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Stabilite le 16 ciclovie per la mobilità ciclistica in Puglia

  • In BARI
  • mer 19 Febbraio 2020
Stabilite le 16 ciclovie per la mobilità ciclistica in Puglia

L’approvazione del Piano regionale della Mobilità ciclistica è sempre più vicina

BARI - Sono sedici le ciclovie, comprese le varianti ai percorsi principali, che vanno dal Gargano al Salento e dagli Appennini e dalla Murgia al mare alcune delle quali connesse agli itinerari europei e nazionali di Eurovelo e Bicitalia, previste nel Piano regionale della Mobilità ciclistica (Prmc) adottato dalla Giunta regionale al fine di sviluppare il cicloturismo in Puglia.

Si tratta di un passo in pi verso l’approvazione definitiva del Piano regionale della Mobilità Ciclistica che ha come principale obiettivo lo sviluppo della mobilità ciclistica in Puglia, attraverso l’impostazione di una rete ciclabile regionale continua ed uniformemente diffusa sul territorio, integrata con i percorsi nazionali e internazionali, e la definizione di itinerari che valorizzino quelli già attivi o programmati, privilegiando le strade a basso traffico.

Le ciclovie regionali individuate dal Piano della Mobilità Ciclistica sono: Eurovelo 5-Bicitalia 3 Ciclovia Romea Francigena (da Matera a Taranto); Eurovelo 5-Bicitalia 3 Ciclovia Romea Francigena, variante Gravina-Altamura; Bicitalia 6 Ciclovia Adriatica (dal Gargano al Salento); Bicitalia 6 Ciclovia Adriatica, variante del Tavoliere (dal Gargano, da Torremaggiore passando per San Severo, il Tavoliere e sino a Margherita di Savoia); Bicitalia 11 Ciclovia degli Appennini-Ciclovia Aqp (da Gravina in Puglia a Santa Maria di Leuca); Bicitalia 11 Ciclovia degli Appennini-Ciclovia Aqp/Bretella Bari-Gioia del Colle (da Laterza a Bari); Bicitalia 11 Ciclovia degli Appennini, variante Gargano (da Torremaggiore a Vieste, passando per Apricena, Sannicandro Garganico, Carpino e altri, e ritorno passando da Foresta Umbra, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis); Bicitalia 10 Ciclovia dei Borboni (da Poggiorsini a Bari); Bicitalia 10 Ciclovia dei Borboni, variante Altamura-Matera; Bicitalia 10 Ciclovia dei Borboni, variante Gioia del Colle-Matera; Bicitalia 14 Ciclovia dei Tre Mari (da Ginosa, lungo tutto lo Ionio sino a Santa Maria di Leuca con varianti verso Bari e Lecce, per l’Adriatico e Otranto, per il Canale d’Otranto); Ciclovia Costa Merlata-Locorotondo (da Ostuni a Locorotondo); Ciclovia Monopoli-Alberobello; Ciclovia del Tavoliere (da Roseto Valfortore a Manfredonia, passando per Biccari e Foggia); Ciclovia Candela-Foggia; e Ciclovia Valle dell’Ofanto.

Con l’adozione del Prmc in Giunta, partirà l’ultima fase di consultazione pubblica ai sensi dell’art. 11 della L.R. 44/2012, che porterà all’approvazione definitiva del Piano in Giunta, una volta conclusosi il procedimento di Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e sentita la Commissione Consiliare competente..

A darne notizia è l’assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini, che commenta: “Con il Piano regionale della Mobilità Ciclistica, la Regione Puglia vuole perseguire obiettivi di intermodalità e di migliore fruizione del territorio grazie alla creazione di una rete ciclabile regionale, che aiuti a garantire in totale sicurezza l’uso della bicicletta, sia in ambito urbano che extraurbano, sia come mezzo di trasporto che come mezzo per il tempo libero e l’attività fisica. Tutto questo favorirà la riduzione di immissioni inquinanti in atmosfera, la promozione turistica del territorio pugliese, la valorizzazione dei beni culturali, naturali e paesaggistici regionali, oltre ad esaltare le tradizioni enogastronomiche pugliesi”.

Il Piano ha come obiettivo quello di contribuire alla diffusione della cultura della mobilità sostenibile, attraverso: lo sviluppo del cicloturismo in Puglia; l’individuazione esatta di percorsi ciclabili regionali, che si connettano a percorsi nazionali e internazionali; l’individuazione dei criteri progettuali per la realizzazione delle ciclovie; l’incentivazione della mobilità ciclistica, sia a scopo ricreazionale che per spostamenti sistematici (casa-lavoro, casa-scuola); la definizione di azioni atte a garantire l’intermodalità con il trasporto pubblico e privato, attraverso la collaborazione tra enti locali e con enti proprietari di reti stradali e ferroviarie, ad es. per la realizzazione di velostazioni; l’individuazione di ambiti territoriali caratterizzati da risorse naturali, paesaggistiche, storiche e culturali da rendere fruibili per mezzo di percorsi ciclabili, al fine della valorizzazione del patrimonio; la definizione di azioni di marketing, comunicazione, informazione, educazione e conoscenza; e la previsione di incentivi per favorire la pianificazione della mobilità ciclistica negli enti locali.

Con l’adozione del Prmc in Giunta, parte l’ultima fase di consultazione pubblica ai sensi dell’art. 11 della L.R. 44/2012, che porterà all’approvazione definitiva del Piano in Giunta, una volta conclusosi il procedimento di Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e sentita la Commissione Consiliare competente.


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