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Cia e patronati aiutano gli agricoltori a chiedere l’indennità

  • In BARI
  • lun 30 Marzo 2020
Cia e patronati aiutano gli agricoltori a chiedere l’indennità

Come previsto dal Governo per l’emergenza da coronavirus

BARI - Un servizio semplice, chiaro e veloce fornito in tutte le province della Puglia dalla Cia per poter inviare l’istanza per la richiesta e l’ottenimento dell’indennità di 600 euro previsto dall’ultimo decreto con cui il Governo ha riservato ad alcune fasce di persone per fronteggiare il disagio economico causato dall’emergenza coronavirus.

A realizzare e offrire il servizio in tutta la regione sono gli uffici Cia Agricoltori Italiani della Puglia, il patronato Inac, il Caf Cia e il Caa Cia in deroga all’articolo 4 del decreto ministeriale 10 ottobre 2008, n. 193, attuativo della legge 30 marzo 2001 n. 152, fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria. Gli uffici del sistema Cia Agricoltori Italiani procederanno alla compilazione e all’invio delle pratiche relative all’assegnazione dell’indennità di euro 600, dopo aver ricevuto il mandato di patrocinio in via telematica. Le domande per usufruire della prestazione “indennità 600 euro” potranno essere presentate già dal primo aprile 2020.

“Una volta acquisito il mandato telematico - spiega il vicepresidente regionale di Cia Agricoltori Italiani della Puglia, Giannicola D’Amico - i nostri consulenti procederanno alla corretta evasione di ogni pratica, che avverrà come detto telematicamente nel rispetto del vigente decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri: i nostri uffici, pertanto, continueranno ad essere chiusi al pubblico fino a fine emergenza. Particolare attenzione, come sempre, sarà dedicata al mondo agricolo, a braccianti e imprenditori”.

I soggetti e i requisiti per la fruizione dell’indennità stanziata dal Governo, ed esente da tassazione Irpef, sono i seguenti: lavoratori autonomi, coltivatori diretti, Iap, iscritti alla gestione agricola Inps. Occorre essere iscritti alla gestione obbligatoria di previdenza; non essere iscritti contemporaneamente ad un’altra gestione previdenziale; non essere titolari di pensione; non percepire il reddito di cittadinanza. Per i lavoratori dipendenti agricoli a tempo determinato è necessario aver svolto almeno 50 giornate di lavoro agricolo Otd nell’anno 2019. 


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