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Il primo Festival internazionale dell’Architettura si terrà a Bari

  • In BARI
  • lun 09 Dicembre 2019
Il primo Festival internazionale dell’Architettura si terrà a Bari

'BiArch' ha avuto il più alto punteggio tra le 49 proposte giunte da tutta Italia

BARI - Un festival tutto dedicato all’architettura, il primo in Italia, si terrà a Bari. Il progetto “Bari International Archifestival-BiArch” presentato dall’Amministrazione comunale e dall’assessorato comunale alle Culture della città di Bari si è aggiudicato il primo posto, con un punteggio complessivo di 98/100 al concorso nazionale.

Vincitore del bando pubblicato dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, è stato giudicato il migliore tra le 49 proposte giunte dall’intero “Stivale” e si è aggiudicato un finanziamento di 100mila euro (di cui 20mila di cofinanziamento comunale), cui si aggiungeranno le risorse già annunciate dagli sponsor, che potranno essere integrate attraverso una ulteriore call che si aprirà a breve.

Tema di BiArch sarà: “Margini, confini, frontiere”, e si svolgerà dal 1° al 20 maggio 2020, in cui la città di Bari potrà, tra l’altro, dimostrare la sua valenza nel settore dell'architettura grazie alla realizzazione di restauri come il Teatro Petruzzelli e dei più recenti Teatro Piccinni e Margherita, piuttosto che restyling di parti del lungomare, della realizzazione del Ponte Adriatico, e quelli in corso come l’ex Mercato del Pesce e dell’ex Caserma Rossani, insieme con tutti i Palazzi antichi presenti soprattutto nel borgo Umbertino o le antiche ville o i villini nel quartiere Carrassi.

Saranno tante le installazioni, i cantieri-evento e le sperimentazioni diffuse su tutto il territorio, annuncia l’assessore alle Culture Ines Pierucci che, citando Ernest Hemingway, che diceva che “la prosa è architettura”, vorrebbe realizzare un monumento al libro “che non sia un oggetto statico di bronzo – ha detto Pierucci - ma un luogo dove ritrovarsi, scambiarsi dei libri e promuovere la lettura, magari in una piazza denominata ‘del sapere’”. Per questo ci sarà il premio per il monumento al libro, un’opera d’arte da collocare nella piazza del Sapere, dedicato al bookcrossing di architettura.

Sarà una ulteriore dimostrazione di come anche il Sud ha altre potenzialità, rispetto a quanto viene attribuito o raccontato, come messo in evidenza dal sindaco Antonio Decaro per il risultato ottenuto in questo concorso e che ha definito “prestigioso” per una manifestazione legata al tema “margini, confini, frontiere” in una città di mare in cui “valorizzeremo il rapporto con l’Autorità portuale ma non solo – ha aggiunto il primo cittadino - Metteremo al centro della riflessione i margini urbani, le periferie in cui maggiormente si concentra il disagio sociale ma anche i confini tra le diverse discipline, l’architettura, la cultura e l’innovazione sociale. Per questa ragione il festival si svolgerà sia nel centro cittadino e nei suoi luoghi più riconoscibili sia nei quartieri periferici grazie al coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti della cittadinanza attiva. Insieme a loro lavoreremo materialmente nei prossimi mesi per organizzare gli eventi”.

Nel festival si affronteranno i grandi temi della trasformazione urbana, ma sarà pure importante e determinante occasione per costruire una domanda più consapevole di città, per costruire un approccio partecipativo alla programmazione sulla rigenerazione urbana.

BiArch sarà biennale e vedrà dialogare, confrontarsi e incontrarsi esperti di discipline quali architettura, urbanistica e umanistica, tra scienza e arte. Sarà un festival-laboratorio in grado di coinvolgere il grande pubblico sugli aspetti di riflessione ma anche di attivazione legati alle sfide dell’architettura e della rigenerazione urbana.

Obiettivo del BiArch sarà quello di coinvolgere la cittadinanza in un percorso di riflessione collettiva e transdisciplinare sul rapporto tra architettura e città, favorendo la contaminazione tra discipline, saperi e pratiche e promuovendo la piena attivazione culturale e civile, attorno ad un evento culturale policentrico e democratico. Si alterneranno discorsi pubblici a laboratori partecipativi di co-progettazione, performance sullo spazio pubblico, esperienze di riuso collettive, con al centro del programma e della riflessione il rapporto tra rigenerazione urbana e beni comuni, su cui la città di Bari sta conducendo un’esperienza significativa. Il tema “Margini, confini, frontiere” rimanda all’esigenza di superamento dei perimetri esistenti (geografici, culturali, sociali e disciplinari) per promuovere un nuovo modo di fare architettura per tutti.

Gli eventi principali si terranno in quella che per 20 giorni sarà la “casa del festival:” il teatro Margherita, e comprenderanno interventi inaugurali di profilo internazionale. Ci sarà il fuorifestival, con eventi collaterali e autopromossi, diffusi nella città, selezionati con una call per aprire al pubblico studi di architettura, atelier, gallerie e attivare piccole temporary exhibitions in locali sfitti, oltre a laboratori di gamification per coinvolgere anche i più piccoli. Attraverso il festival diffuso si prevedono cantieri-evento, installazioni e padiglioni, spettacoli, performance, esibizioni temporanee (in locali sfitti presenti in città) e apertura di studi, insieme con il festival in movimento con esplorazioni urbane, gaming urbano, visite a piedi, in bicicletta o via mare.

Tra i partecipanti ci saranno i docenti del Dicar (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) del Politecnico di Bari Carlo Moccia, Francesco Defilippis e Francesca Calace, con gli architetti Armando Dal Fabbro, Uwe Schroeder, Christian Rapp, Victoriano Sainz Gutiérrez, Martino Tattara, Mickael Jackob, Joao Nunes, Cristina Petralla. Previste mostre e tavole rotonde sulle città-porto con invitati delle reti transnazionali con particolare riguardo ai Paesi dell’Adriatico orientale: Comune di Tirana, Ministero della Cultura del Montenegro, Agenzia nazionale della pianificazione del territorio albanese, Rwth Aachen University - Fakulty of Architektur, University of Montenegro - Faculty of Architecture, University of Porto - Faculty of Architecture, Etsa - Universidad de Sevilla - Departamento de Urbanistica y Ordenacion del Territorio, Polytechnic University of Tirana - Faculty of Architecture and Urbanism, Polis University of Tirana, TU Eindoven.


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