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sab 02 Maggio 2020

Lo street artist Borgiac inventa le librerie-telefoniche

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  • sab 02 Maggio 2020
Lo street artist Borgiac inventa le librerie-telefoniche

Per regalare libri a chiunque voglia leggerli durante la pandemia con le librerie chiuse

BARLETTA - Un’idea originale quanto interessante è stata ideta a Barletta e resa pubblica nel giorno della Giornata mondiale del libro (23 aprile). Nell’edizione 2020, durante un periodo che da anni vede una forte crisi per tutta l’editoria, e in piena pandemia da coronavirus ha subito un ulteriore calo, per le librerie chiuse, nonostante la diffusa voglia di leggere per tutti coloro che hanno seguito il consiglio-divieto io-resto-a-casa.

A Barletta l’emergenza ha aguzzato l’ingegno di chi non se ne vuole stare mai fermo. Borgiac, creativo di lungo corso e raffinato visionario di mestiere artistico, ne ha inventata un’altra delle sue. Dopo i due murale che hanno fatto notizia girando in tv e sul web (De Nittis con la mascherina e la sua famiglia in attesa della Prima Vera Uscita) disegnati sui barbacani di via Sant’Andrea, ecco la proposta: la “libreria telefonica” di strada nelle cabine Telecom.

Racconta Borgiac, al secolo Giacomo Borraccino, amante della street art e dunque di tutta la vita che per strada si consuma nella realtà di ogni giorno: “Avevo già visto in Inghilterra le famose cabine rosse piene di libri. Ed una mi pare che sia diventata caffetteria. Perché da noi no? Proviamoci. In alcune zone ce ne sono addirittura tre insieme nei pressi del castello. Si potrebbero fare addirittura delle sezioni: romanzi, saggi, miscellanea. Con calma, come idea per questa Giornata mondiale del Libro”.

L’idea stravagante ma solo apparentemente bizzarra e certamente originale, almeno dalle nostre parti, vedrebbe un riuso funzionale quanto apprezzabile culturalmente. Borgiac racconta di aver immaginato così a Barletta il “tentativo. O piuttosto… una tentazione. La libreria aperta a 360 gradi. Non si tratta di prendi uno, lascia uno. Ma chi vuole può passare e prendersi un libro. I libri sono sanificati, al coperto, all’ombra, ossigenati da due alberi, relativamente nuovi, sono gratis. Non ci sono telecamere di sorveglianza. Proviamo, se va bene mettiamo altri libri”.

Ci sono altre simili iniziative, con la casettina in legno, rimovibile e rifornita di volumi “book sharing” all’esterno dei pubblici esercizi (bar, caffé e simili). Resistenti, per fortuna, ad ogni forma di vandalismo dato il loro carattere di asportabilità nel turno di chiusura, custodite dai singoli titolari…

Borgiac ha inventato anche lo slogan per una (eventuale) campagna di comunicazione e di promozione sociale a costo zero: “Come le cicogne anche i libri fanno il nido”. Con tanto di logo-immagine realizzato dalla sua geniale matita colorata.

Non sappiamo come potrebbe prenderla la Telecom che di queste cabine è di fatto proprietaria, con tanto di occupazione di suolo pubblico a suo spese. Però l’idea piace anche a noi, anche perché ormai sono sempre meno utilizzate, potrebbe questo essere un modo di recuperarle per un nuovo o doppio uso per diffondere cultura, amore per la lettura e comunicazione.


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