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- dom 16 Aprile 2023
LOCO -
La partecipazione al contest internazionale “Esseri Urbani” di Locorotondo rivolto ad artisti, designer e architetti viene prorogata al 31 maggio 2020, così come il contest social fotografico #OPPOCITIES. A comunicarlo è l’Aps “U Jùse”, associazione con spazio espositivo, a fronte delle misure di contenimento per il contagio da covid19 (coronavirus) in atto. Scopo della call, alla seconda edizione, è quello di selezionare 10 progetti artistici site specific, protagonisti di una esposizione a cielo aperto lungo le vie del centro storico di Locorotondo: il Festival di Arte Contemporanea Esseri Urbani Eterotopia. Le nuove date, ancora incerte, saranno comunicate quanto prima.
Il tema di questa seconda edizione di Esseri Urbani è “Eterotopia”. I candidati dovranno declinare il proprio progetto artistico sul suggestivo concetto coniato dal filosofo francese Michel Foucault negli anni Sessanta; con questo termine, lo studioso definiva delle utopie localizzate, dei “luoghi-altri”, che si trovano – come sospesi – al di fuori di ogni luogo pur restando reali e localizzabili, una sorta di “contro-spazi” che ogni società e cultura produce, quali per noi lo specchio, il cinema, la nave.
L’iniziativa è stata solo rinviata, dunque, e non sospesa poiché gli organizzatori sono convinti che come ogni crisi reca con sé opportunità, anche la pandemia, può offrire momenti da dedicare all’arte tanto da ‘donare’ a chiunque momenti alternativi alla solita routine quotidiana tra cui quello creativo che trae forza vitale dalle anomalie, dalle censure, dalla extra-ordinarietà. Certi che questi giorni di sospensione saranno occasione di ulteriore riflessione sulle tante Eterotopie che questo strano e inaspettato momento pone dinanzi, gli organizzatori invitano a pensare e realizzare, anche non subito ma comunque nei tempi utili (entro il 31 maggio 2020) per partecipare alla call e al Social Photo Project #OPPOCITIES.
Sarà privilegiata l’interazione diretta tra le opere e lo spazio che le ospita, al fine di amplificare anche il coinvolgimento dell’osservatore, invitato a stabilire a sua volta un contatto più “intimo” con l’opera: secondo gli intenti, dovranno essere insomma i luoghi stessi a divenire opere d’arte e ad offrire l’opportunità forse unica di essere vissuti secondo modalità che sono fuori dall’ordinario, muovendosi, sostando e/o agendo al loro interno, creando momenti di socialità e di condivisione spontanea di esperienze. L’arte, fuori dalle pareti delle gallerie, riversandosi nei luoghi pubblici e aprendosi ad un uso più emozionale e partecipato, svolge ormai da tempo un ruolo di primo piano nei processi di rigenerazione e riqualificazione urbana e di progettazione del territorio; strumento di grande potenza poetica, il linguaggio dell’arte si insinuerà così tra le architetture tipiche di Locorotondo per calare il visitatore in “luoghi-altri”, fino a quel momento impensabili, che proprio nell’evocare un altrove immaginario danno nuovo valore e significato all’esistente. La manipolazione fantastica degli spazi urbani e la possibilità di interagire con essi, una sorta di provocazione alla visione tradizionale della realtà, punta dunque a stimolare una riflessione collettiva sulle tematiche legate all’immagine della città come creazione umana. Al progetto artistico potrà inoltre aggiungersi la proposta di un’attività collaterale - laboratorio, talk o altro - a cura del candidato, da realizzarsi durante il Festival. Tale integrazione rappresenterà motivo di premialità.
Lo scopo generale dell’iniziativa è quello di esplorare le possibilità di interazione tra linguaggi artistici contemporanei e tessuto urbano, generando un percorso inedito che attraverserà vicoli, slarghi e piazze in un vero e proprio museo diffuso a cielo aperto: invertito il paradigma per il quale devono essere le persone a cercare l’arte nei musei, l’arte sarà per strada, nei luoghi dove le persone vivono. Un maggiore punteggio otterranno, infine, i progetti che porranno attenzione all’inclusività dell’opera, dato che questo festival ha fatto dell’accessibilità una delle sue note distintive.
I candidati dovranno inviare richiesta di iscrizione via e-mail all’indirizzo info@esseriurbani.it, con oggetto “Partecipazione Esseri Urbani - seconda edizione”, entro e non oltre le ore 12 del 31 maggio 2020. Ulteriori informazioni sono pubblicate sul sito Essere Urbani.
Per quanto riguarda l'iniziativa Social Photo Project #OPPOCITIES questa riguarda i fotografi, anche non professionisti, basterà infatti scattare una foto che rappresenti ciò che circonda in questo momento l’autore dello scatto e/o quello che prova per una “windows view”. Una finestra per una diversa visione della città con particolari di spazi che osserviamo e percorriamo ogni giorno e che cattura la nostra attenzione e che sono spesso le anomalie; oppure quello che per noi rappresenta una nota stridente, che altera la consueta percezione di un ambiente, si impone allo sguardo proprio in virtù della sua irregolarità, della sua “eccezionale” presenza. Insomma l’invito è quello di catturare le visioni di queste nuove realtà sospese e tracciare una mappa dei nostri luoghi attraverso frame inediti, che condividono la stessa cornice - le nostre finestre appunto - ma descrivono un panorama che è in fondo più personale ed emotivo.
La foto dovrà essere arricchita da una descrizione su cosa la foto rappresenta (anche con simpatici aneddoti), bisognerà poi condividere e seguire il profilo Instagram@esseri_urbani usando gli hashtag #oppocities #mywindowview e #esseriurbani2020 entro e non oltre il 31 maggio 2020. Fra tutte le foto condivise, ne saranno selezionate e stampate 30, oggetto di una mostra durante il Festival. Gli autori dei 30 scatti selezionati avranno diritto ad un ingresso omaggio personale e non cedibile alle esposizioni a pagamento in programmazione.