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Parte il servizio a domicilio di farmaci e dispositivi salvavita

Parte il servizio a domicilio di farmaci e dispositivi salvavita

Grazie ad un accordo tra Asl, Comune e Protezione Civile di Foggia

FOGGIA - Farmaci e dispositivi salvavita saranno consegnati a domicilio, a Foggia e provincia, grazie ad un servizio attivato in coordinamento da Asl, Comune e Protezione Civile di Foggia. A partire dal 24 marzo 2020 sarà operativo a Foggia (presto anche in altri comuni) il servizio di consegna a domicilio di farmaci, dispositivi medici (stomie, cateteri, medicazioni) e prodotti nutrizionali (nutrizione enterale, nutrizione parenterale e prodotti per l'insufficienza renale cronica) per le persone affette da patologie gravi ed invalidanti come previsto dai relativi Piani Terapeutici Individuali.

Il servizio a domicilio è frutto della collaborazione tra Asl, Amministrazione Comunale e Protezione Civile, nata dalla necessità di evitare pericolose situazioni di affollamento all’interno delle strutture sanitarie. Nella provincia di Foggia sono circa 10.000 le persone fragili e particolarmente soggette al rischio di contrarre infezioni (affette da neoplasie, malattie autoimmuni, malattie rare o sottoposte a trapianto) che ritirano direttamente, solitamente con cadenza mensile, farmaci e dispositivi salvavita. Nel comune di Foggia sono oltre 2.800 i pazienti che si rivolgono alla farmacia della Asl, situata all’interno dei Servizi aziendali di via Grecia.

Queste persone potranno ora ricevere direttamente a casa i farmaci e i dispositivi come da Piano Terapeutico Individuale contattando il numero di telefono messo a disposizione dalla Protezione Civile, ovvero il 329.1003705. Ciò consentirà loro di non uscire per recarsi presso la farmacia territoriale aziendale. Le farmacie aziendali che dispensano farmaci salvavita in tutta la provincia sono sette e si trovano nei comuni di: Foggia, San Marco in Lamis, Vico del Gargano, Manfredonia, Cerignola, Lucera, San Severo. La task force individuata dalla Direzione generale contatterà gli altri sindaci per valutare la possibilità di estendere il servizio di consegna a domicilio anche negli altri comuni.


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