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In Puglia doni di mascherine dalla Cina e da aziende pugliesi

  • In BARI
  • mer 25 Marzo 2020
In Puglia doni di mascherine dalla Cina e da aziende pugliesi

Tanta solidarietà alla Sanità e al popolo pugliese in piena emergenza da coronavirus

BARI - Continuano le manifestazioni di solidarietà e supporto in tutta Italia ma anche in Puglia. La nostra regione sta infatti registrando dimostrazioni di riconoscenza e affetto da varie parti del mondo e locale come, forse, non avviene in nessun’altra parte d’Italia. Doni preziosi spesso accompagnati da lettere o cartelli apposti esternamente alle scatole con frasi di incoraggiamento e speranza.

Dalla Cina sono arrivate mascherine chirurgiche e termometri infrarossi. Il primo carico di 100mila mascherine il 23 marzo donate alla Regione Puglia dal governatore della Provincia del Guandgong (sulla costa meridionale), Ma Xingrui, mentre altre 100mila sono giunte dal distretto di Futian, nella stessa provincia. La Protezione civile regionale ha prelevato il materiale sotto bordo dell’aereo, giunto nell’aeroporto di Bari Palese dove hanno collaborato personale dell’Agenzia delle Dogane, della Guardia di Finanza, di Poste Italiane e di Aeroporti di Puglia. Il prezioso carico è stato trasportato nei depositi dove sono stati posti sotto sorveglianza per essere distribuiti alle Asl per il loro utilizzo. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ringraziato il governatore della provincia del Guangdong Ma Xingrui con una lettera nella quale esprime sincera gratitudine per questo dono, rinnovando i sentimenti di amicizia nei confronti del popolo cinese.  Un’altra lettera di ringraziamento da parte del presidente Emiliano è stata inviata al distretto di Futian. Dodici, inoltre, le aziende pugliesi, del settore oleario, che hanno donato 12 ventilatori polmonari e dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, visiere e occhaili) e test rapidi per la diagnosi di covid19 a ospedali di vari territori. Le aziende impegnate nella produzione e commercializzazione di olio, solitamente in competizione tra loro, si sono ritrovate unite nel sostenere il sistema sanitario pugliese in questo momento storico di emergenza. Si tratta di: AgridèGiuseppe Vacca Olii e Olearia Desantis di Bitonto, Azienda Olearia Basile di Andria, Casa Olearia Italiana di Monopoli, Industria Olearia F.lli Rubino di Bari, Medsol - Olio Luglio di Molfetta, Nicola Pantaleo di Fasano, Olio Ribatti e Sud Italia Alimentari (F.lli Cassetta) di Corato e altre due che preferiscono rimanere nell’anonimato.

Il 24 marzo, sono invece arrivate 100mila mascherine e 200 termometri a infrarossi dalla città di Canton ad Hong Kong per la città di Bari. Si tratta di un atto di riconoscenza in virtù di un antico gemellaggio (1986), consolidato dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, che (il 10 febbraio) aveva scritto una lettera al sindaco di Canton, Wen di Guangzhou, per rappresentare la propria preoccupazione e testimoniare la solidarietà del popolo barese ai cittadini di Canton. Ora che Canton progressivamente sta tornando alla normalità, il sindaco Wen ha voluto ricambiare la vicinanza dei cittadini baresi donando alla città 100.000 mascherine e 200 termometri a infrarossi, in un momento in cui i Dpi (dispositivi di protezione individuale) scarseggiano sul mercato italiano. Il carico è stato consegnato grazie all’impegno della società Apulia Logistics (che ne ha curato la spedizione gratuita da Milano a Bari), presso il Comando della Polizia locale, dove il sindaco Antonio Decaro si è recato personalmente. Sono intervenuti anche il vicesindaco Eugenio Di Sciascio e il comandante della Polizia locale Michele Palumbo. Su ogni pacco il cartello con le due bandiere di Italia e Cina affiancate e sotto la scritta, prima in italiano e poi in cinese "Possa l'amicizia tra cinesi e italiani durare per sempre". “Ringrazio il sindaco e la città di Canton, con la quale siamo gemellati da quasi 35 anni - ha dichiarato il sindaco Decaro - Li ringrazio di cuore per questa donazione perché è difficile trovare le mascherine sul mercato italiano e ne abbiamo davvero bisogno in questo momento di grave emergenza sanitaria. Questa donazione ci conferma, una volta di più, il valore della collaborazione tra Bari e Canton, un gemellaggio che significa non solo relazioni economiche e culturali ma anche spirito di amicizia e collaborazione, soprattutto in tempi difficili come questo. Molte di queste mascherine serviranno per proteggere il personale dell’amministrazione comunale impegnato in prima linea: quindi gli agenti di Polizia locale, i dipendenti delle aziende municipalizzate a contatto con il pubblico, come gli autisti dell’Amtab, o che lavorano per strada, come i lavoratori di Amiu, ma anche gli impiegati dell’ufficio Anagrafe. Altre, invece, saranno distribuite agli ospiti delle case di comunità e delle strutture di accoglienza notturna, oltre che alle centinaia di volontari che ogni giorno dedicano il loro tempo per sostenere chi è in difficoltà. A loro, come agli amici di Canton, va il nostro più sentito ringraziamento, con la speranza di poterci abbracciare tutti molto presto”.

A loro si uniscono pure i circa 300 dipendenti del Gruppo Master, azienda pugliese con sede a Conversano, leader nel mercato globale dei serramenti, che hanno lanciato una raccolta fondi in favore della Sanità Pugliese al fine di contribuire al rafforzamento delle terapie intensive per i pazienti affetti da covid19. L’azienda, inoltre, ha deciso di erogare un contributo di 100.000 euro in favore dell’ente ecclesiastico Ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti, individuato dalla Regione Puglia tra gli Hub di riferimento per arginare l’emergenza da coronavirus. Come altre aziende locali hanno voluto aderire all’appello lanciato dal Sistema Sanitario Pugliese per fronteggiare l’emergenza coronavirus e assicurare le cure necessarie ai pazienti affetti da covid19.

Nel Salento invece è il Gruppo di Acque pure srl di Casarano a donare 100mila euro all’ospedale “Ferrari” di Casarano. Ad annunciarlo con una lettera al direttore generale dell’Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, è stato il presidente dell’azienda Antonio Raone, che in questa “fase così delicata per i salentini – ha scritto Raone al direttore generale dell’Asl - intende far proprie le preoccupazioni raccolte tra i dipendenti e la popolazione relativamente al temuto covid19”. Nella lettera viene specificato che la somma donata “viene messa a disposizione per la realizzazione di ulteriori postazioni di terapia intensiva presso il presidio ospedaliero "Ferrari" di Casarano, postazioni fondamentali per il trattamento di eventuali pazienti contagiati da questo terribile virus. Intendiamo in questo modo essere fraternamente uniti e vicini ad una Comunità, quella di Casarano e del Basso Salento dove il mio Gruppo storicamente ha gran parte di dipendenti e fornitori”.

Sono invece 7mila le mascherine che tre aziende private di Nardò hanno voluto donare al Comune per i neretini. Si tratta dell’azienda tessile Terry Ricami, del calzaturificio Gianel Shoes e del centro commerciale Hong Kong. Le mascherine sono state consegnate al sindaco Pippi Mellone che ha immediatamente ordinato la distribuzione. In particolare Terry Ricami ha riconvertito uno dei reparti produttivi dedicandolo alla fabbricazione e al confezionamento delle mascherine di cui ha già distribuito gratuitamente migliaia di pezzi a reparti ospedalieri, Forze dell’Ordine e Caritas del Salento. Mentre Gianel Shoes ha temporaneamente riconvertito il proprio assetto produttivo per far fronte al bisogno dei dispositivi introvabili da settimane. Mentre il centro commerciale cinese Hong Kong essendo riuscita ad approvvigionare i propri magazzini con un grosso quantitativo di Dpi ha pensato di donarne una parte, circa 5mila, alla comunità di Nardò. Parte delle 7mila mascherine sono state destinate e già distribuite a Polizia, Carabinieri, nonché strutture sanitarie e Caritas. Le restanti saranno distribuite dal Gruppo Uer di Protezione Civile ai neretini nella sede di Avetrana (ex macello) a partire dal 26 marzo dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 17. Saranno regalate circa 500 al giorno fino ad esaurimento per un massimo di due a persona e secondo l’ordine alfabetico (il 26 marzo lettere A e B, il 27 lettere C e D, il 30 E e F, il 31 marzo G-H-I, il 1° aprile L e M, il 2 N e O, il 3 P e Q, il 6 R e S, il 7 T e U, e l’8 aprile V e Z.


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