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Omaggio a Chiara Fumai nel Teatro Margherita

  • In BARI
  • lun 10 Febbraio 2020
Omaggio a Chiara Fumai nel Teatro Margherita

Inaugurata la retrospettiva dell’artista barese scomparsa nel 2017

BARI - Un omaggio dedicato all’artista barese Chiara Fumai, morta prematuramente nel 2017 all’età di 39 anni, è stato organizzato dall’associazione culturale Dafna con il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Bari, insieme con il Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Circuito del Contemporaneo. Si tratta di una mostra, inaugurata l’8 febbraio 2020, allestita al Teatro Margherita di Bari dove resterà aperta al pubblico sino al 6 marzo 2020.

La retrospettiva ideata da Anna Fresa e Paola Marino, con la curatela di Antonella Marino e la consulenza scientifica di Francesco Urbano Ragazzi, direttore di “The Church of Chiara Fumai”, associazione presieduta da Liliana Chiari, madre dell’artista, che ne preserva l’opera, l’esposizione presenta la complessità del pensiero dell’artista e della sua opera nella formula dell’Omaggio a Chiara Fuma.

Si tratta di un percorso espositivo immersivo ed esperienziale, allestito ‘su misura’ del teatro barese, e propone un affondo nell'universo creativo dell'artista. Il teatro è popolato da una nuova iconografia femminista: figure paradigmatiche eppur marginalizzate della storia come Zalumma Agra, Eusapia Palladino, Annie Jones, Ulrike Meinhof, vengono portate alla ribalta sulla scena

L’allestimento celebra una pugliese tra le personalità più importanti della scena artistica contemporanea italiana ed internazionale, come l’ha definita e ricordata il presidente della Regione Michele Emiliano. Artista che ha portato il nome della Puglia nel mondo e che il mondo ha riconosciuto con prestigiosi premi e riconoscimenti. La mostra aprirà di fatto le attività 2020 di Puglia Circuito del contemporaneo che quest’anno offrirà appuntamenti e mostre di rilievo internazionali in tutta la regione.

Per un mese il Teatro Margherita, il luogo che più di ogni altro si presta ad essere ‘abitato’ dalle creazioni della Fumai, sarà lo spazio di uno speciale omaggio dal respiro internazionale a chi ha avuto una breve ma intensa carriera. La mostra è stata appositamente disegnata per il teatro di Bari. Chiara Fumai si è imposta all’attenzione del sistema dell’arte internazionale per il carattere innovativo della sua pratica performativa, che analizza il rapporto tra potere, linguaggio e sovversione attraversando con estrema libertà diversi saperi e ambiti disciplinari. Con una gamma di conoscenze ampissima: dalla musica sperimentale al femminismo radicale, dal pensiero anarchico a studi occultistici, tra teosofia, spiritismo, stregoneria.

Nelle sue azioni l’artista ha dato corpo e voce a numerose figure soprattutto femminili, personaggi ai margini del sistema patriarcale e appartenenti ai diversi ambiti della contro-cultura come fenomeni da baraccone, protagoniste da freak show di fine ‘800, medium, scrittrici, donne criminali.

Nel foyer viene mostrato un compendio di questo particolare percorso artistico, dopo la Biennale di Venezia e prima della grande retrospettiva che dalla primavera 2020 partirà dal Centre d’Art Contemporain di Ginevra per un tour europeo, che in Italia farà tappa al Centro Pecci di Prato. Bari diventa così l’avamposto di questo momento di attenzione e riconoscimento internazionale.

Lo spazio d’ingresso, totalmente oscurato, è trasfigurato dalla presenza monumentale della video performance “Shut Up Actually Talk” in cui Zalumma Agra, personaggio del Circo Barnum già evocato da Chiara Fumai nell’opera “Moral Exhibition House” (Kassel 2012), legge il Secondo Manifesto di Rivolta femminile “Io dico Io”, scritto da Carla Lonzi nel 1970. Al centro, sul pavimento, è collocato un grande sigillo con una stella a sette punte, simbolo di riconoscimento dell'artista per la prima volta esposto in una versione installativa. L’area sinistra del foyer accoglie invece la video-installazione “The Book of Evil Spirits”, presentata alla Contour Biennale nel 2016 (e vincitrice della VII edizione del Premio Fondazione VAF), dove Chiara Fumai riunisce in una seduta spiritica diverse figure incarnate nelle sue performance. Sul fondo del teatro torna poi in nuova versione l’installazione “La donna delinquente”, concepita proprio per il Teatro Margherita in occasione del Premio Lum nel 2011, che ha per protagonista la figura della medium di origini pugliesi Eusapia Palladino.

Nell’unica zona luminosa è ricostruita un’ambientazione inedita: “The Church of Chiara Fumai”, l’archivio che raccoglie quadri, manifesti, dischi, video, oggetti di scena, mobili appartenuti all’artista e riuniti a Bari presso la sede dell’omonima associazione. Tra i documenti esposti è presente un focus su Nicola Fumai, padre dell’artista recentemente scomparso. A lui è ispirata la serie di lavori Chiara Fumai Presents Nico Fumai, tema della sua prima apparizione pubblica alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nel 2010.


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