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Da oltreoceano altri tre premi al film su Santa Scorese

Da oltreoceano altri tre premi al film su Santa Scorese

Questa volta il regista Mimmo Spataro è ‘volato’ ad Hollywood

TARANTO - La struggente storia di Santa Scorese, uccisa a 23 anni a Palo del Colle nel 1991, riportata in un film dal regista tarantino Mimmo Spataro ha ricevuto tre premi all’Hollywood International Moving Pictures Film Festival. Il suo mediometraggio intitolato “L’incredibile storia di Santa Scorese”, girato tra Taranto e Palo del Colle, nonché altre località del Barese, il 25 gennaio 2020 è stato premiato con tre Awards per “Migliore film straniero” e “Migliore cinematografia” e “Migliore attrice”, quest’ultimo riconoscimento è andato a Clara Magazzino di Grottaglie.

Spataro, filmaker dal 1996 con una lunga esperienza in documentari ed in particolare nelle processioni religiose pugliesi, ha scelto di portare sullo schermo le vicende della ragazza per la quale la Chiesa ha avviato le procedure di beatificazione. Santa avrebbe voluto farsi suora, se il suo carnefice, un squilibrato animato da odio cristiano, non l’avesse barbaramente uccisa. Per Spataro di tratta di un film d’esordio. Sul set e in post-produzione il regista tarantino ha svolto molti ruoli fondendo in un’unica persona il lavoro di un’intera troupe. Ha voluto raccontare, ricordare e rendere nota al mondo una vicenda accaduta ventinove anni fa che supera la più macabra fantasia: la storia di Santa, una ragazza che nel nome aveva un destino segnato. Una storia di fede, ma anche di persecuzione e violenza in quella luce misteriosa appresa dal suo modello di riferimento, Italo Petriccione, direttore della fotografia dei film di Gabriele Salvatores.

Nel film di Mimmo Spataro c’è cronaca e fiction, il tutto attorniato da filo di suspense resa possibile dal cast di attori pugliesi: Clara Magazzino, 29 anni, nel ruolo di Santa, ragazza accesa da una fortissima fede e una vocazione per la solidarietà, e Giuseppe Calamunci Manitta, 35enne anche lui di Grottaglie, in quello di Giuseppe, l’assassino, un uomo di 31 anni profondamente disturbato che vuole farsi prete e nel suo delirio schizofrenico si dichiara figlio di Dio.

A ricevere i premi ad Hollywood, negli Raleigh Studios, c’era solo Spataro che aggiunge i tre premi ricevuti negli Usa a quelli già conquistati in vari festival internazionali, 16 in tutto (tra cui i riconoscimenti del New York Film Awards, Oniros Film Awards di Saint Vincent e Festigious International Film Festival a Los Angeles). Un vero successo oltre che un riscatto personale visto che è stato autoprodotto dal filmmaker tarantino, che con filminprogress.it ha firmato regia, montaggio, direzione della fotografia e fonica, mentre la sceneggiatura è di Assunta D’Elia, partita dai diari della vittima per raccontare una storia di follia criminale ai limiti dell’assurdo.

Nel film ci sono pure: Alfredo Traversa (il padre di Santa), autore dell’opera teatrale a cui lo stesso Spataro si è ispirato, Angela De Bellis (la madre), Vanessa Caponio (la sorella), Francesco Cassano (il cognato), Mario Blasi (don Tino) e Rino Massafra (don Carlo). E’ possibile vedere un trailer del film su Vimeo.

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