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La Shoah in una rappresentazione nella Chiesa Madre

La Shoah in una rappresentazione nella Chiesa Madre

Con l’organizzazione, tra gli altri, degli studenti del liceo artistico “Calò” di Manduria

MANDURIA - Nella Chiesa Madre di Manduria sarà messa in scena, cantata e musicata, la rappresentazione intitolata “Un chiodo di garofano a Santa Maria al Bagno: una favola per rinascere”, ispirato ad un racconto dello scrittore ebreo Andrea Salvatici e che ricorda quanto accaduto in Salento, durante l’arrivo in massa degli ebrei tra il 1945 e il 1947. In quel periodo, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’apertura dei campi di concentramento e la liberazione di tanti perseguitati che, su decisione del Comando Inglese, a Santa Maria al Bagno e in altri centri del territorio salentino furono allestiti campi di accoglienza per i profughi ebrei dell’Europa del Nord e dell’Est sopravvissuti ai campi nazisti. Fu così che nella povertà dei villaggi salentini popolati da gente semplice, quegli uomini, a cui la barbarie nazista aveva tolto nomi e identità, riducendoli a oscuri numeri, ritrovarono i tratti più belli e luminosi della propria umanità. E che qui giunsero per tornare nella loro “Terra Promessa”.

È in questa realtà che lo scrittore Andrea Salvatici immagina la storia del piccolo Yehoshua, un piccolo ebreo polacco a cui i nazisti hanno trucidato la famiglia. Yehoshua, accolto da una famiglia di poveri pescatori a Santa Maria al Bagno, attraverserà il brutale dolore che gli ha lasciato la guerra a bordo delle sue disperate fantasie di bambino, quelle fantasie in cui immagina che folletti e fate custodiscano nei boschi la sua famiglia sfuggita alle grinfie degli orchi. Ma sarà attraverso l’amore della sua nuova famiglia salentina che il bambino ritornerà alla realtà, una realtà che, ormai lontana dal disgusto della guerra, ha già il profumo della rinascita. Il racconto che rievoca le vicende storiche successive alla seconda guerra mondiale, attraverso la ricostruzione ‘favolistica’ della mente di un bambino, sopravvissuto alla Shoah, sarà impreziosita dalle musiche eseguite dal gruppo Shanah TTovah, con la cantante Nadia Martina

Il libro sarà presentato il 25 gennaio 2020, nella “Settimana della Memoria” con la rappresentazione scenica dal racconto di Andrea Salvatici, nato a Firenze nel 1964, vive e lavora a Milano, scrittore e blogger che ama scrivere favole, filastrocche, poesie e racconti. L’appuntamento, è per il 25 gennaio 2020 alle ore 18.45 nella Chiesa Madre di Manduria. L’iniziativa, accolta dal parroco monsignor Franco Dinoi, è organizzata dal liceo artistico “Calò” di Manduria, in collaborazione con l’Associazione Italia-Israele di Bari “Alexander Wiesel”, l’associazione insegnanti Fnism di Manduria, l’associazione Popularia, il Lions Club di Manduria e il Museo Ebraico di Lecce.


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