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A 105 anni operata con successo per un tumore al volto

  • In LECCE
  • mer 04 Marzo 2020
A 105 anni operata con successo per un tumore al volto
LECCE Ospedale Città di Lecce Hospital

Per l’età era stata considerata inoperabile, ma non per l’equipe del dottor Luigi Amerigo Ragusa

LECCE - Quando si è in salute è sicuramente bello raggiungere e superare la soglia del secolo di vita. Ma problemi insorgono quando non si sta bene e soprattutto se è necessario doversi sottoporre ad un intervento di qualunque tipo. Quasi sempre il chirurgo sconsiglia di sottoporre ad un intervento chirurgico chi ha superato i 90 anni poiché i rischi sono più elevati.

Una nonnina di 105 anni, grazie anche all’appoggio di alcuni familiari, non si è arresa e ha trovato nel dottor Luigi Amerigo Ragusa, specialista in Chirurgia plastica e ricostruttiva, al Città di Lecce Hospital, la soluzione ad un grave problema estetico a seguito di un tumore. E’ stata infatti sottoposta, nonostante abbia superato i 90 anni da un pezzo, ad un intervento per la rimozione di un tumore al viso e contemporaneamente alla ricostruzione del volto. La donna aveva, dal canto suo, il vantaggio di non avere nessuna patologia in corso e nessun ricovero pregresso. L’unica preoccupazione poteva essere, ma non lo è stato, l’età avanzata. L’équipe guidata dal dottor Ragusa ha deciso di intervenire per eliminare il tumore e con esso i disturbi della visione e dell’alimentazione della paziente affetta da un’estesa neoplasia maligna della cute che interessava gran parte dell’emivolto destro, estendendosi dalla palpebra inferiore fino ai due terzi della guancia. Tale neoplasia procurava alla donna una forte sofferenza, insieme con disturbi della visione, lacrimazione, problemi di alimentazione, con necessità di continue cure per tamponare episodi di emorragia e infezioni recidivanti. Da aggiungere che il volto, per chiunque, è il ‘biglietto da visita’, il primo veicolo di comunicazioni non verbali attraverso sguardi e sorrisi. Si tratta anche di una tra le zone del corpo più esposte a inquinamento, raggi UV, e tra le più colpite, insieme a cuoio capelluto, orecchie, spalle e dorso, anche dai tumori cutanei non melanocitari.

Per questo il dottor Luigi Amerigo Ragusa, specialista in Chirurgia plastica e ricostruttiva della divisione di Chirurgia Generale, diretta dal dottor Corrado Manca, al “Città di Lecce Hospital”, Ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research accreditato con il Ssn, ha deciso, dopo le valutazioni del caso, di prendere in carico la difficile situazione e ha permesso alla nonna ultracentenaria di riacquistare il sorriso.

“Nel corso di precedenti valutazioni era stata esclusa l’operabilità della paziente per l’età avanzata, nonostante la signora non fosse affetta da alcuna patologia sistemica, non assumesse alcun farmaco e non avesse subito pregressi ricoveri – spiega il dott. Ragusa – Dette circostanze, secondo il mio punto di vista, deponevano a favore di un possibile intervento chirurgico, lasciando però il definitivo giudizio di operabilità al dottor Giovanni Bredice, anestesista e rianimatore presso la nostra struttura. Il collega, dopo aver compiuto un’accurata valutazione e i dovuti accertamenti preoperatori, ha considerato la paziente operabile”.

Con la collaborazione del dottor Maurizio Mangia, in sala operatoria con l'equipe chirurgica, la paziente è stata sottoposta all’ampia asportazione del carcinoma squamoso e alla ricostruzione mediante innesto di cute prelevata dal collo con un intervento, eseguito in day hospital, che ha permesso un trattamento radicale e definitivo del tumore. Le neoplasie cutanee hanno un’incidenza maggiore nei soggetti che, per motivi lavorativi o ricreativi, si espongono al sole per tempi prolungati. Ulteriori fattori di rischio sono il fototipo chiaro, la precedente esposizione a radiazioni ionizzanti o a sostanze con effetto cancerogeno, anomalie genetiche e difetti del sistema immunitario. L’incidenza di queste lesioni aumenta significativamente dopo i 50 anni di età per le forme basocellulari e dopo i 65 anni di età per quelle squamocellulari. Per tali neoplasie l'approccio chirurgico rappresenta uno step necessario per il trattamento della malattia e il più delle volte è risolutivo.

“La paziente ha affrontato positivamente il ricovero e l’intervento chirurgico, senza percepire lo stress che la situazione le avrebbe potuto comportare, grazie anche alla collaborazione, professionalità e gentilezza di tutto il personale di reparto e del blocco operatorio – riferisce il dott. Ragusa – Inoltre, proprio in virtù della sua età avanzata, abbiamo favorito il suo immediato ritorno a casa e alle sue abitudini la sera stessa dell’intervento, affidandola alle cure dei suoi familiari”.

Nei casi di persone anziane, è importante evitare l’ospedalizzazione prolungata: questo perché si tratta di pazienti che rischiano di scompensarsi molto velocemente, annullando gli equilibri funzionali. Dopo le dimissioni dalla struttura, sono seguiti controlli periodici, per le prime settimane più ravvicinati, che hanno portato i medici a dichiarare la completa guarigione della signora.

Città di Lecce Hospital punta all’umanizzazione delle cure: collaborazione e solidarietà animano quotidianamente il personale dell’Ospedale con il costante intento di non fare sentire solo il paziente e accompagnarlo per tutto il percorso diagnostico e terapeutico.  Oggi l’ultracentenaria sta bene, ha ripreso le sue tranquille attività quotidiane, tra devozione e ritrovi con la famiglia, in attesa di spegnere 106 candeline a maggio, festeggiata dal sindaco e dalla banda musicale.


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