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Oltre 1000 mascherine prodotte e donate dalla stilista Carmen Clemente

Oltre 1000 mascherine prodotte e donate dalla stilista Carmen Clemente

Il suo atelier trasformato in laboratorio per la produzione degli importanti strumenti di prevenzione di base

GINOSA - Più di mille mascherine protettive sono state prodotte e donate dalla stilista di Ginosa, Carmen Clemente che ha coinvolto in una nuova impresa, tutta benefica, l’intera famiglia: marito e quattro figli. Sebbene scoraggiata per l’annullamento all’appuntamento più importante e atteso dell’anno “Milano Fashion Week”, nonché per il lavoro andato in fumo di creazioni di abiti da sposa e alta moda programmato da mesi tra collezioni e investimenti insieme con la figlia Dalila Recchia andato in fumo, la stilista ginosina ha pensato agli altri. Come tanti italiani in piena emergenza da coronavirus ha voluto impiegare la sua professionalità in favore di chi ha bisogno.

Sentendo che Milano è tra le prime città a ‘zona rossa’ e che le mascherine protettive erano carenti sin da subito, ha pensato di utilizzare i tessuti di cotone destinato alla produzione di camicie per la collezione uomo, solitamente destinate a vip (come Antonio Zequila, tra i protagonisti del Grande Fratello Vip 2020), per fare prototipi di mascherine. Da subito ha coinvolto nella straordinaria produzione il marito ed i figli tanto da formare una vera e propria catena di montaggio con il marito Benito Recchia al taglio, Dalila e Carmen al cucito, Walter e Christian allo stiro. Cuciono anche di notte, senza fermarsi un attimo

La quarantena presso l’atelier di abiti da sposa e da cerimonia serve per dedicarsi alla realizzazione di mascherine protettive in cotone: più di mille prodotte ininterrottamente fin’ora per medici, Croce Rossa, Protezione Civile, Carcere di Matera, anziani della Casa Famiglia di Ginosa e tanta gente comune che non è riuscita ancora a procurarsi uno schermo di protezione dal contagio.

"La stilista dal cuore d'oro" le distribuisce soprattutto ad anziani, persone sole o più esposte al virus; per i bambini ci sono anche quelle realizzate con fantasie gioiose. In questo laboratorio è stata creata una catena di montaggio familiare, anche con un paio di sarte in regime di totale sicurezza per la realizzazione di mascherine in cotone 100% lavabili, un tessuto facilmente sterilizzabile a qualunque temperatura. Su ognuna viene inoltre applicata una piccola striscetta tricolore segno non solo della provenienza e dell’orgoglio ‘made in Italy’ ma anche come ringraziamento a tutti coloro che la indosseranno per aiutare ulteriormente chi ha bisogno, da ammalati ad anziani chiusi in casa.

Poiché le mascherine usa e getta sono terminate ovunque, la stilista Carmen Clemente ha pensato a quelle in stoffa, lavabili, sterilizzabili e riutilizzabili. Nel laboratorio di Ginosa la macchina da cucire, da quando è stata prodotta la prima, non si ferma un attimo per sfornare mascherine protettive: la notizia è virale e anche i farmacisti ne fanno richiesta perché sono rimasti sprovvisti di questi ausili protettivi sempre più richiesti.

«Questa domenica abbiamo finito le prime mille mascherine – racconta Carmen Clemente – Da quando mi è venuta l’idea di come potermi rendere utile in un momento così drammatico per la vita sociale di tutta la nostra comunità, non mi fermo un attimo per produrne il più possibile. Siamo stanchi ma soprattutto molto soddisfatti: ci bastano solo poche ore di sonno e per il resto siamo pronti a questa missione che facciamo con immenso piacere, mettendo a disposizione la nostra arma migliore, un lavoro che amo e che è al servizio di tutti, perché tutti insieme ne usciremo più consapevoli e orgogliosi di vivere nella grande Nazione. L'Italia in questo periodo così surreale ha vinto: l'orgoglio di essere italiana e prendere consapevolezza che noi italiani siamo un grande popolo».

Grazie di cuore alla famiglia Recchia-Clemente e a tutti i pugliesi che si stanno ingegnando per rendersi utili, per non stare con ‘le mani in mano’ e soprattutto per il gran cuore e l’attenzione verso gli altri. A chi sta mettendo la salute degli altri prima di ogni altra cosa.


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