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In Puglia si acquistano più farina, uova e passata di pomodoro

  • In BARI
  • mer 25 Marzo 2020
In Puglia si acquistano più farina, uova e passata di pomodoro

Nel periodo di quarantena da coronavirus Coldiretti ha stilato una classifica dei prodotti più venduti

BARI - I pugliesi, nella quarantena da coronavirus, si stanno dedicando alla cucina ed in particolare a preparare orecchiette, panzerotti, pizze, focacce e dolci tutto ovviamente preparato in casa. A dimostrarlo non solo le foto pubblicate sui vari social ma anche i dati resi noti da Coldiretti Puglia.

Con l’emergenza coronavirus, sono balzati in cima alla top ten degli acquisti farine, uova e passata di pomodoro, mentre sono calate le vendite dei prodotti da forno già confezionati. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base di una indagine delle vendite nei Mercati contadini di Foggia e Brindisi e delle richieste di consegna a domicilio per cui si sono già mobilitate in Puglia oltre 150 aziende agricole della rete di Campagna Amica, la dimostrazione del boom del ‘fai da te casalingo’ che aumenterà anche per le ulteriori limitazioni per la spesa.

Nella top ten dei prodotti più acquistati in questo mese di marzo ci sono: al primo posto la farina, al secondo le uova, al terzo la passata di pomodoro, seguono nell’ordine mozzarella, carne, arance, cavoli, cicorie, bietole e fragole. I pugliesi hanno, tra l’altro, la fortuna di avere numerosi produttori locali, cosa che purtroppo non avviene al Nord, persino per alimenti più facilmente deteriorabili come le mozzarelle o le verdure. “Farina, uova e passata di pomodoro stanno letteralmente andando a ruba perché i consumatori stanno integrando la tradizionale spesa con pasta fatta in casa, dolci casalinghi, con un maggior ricorso anche al riutilizzo degli avanzi in cucina, per evitare di uscire di casa e al contempo di buttare il cibo acquistato”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Si tratta di un andamento della spesa che non si era mai registrato in passato dettato soprattutto dall’esigenza di passare il tempo fra le mura domestiche per le limitazioni alle uscite imposte dalle misure restrittive anti-pandemia che ha spinto prepotentemente al ritorno della cucina casalinga fai da te. Lo dimostra – precisa la Coldiretti – l’aumento degli acquisti di farina (+90%), di mozzarella anche per fare la pizza (+25%) di latte UHT (+21%), le conserve di pomodoro (+17%).

Non si fermano gli agricoltori che continuano a lavorare in campagna e nelle cantine, gli allevatori nelle stalle, con tutta la filiera del Made in Italy impegnata a garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione. L’approvvigionamento alimentare - sottolinea la Coldiretti - è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma.

Per affrontare l’emergenza Coronavirus e costruire il futuro è nata “l’alleanza salva spesa Made in Italy con agricoltori, industrie alimentari e distribuzione commerciale che si impegnano a garantire regolarità delle forniture alimentari agli italiani e a combattere qualsiasi forma di speculazione sul cibo dai campi alle tavole” promossa da Coldiretti e Filiera Italia insieme ai grandi gruppi della distribuzione commerciale. Nell’appello ai cittadini e alle istituzioni si legge in particolare: “Anche in questi momenti di emergenza la catena produttiva, logistica e distributiva è riuscita a garantire i beni necessari per tutte le famiglie italiane. Il modo per ringraziare tutte queste persone del loro sacrificio e forte senso di responsabilità è uno solo: ogni volta che puoi chiedi e compra prodotti italiani. Noi dal canto nostro faremo la nostra parte. Vigilando insieme che lungo tutta la filiera sia premiato e valorizzato chi adotta pratiche commerciali corrette e trasparenti. Ed escludendo e denunciando chiunque possa pensare in un momento così delicato di speculare o approfittare di situazioni di carenza o di eccesso di prodotto abbassando il prezzo ingiustificatamente sui prodotti più richiesti. Chiediamo al Governo e alle autorità pubbliche di aiutarci nel lavoro di rifornire gli italiani dei beni essenziali, con provvedimenti semplici e chiari che permettano con la massima sicurezza possibile la continuità della raccolta, della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti di largo consumo”.


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