete di solidarietà avviata che si spera possa allargarsi sempre più. Non a caso lo slogan scelto dal collettivo, riportato nelle pagine social dell’ex Caserma Liberata  e Spaccio Solidale Bari, è “La solidarietà è un antivirus, usiamola” con gli inviti accorati: “Se hai porta, se non hai prendi, Vuoi donare o dare una mano? Hai bisogno di qualcosa? Conosci qualcuno che abbia qualche necessità? Ogni venerdì e sabato ci sarà il nostro banchetto. Tutto ciò che troverai presso il punto di raccolta è stato recuperato e donato da piccoli commercianti e dalle persone che hanno scelto spontaneamente di partecipare. Se vuoi, puoi far parte anche tu di questa rete solidale, se puoi porta con te buste e sacchetti per alimenti, aiutaci a rispettare la tranquillità di tutti munendoti di guanti e mascherina e aspettando il tuo turno mantenendo la distanza. Perché questa esperienza continui dobbiamo esserci, sostenerci e cooperare, perché la rete che si crea è autorganizzata ed è possibile solo se agiamo insieme, per non lasciare indietro nessuno. Grazie da parte del collettivo Ex Caserma Liberata e da tutta la rete dello Spaccio Alimentare solidale”.

Anna Caiati


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