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Torre Guaceto è tra i "Parchi Blu" del mondo

Torre Guaceto è tra i
(foto tratta dal sito http://www.riservaditorreguaceto.it)

Ha ottenuto il riconoscimento internazionale dalla Marine Conservation Institute

BRINDISI - Torre Guaceto, l’oasi protetta con la sua marina in provincia di Brindisi, è la prima oasi italiana ad entrare nella rete dei “Parchi Blu” con il riconoscimento giunto dalla “Marine Conservation Institute”, considerato uno dei più importanti enti al mondo nella conservazione degli ambienti marini.

All’area marina pugliese è stato infatti assegnato il “Blue Park Award”, un riconoscimento non solo verso i livelli di protezione dell’ecosistema marino qui adottati ma di diritto fa rientrare l’oasi di Torre Guaceto tra le 16 aree internazionali protette e fra le quali ci sono l’atollo di Aldabra nell’oceano Indiano, la Riserva Madna delle Galàpagos in Ecuador, il Parco Nazionale dell’Isola del Cocco in Costa Rica. Il premio è un modo per incoraggiare i governi a salvaguardare la fauna marina, proteggere gli habitat a rischio, salvaguardare le bellezze e la natura di oceani e mari e difenderli dai cambiamenti climatici anche per contribuire a resistere contro questi ultimi.

“Questo è un riconoscimento che ci riempie di orgoglio, che ci spinge a fare sempre meglio per la tutela delle nostre risorse naturalistiche e paesaggistiche. E la scelta, proprio qui in Puglia, del primo caso di area protetta italiana che ottiene questa onorificenza così prestigiosa, dimostra che la Regione sa davvero tutelare e rafforzare ogni sua bellezza. Ora proseguiamo su questa strada senza abbassare la guardia, ma nella consapevolezza che il lavoro di rete tra consorzio, enti preposti e cittadini può davvero fare la differenza per la tutela dei beni e dei luoghi comuni”, ha dichiarato Alfonso Pisicchio, assessore regionale alla Pianificazione Territoriale, commentando il riconoscimento ottenuto.

Si dice particolarmente felice il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi che ricorda: “questo non può che renderci fieri per il lavoro svolto finora. Entrare nella rete dei Parchi Blu significa rappresentare un esempio anche per gli altri e ci sprona a continuare sulla strada intrapresa”.

Il riconoscimento consegnato ad Oslo il 24 ottobre 2019, premia così un ‘pezzo’ di Puglia, più precisamente della costa adriatica dell’alto Salento, tra Carovigno, San Vito dei Normanni e Brindisi. La riserva, istituita nel 2000, è compresa nel tratto tra Punta Penna Grossa e gli scogli di Apani, dove svetta la torre omonima e che dà nome alla riserva naturale. In un’area di circa 2.200 ettari su una costa di circa 8 km, sono preservate flora e fauna dal consorzio (un organismo misto tra le Amministrazioni comunali di Brindisi e Carovigno con il Wwf) che ha in gestione l’oasi caratterizzata da ulivi secolari, dune, macchia mediterranea, piccole zone umide, risorgive stagionali di acqua dolce, fondali sabbiosi e flora marina che consentono un ecosistema in continuo equilibrio ed il più ricco di biodiversità del Mediterraneo. Ed è proprio qui che si permette il proliferare di numerose specie animali tra varie specie di avifauna, insetti, anfibi e rettili come le tartarughe marine che vengono anche soccorse, curate e riabilitate. La riserva è suddivisa in tre zone dove sono in vigore provvedimenti diversi per la salvaguardia: non è concesso l’accesso, l’approdo e la sosta di qualsiasi tipo di imbarcazione prima di speciali autorizzazioni.

Nella Riserva di Torre Guaceto di recente è stata scoperta una farfalla notturna a rischio di estinzione, la Limantride Laelia coenosa, che vive nelle aree umide, così come altre falene, in cui il sistema ecologico è salubre. Da ricordare le spiagge di Torre Guaceto e Punta Penna Grossa sono state premiate con la Bandiera Blu nel 2007 e, ininterrottamente, dal 2016 al 2019.


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