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L’oscar della miglior pizza della Puglia ad una pizzeria di Lecce

  • In LECCE
  • ven 15 Novembre 2019
L’oscar della miglior pizza della Puglia ad una pizzeria di Lecce

La premiazione, svolta a Roma, ha visto prevalere i pizzaioli campani e romani nei titoli nazionali

LECCE - La migliore pizza pugliese si prepara a Lecce. Tra i premi regionali della “Pizza Awards Italia 2019” quello della Miglior pizza della Puglia è stato attribuito alla pizzeria “400 Gradi” delle chef pizzaiolo Andrea Godi che ha dovuto ‘combattere’ a suon di ingredienti con altre due pugliesi: “Pomodoro e Basilico” di Martina Franca e “Canneto Beach 2” di Margherita di Savoia. Nessun premio nazionale, purtroppo, per i pugliesi dove a farla da padroni sono stati i pizzaioli campani.

La giuria, costituita da 200 giornalisti gastronomici (tra i più autorevoli giornalisti enogastronomici del settore), ha decretato come miglior pizza d’Italia, nella terza edizione dei “Pizza Awards Italia” quella di “Pepe in grani” di Franco Pepe di Caiazzo (Caserta) salito sul podio più alto e che si è aggiudicato insieme con il premio di “Miglior Pizza d’Italia”, pure quelli di “Miglior Pizza Tradizionale” e quello regionale di “Miglior Pizza della Campania”, oltre al riconoscimento personale come “Miglior Pizzaiolo” dell’anno.

L’Oscar della pizza è un premio sempre più ambito nella categoria dei pizzaioli e che viene assegnato in occasione di Excellence 2019, riuscitissima manifestazione sulla “food innovation” di Pietro e Claudio Ciccotti. I Pizza Awards, nati dall’evoluzione del “Premio MangiaeBevi" ideato nel 2017 dall’editore Fabio Carnevali e organizzati quest’anno in collaborazione con Vincenzo Pagano, patron di Scatti di Gusto, vogliono contribuire ad accendere i riflettori sulle eccellenze della pizza italiana e sui suoi più valenti rappresentanti, offrendo un giusto riconoscimento a quelle attività e quegli operatori del settore che si sono distinti durante gli ultimi 12 mesi.

Tra i trentotto premi assegnati, 18 nazionali e 20 regionali, le pizze migliori sono quelle prodotte in Campania e nel Lazio, mentre le regioni del Nord se la sono cavata meglio nella presentazione ‘tecnologica’ dei locali. Se infatti il titolo di “Miglior pizza contemporanea” se l’è aggiudicata la pizzeria “I Masanielli” di Caserta, quella di “Pizza chef dell’anno” Teresa Iorio “Dalle figlie di Iorio” di Napoli, “Giovane pizza chef dell’anno” Luca Mastracci di “Pupillo” di Frosinone-Priverno (Latina), tra i premi speciali si sono distinti per la “Miglior pizza Napoletana” Giuseppe Pignalosa di Salerno, “Miglior pizza Romana” la Pizzeria Romana di Roma e “Miglior Pizza Canotto” è stato consegnato a “Da Lioniello” di Succivo (Caserta), “Miglior Pizza bio” è stato assegnato a “Berberè” di Castel Bolognese (Bologna), mentre “Miglior Format di Pizzeria” a Pizzium di Milano e “Miglior Comunicazione Digitale” a Patrick Ricci di “Terra Grani Esplorazioni” di Torino.

Come ambasciatori della pizza, infine, sono stati premiati Alessandro Condurro de “L’Antica Pizzeria da Michele” di Napoli e Gino Sorbillo della “Sorbillo Ai Tribunali” sempre a Napoli.


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