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Diodato ‘fa rumore’ per Taranto

Diodato ‘fa rumore’ per Taranto

Il cantante, musicista e paroliere tarantino ha vinto il 70° Festival di Sanremo

TARANTO - Un grido d’amore educato ma sentito nell’anima ha fatto vincere il tarantino Diodato il 70° Festival di Sanremo. Unico cantante tra i big a rappresentare la Puglia quest’anno. Il 38enne datosi al canto ‘per caso’ è l’orgoglio della nostra regione e soprattutto di Taranto. Di quella terra tanto bella e amata e allo stesso tempo ‘maltrattata’ che ora ha una canzone dedicata e che la rappresenta appieno.

“Fai rumore”, questo il titolo del brano scritto da Diodato, che ne ha curato pure la musica insieme con Edwyn Roberts, non sarà stata scritta per la sua città, ma Antonio Diodato, in arte Diodato, ha dedicato la vittoria alla famiglia, all'intera squadra di lavoro e a Taranto “per la quale bisogna fare rumore e che lotta perché c'è una situazione insostenibile" ha detto il cantante vincitore. E sicuramente i tarantini e la città la canteranno spesso nelle manifestazioni, ma soprattutto l’UnoMaggio, l’evento di cui Diodato è uno dei direttori artistici (sin dal 2013), insieme con l'attore, altro tarantino, Michele Riondino (protagonista ne "Il giovane Montalbano"), ed il musicista-cantante siciliano Roy Paci, con Diodato sul palco di Sanremo nel 2018.

Sebbene dedicata all’ultima ex (notizie gossip indicano che sia Levante, cantante anche lei in gara al 70° Festival di Sanremo, ndr) come lo stesso Diodato ha confessato, pur non pronunciando alcun nome in merito, stuzzicato da Mara Venier nella speciale puntata di “Domenica in” tutta dedicata al festival della canzone italiana, ogni parola del testo parola sembra riferita alla Città dei due mari.

Sin dalla prima sera del festival, i tarantini hanno colto il senso di quelle parole, le hanno fatte proprie e cantato il ritornello. Ieri mattina, 9 febbraio 2020, giorno dopo la vittoria, alle ore 12 il sindaco Rinaldo Melucci ha fatto mettere in filodiffusione il brano, al posto della musica del maestro tarantino Giovanni Paisiello che dovrà lasciare il posto (sicuramente anche lui è d’accordo, ndr) per un’intera settimana alle note e alle parole del suo concittadino che non ha vinto solo il “Leone d’oro” di Sanremo. “Fai rumore” ha infatti ricevuto pure il premio della critica “Mia Martini” e quello della stampa “Lucio Dalla”, insieme con tanti applausi calorosi ed oltre il 39% del televoto del pubblico.

Tutta Taranto a mezzogiorno, il giorno dopo la vittoria, ha cantato e fischiettato il ritornello, sentito nelle vie del centro con la filodiffusione dal Teatro comunale “Fusco”, pensando chi ad un amore perduto e chi alla propria città con l’intento di rialzarsi una volta per tutte. Almeno è quello che auguriamo noi di “Puglia positiva”. Ci piace infatti pensare che l’idea del sindaco Rinaldi possa riscuotere l’animo dei tarantini stanchi di subire e tutti insieme possano far sentire finalmente la loro voce e farla valere.

In una breve nota il primo cittadino ha dichiarato: “È motivo di grande gioia vedere un artista che realizza il suo sogno. È motivo di grande orgoglio per lui, per la sua famiglia e la comunità tarantina vedere fiorire il suo talento coltivato da impegno, duro lavoro, spirito di sacrificio, costanza e tanto tanto studio. Diodato stanotte ha certamente coronato un sogno durante il quale non ha dimenticato la sua città con una dedica delicata e sentita. In questa giornata di vittoria e soddisfazione auguro a Taranto di ‘fare rumore’ esattamente come ha fatto Diodato: con impegno, duro lavoro, costanza e tanto tanto studio. Così si realizzano i progetti. E i sogni”.

Diodato è nato ad Aosta il 30 agosto 1981. Come ha avuto modo di raccontare più volte, solo per caso (il caso è quasi un leit motiv nella vita di Diodato). I genitori, tarantini, si trovavano lì in vacanza. La nascita era prevista a settembre, ma il pargolo ha deciso di anticipare i tempi. Cresciuto a Taranto, ha studiato nel liceo “Aristosseno” ed è qui che ha iniziato ad appassionarsi alla musica tanto da entrare in una band con compagni liceali. Da sempre musicista, la prima svolta nel canto l’ha avuta da liceale quando durante una lezione di filosofia la preside, come da lui stesso raccontato, lo chiamò all’improvviso per suonare nell’auditorium con altri compagni. Era l’unico ad essere intonato e quindi cantò, oltre a suonare.

Terminato il liceo, appena 19enne, è andato al Dams di Roma dove si è laureato in Cinema, televisione e nuovi media. Nel mondo della musica ha iniziato come scrittore e compositore. I suoi primi lavori sono stati realizzati a Stoccolma dove ha esordito con il brano “Libiri”, in realtà il titolo originale avrebbe dovuto essere “Liberi” ma ci fu uno errore tipografico da parte degli svedesi, per cui è rimasto così. La sua prima esibizione dal vivo come cantante l’ha tenuta in un locale a Milano nel 2013 e da allora è stata tutta una salita. La sua voce non gli piaceva, sono stati gli altri ad invogliarlo a cantare oltre che a scrivere musica e testi come ha sempre fatto.

Dopo anni di dura gavetta finalmente è arrivato il riconoscimento atteso. Già da qualche anno però era tenuto in considerazione dalla critica musicale. La sua prima volta a Sanremo è stata nel 2014 tra le nuove proposte con il brano “Babilonia”, con il quale è giunto secondo dopo Rocco Hunt. In tale occasione ha ottenuto però il premio della giuria di qualità. Nello stesso anno gli è stato consegnato l’MTV Italia Award classificandosi primo nella categoria Best New Generation e il Premio De André ottenuto grazie alla sua interpretazione di “Amore che vieni, amore che vai”. Nel 2018 è per la seconda volta al Festival di Sanremo dove, insieme con Roy Paci, ha presentato “Adesso”. Nessun premio ‘materiale’ ma uno morale che è valso forse più di ogni altro, i complimenti di Mina.

Come vincitore del Festival di Sanremo parteciperà all’Eurovision Song Contest in programma il 16 maggio 2020 a Rotterdam, in Olanda. In attesa di conoscere il nuovo brano che presenterà in questa occasione, Diodato si gode tutta la vittoria con il video ufficiale che continua a veder salire il numero di visualizzazioni e mi piace minuto dopo minuto.

Anna Caiati


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