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Per i mille anni composto e scritto un inno per Troia

  • In FOGGIA
  • ven 15 Novembre 2019
Per i mille anni composto e scritto un inno per Troia
I cantanti, in un frame del video, dell'inno a Troia, Romolo Bruno e Ilaria Bellomo

E’ interpretata e cantata dal tenore Romolo Bruno e dal soprano Ilaria Bellomo

TROIA - Per i mille anni la Città di Troia ha un inno ufficiale che celebra proprio lo speciale compleanno ed è stata composta e scritta da Andrea Casoli e Vincenzo Lizzi. Intitolato “Inno a Troia”, è stato adottato dall’Amministrazione comunale come inno ufficiale della città.

L’opera, cantata da due artisti dauni (il video clip è visibile sul canale youtube), due eccellenze del bel canto, il tenore Romolo Bruno e la soprano Ilaria Bellomo, è stata registrata a Lucera da Raffaele Fortunati di Combo Studios con la collaborazione del batterista Gianluca Mancini, il bassista Giuseppe Tredanari e il chitarrista Pierluigi Vannella, tre musicisti locali di prestigio.

Il vento, i lunghi colli, l’oro del grano, e poi le immagini di spondo del maestoso rosone della Cattedrale, dei tetti rossi cui l’Inno a Troia canta gli splendidi paesaggi, i magnifici monumenti, la profonda religiosità di una città indissolubilmente legata alla sua Cattedrale e ai santi patroni. Mentre la clip è stata realizzata dal videomaker Giuseppe Pirro.

Nato per celebrare il Millennio, l’inno ripercorre alcuni momenti salienti della lunga storia di Troia: dalla fondazione ad opera del catapano Basilio Bojoannes, a Città eletta dai Papi a sede di quattro Concili, ed ognuno presieduto da un pontefice (Urbano II nel 1093, Pasquale II nel 1115, Callisto II nel 1120, Onorio II nel 1127). Canta i fasti di una città potente che era riuscita ad ottenere da Papa Onorio II la Charta Libertatum; eventi straordinari come la Santa Gesta che permisero la traslazione a Troia delle reliquie dei Santi Eleuterio, Ponziano e Anastasio, e la successiva, e necessaria edificazione della maestosa Cattedrale; la distruzione della civitas per mano di Federico II.

Dalla storia, patrimonio collettivo da celebrare, alla vita contemporanea. L’opera di Casoli e Lizzi si sofferma sul dramma dell’emigrazione, esaltando la malinconia, la nostalgia di chi, pur lontano continua ad amare la propria terra, la civitas. Lo chiamano “spirito d’orgoglio troiano”.

Il progetto, presentato dall’associazione culturale Ece Musica è stata subito supportata finanziariamente e moralmente dall’Amministrazione come dichiarato con entusiasmo ed orgoglio il sindaco Leonardo Cavalieri. Testo e musica, di grande potenza emotiva, sono ispirati dal profondo legame degli autori con Troia, come spiega il compositore Andrea Casoli: «Nasce dall’amore per la nostra città, non campanilistico, ma inteso come sentimento, passione per la propria terra. E’ la bellezza di identificarsi in una comunità, in una terra così straordinariamente ricca. Credo che il senso di appartenenza, in un momento difficile come questo, abbia un’importante funzione sociale, sia un potente collante per ridare forza alla comunità. Siamo felici che l’Amministrazione comunale abbia adottato l’opera come inno ufficiale di Troia, e per questo vogliamo ringraziare il sindaco, Leonardo Cavalieri e l’assessore alla cultura, Fausto Aquilino».


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