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Alla Bit di Milano la Puglia si presenta in 3 miniguide e 34 itinerari

  • In BARI
  • lun 10 Febbraio 2020
Alla Bit di Milano la Puglia si presenta in 3 miniguide e 34 itinerari

Per fa conoscere le offerte turistiche alternative per i viaggi sostenibili

BARI - Sono 34 gli itinerari presentati alla Bit di Milano per far conoscere, raccontare e soprattutto visitare la Puglia attraverso cammini, cattedrali, chiese e castelli, cicloturismo ed enogastronomia. Ed è il turismo sostenibile, il modo di viaggiare molto apprezzato dagli stranieri, sul quale punta la Puglia, forte del fatto che dal 2015 il tasso di internazionalizzazione è cresciuto di sette punti percentuali, passando dal 21% al 28 % e nel 2019 l’incoming dall’estero in Puglia ha segnato +12% e ha riguardato soprattutto le stagioni autunnali e primaverili.

Il 2020 vedrà poi come trend delle vacanze quello della cultura, con la propensione a viaggiare in modo più sostenibile verso mete meno note. Caratteristiche in cui la Puglia rientra a pieno titolo nei piani dei viaggiatori, e in particolare di chi predilige cicloturismo e cammini, all’insegna del viaggiare slow. Sono davvero tante le proposte turistiche con pacchetti, itinerari e tanto altro che la Puglia sta offrendo alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano insieme con tantissimi operatori pugliesi con un bagaglio notevole di proposte per i viaggiatori di tutto il mondo. Tanti i Comuni, le Pro loco, i Parchi, le associazioni, i distretti che ci affiancano nello straordinario lavoro di questi anni di attrazione e accoglienza sul territorio di turisti.

La Puglia, nonostante la crescita notevole in tutti i settori turistici (dalle località balneari alle strutture alberghiere, all’agriturismo, all’arrivo negli aeroporti) “vuole crescere ancora rimanendo un posto autentico, dove è possibile stare a diretto contatto con la natura, scoprire un patrimonio artistico, storico e architettonico unico, assaporare una cucina ricca di tradizioni, partecipare ad eventi culturali che animano la nostra regione tutto l’anno, godendo di tutto il calore che i pugliesi sanno dare” come ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Gli itinerari culturali, enogastronomici e dell’outdoor sono contenuti in tre miniguide tematiche dedicate all’arte, ai sapori e al cicloturismo, mentre sui cammini è stato realizzato un vero e proprio road book. Le guide sono fruibili anche online e scaricabili dal sito Viaggiare in Puglia.

“Con i nuovi itinerari abbiamo provato a raccontare le unicità dei singoli territori della Puglia, cercando di interpretarne la vocazione e di valorizzarne le potenzialità - ha commentato l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone - La Puglia è bella ma abbiamo lavorato molto per un’accoglienza all’altezza della sua ricca offerta turistica. L’accoglienza richiede servizi che coinvolgono il lavoro del singolo operatore, delle strutture ricettive, degli artigiani, dei comuni; insomma un lavoro di squadra che abbiamo messo in piedi creando una rete nella filiera turistica. La Puglia è unica, ma non è una. E cambia volto in ogni stagione. E' una regione che ha speso gli ultimi dieci anni a raccontarsi in tutte le sue sfaccettature. L’invito è a scoprirla tutta attraverso questi itinerari, lentamente. Itinerari che oltre a dare ai turisti uno strumento di suggestione e conoscenza, sono utili anche per gli amministratori locali per comprendere le potenzialità del proprio territorio e intervenire con le azioni di loro competenza. La Puglia turistica cresce anche grazie a questo lavoro di squadra nel quale crediamo molto e che sta dando i suoi frutti, spingendoci a continuare su questa strada”.

E’ in Puglia che si possono scoprire architetture differenti e beni culturali inaspettati, dalle testimonianze delle civiltà preistoriche alla classicità, dal romanico al barocco. In ogni stagione dell’anno è possibile gustare i prodotti tipici e la cucina ricca di tradizioni, a volte reinventate, ma sempre con materie prime di stagione e a km 0. La Puglia, sempre più sensibile a forme di mobilità sostenibile, può essere conosciuta anche attraversandola su due ruote, a piedi o a cavallo. In maniera lenta.

Un vero road book è quello dedicato ai Cammini, a tutti gli effetti una mappa per il camminatore. Sette itinerari, che intersecano la Via Francigena del Sud, da Roma a Santa Maria di Leuca, la “Finibus Terrae", e il Cammino Materano, inaugurato l’anno scorso e che già conosce un grosso boom. Oltre alle informazioni sulla difficoltà, sull’altimetria e la mobilità, la guida consente di fare il cammino, seguendo indicazioni precise. Cammini, a metà strada fra active, natura, cultura e fede, che sono anche un viaggio nel tempo, in cui si possono scoprire scorci autentici della Puglia, ammirando dall'alto un panorama mozzafiato, magari con la marina all' orizzonte. Percorsi che attraversano luoghi storici per raggiungere i simboli della religione. Un modo per stare molto tempo a contatto con la natura e con sé stessi. E in Puglia, mentre si attraversano luoghi e paesaggi ancora autentici, spesso si riesce anche a conoscere persone che hanno un innato spirito di accoglienza, i pugliesi. E se ad un certo punto la fame si fa sentire, sono possibili tappe intermedie, soste per degustare prodotti tipici o veri e propri pranzi con le specialità del territorio, da smaltire poi riprendendo la via.

La guida sul Cicloturismo propone invece 2000 kilometri da fare in bici in 12 diversi itinerari che intersecano in più punti la costituenda “Rete ciclabile regionale”, le cui dorsali sono individuate nei tratti regionali delle ciclovie nazionali (Bicitalia) ed europee (EuroVelo). In particolare gli itinerari proposti incontrano la Ciclovia Adriatica, la Ciclovia dei Borboni, la Ciclovia degli Appennini, la Ciclovia dei Tre Mari e la Ciclovia dei Pellegrini (dal sito dell’Asset, asset.regione.puglia.it è possibile consultare la cartografia e scaricare i tracciati in formato KML). Il cicloturismo mostra in Puglia tassi di crescita elevati con la nascita di tour operator locali e tour operator nazionali/internazionali che vendono la Puglia e un numero crescente di pacchetti “Puglia” e di alberghi che si attrezzano per accogliere cicloturisti. Per pedalare in Puglia non è necessario essere degli sportivi; ci sono itinerari che si basano sulla percorrenza di tratti poco articolati, come quelli nella Puglia Imperiale, Bari e la Costa, la Valle d’Itria e il Salento, e itinerari più impegnativi, come quelli nel Gargano e nella Murgia e Gravine. Tutti percorsi talmente belli che meritano di essere scoperti. Si pedala e si ammirano masserie fortificate, chiese rupestri, gravine e frantoi dove ancora oggi si produce l'olio. Oppure si pedala tra ulivi dalla storia secolare e muretti a secco che raccontano la semplicità di questa terra. Territori da conoscere e da ammirare pedalando in un'area pianeggiante stretta tra le colline e la costa, o in saliscendi impegnativi sulle colline dell’entroterra. Nella guida ogni itinerario suggerisce anche vini, pietanze e prodotti tipici delle zone che si attraversano.

Dalla raccolta dati negli infopoint della rete regionale pugliese raccolti dall’Osservatorio sul Turismo della Regione emerge che la prima motivazione di scelta della Puglia come destinazione turistica è proprio il patrimonio culturale e Unesco e a seguire i borghi caratteristici e i paesaggi rurali. Gli otto itinerari della Cultura, da Nord a Sud, per la guida “Cattedrali, castelli e torri” attraversano i borghi della Puglia raccontando proprio questo ricco e inaspettato patrimonio culturale di cui la Puglia è ricca. Due itinerari sono nel Gargano, uno verso il mare alla scoperta di borghi abbarbicati sulla roccia e l’altro nel parco nazionale del Gargano, seguendo le vie sacre: “A un Passo dal cielo”, da Lesina a Vieste e isole Tremiti e da Rignano Garganico a Siponto e “Tra sacro e profano”, alla scoperta della Daunia, da Foggia a San Severo. A nord di Bari troviamo “Nel segno dell’Imperatore”, da Barletta a Ruvo di Puglia e “Trionfo del romanico”, da Molfetta a Conversano. Quindi “Chiese nascoste nelle rocce”, da Gravina di Puglia a Grottaglie. Scendendo a sud di Bari l’itinerario “Microcosmo d’arte”, da Savelletri a Martina Franca. Ancora più a sud, da Brindisi a Ruffano l’itinerario “Ricami barocchi” e infine nell’estremo tacco “Torri e castelli mozzafiato”, da Acaya a San Pietro in Bevagna.

Nella miniguida sulla Enogastronomia con sette itinerari del gusto si sprigionano tutti i sapori di Puglia. Nel racconto della Puglia enogastronomica, terza meta preferita in Italia per i turisti che amano mangiare, si narrano le stagioni, le biodiversità e le materie prime di grande qualità che regalano in Puglia infinite ricette di terra e di mare, con alcune rivisitazioni e alcuni must di street food come il panino con il polpo. E poi i più di cento tipi di pane e di pasta fatta a mano, i formaggi come caciocavallo e burrate, le scuole di cucina negli agriturismi e nelle masserie. In Puglia il cibo è cosa seria come dimostrano i tanti appuntamenti gastronomici che si dipanano durante i mesi dell’anno. E da secoli c’è un rapporto molto stretto con il vino e l’oro verde, l’olio extravergine di oliva. In Puglia si trovano 12 strade del Vino e dei Sapori, 902 frantoi attivi, 31 città dell’olio e 15 città del vino, 10 musei e luoghi della cultura legati al gusto, 118 masserie didattiche, 21 presidi slow Food. Sette gli itinerari proposti nella nuova guida: “Profumo di pane e Zagare”, da Manfredonia a Rignano Garganico, “Sapori d’altri tempi”, da Foggia a Cerignola, “Di mare e di terra”, da Margherita di Savoia a Corato, “Il richiamo del crudo”, da Molfetta a San Michele di Bari, “Colori d’autunno”, da Poggiorsini a San Giorgio Ionico, “Delizie per palati fini”, da Fasano a Castellana Grotte e “Di Rosso e d’Azzurro”, da Brindisi ad Alezio e da Porto Cesareo a San Foca.


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