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mer 23 Ottobre 2019

Diciotto film in gara al “Sonic scene music film fest”

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  • mer 23 Ottobre 2019
Diciotto film in gara al “Sonic scene music film fest”

La kermesse internazionale dedicata al cinema e alla musica si terrà durante il ponte di Ognissanti

TRANI - La terza edizione del festival internazionale del cinema a tema musicale, “Sonic scene music film fest” avrà inizio il 1° novembre 2019 a Trani. La kermesse, per quattro giorni (sino al 3 novembre, ovvero per tutto il ponte di Ognissanti), prevede, all’interno del nobile teatro espositivo “Palazzo Beltrani”, uno straordinario viaggio cinematografico e sonoro in giro per il mondo alla scoperta di generi e culture musicali.

Il festival, ideato e co-fondato dal regista Lucio de Candia, che è anche direttore artistico del festival, si propone di promuovere opere documentarie e di finzione di particolare valore artistico e sociale, film che riescano a stimolare la riflessione sulle differenti scene musicali/culturali contemporanee o del recente passato attraverso un approccio tematico o narrativo. L’obiettivo è quello di valorizzare il cinema e la musica, cosmopolite finestre tra molteplici realtà geografiche e creative, in uno stimolante viaggio interculturale.

La manifestazione, che prevedeva un bando di concorso al quale erano ammessi film italiani e stranieri prodotti dopo il 1° gennaio 2015 e soprattutto non ancora proiettati in Puglia, si compone di due sezioni, una dedicata ai lungometraggi della durata non inferiore ai 50 minuti, e l’altra ai medio-corti con durata inferiore ai 50 minuti. Alla chiusura del bando di concorso sono pervenute 113 opere (49 lungometraggi e 64 medio-corti) dai cinque continenti, con 32 Paesi rappresentati. Il direttore artistico Lucio de Candia ha selezionato 18 film (6 lungometraggi e 12 medio-corti), valutando la qualità tecnico-artistica, la rilevanza sociale e culturale dei temi trattati e cercando di garantire una rappresentazione più ampia possibile delle diverse aree geografiche di tutto il mondo.

Trani si conclama così capitale delle arti, città interculturale con uno sguardo internazionale, e anche questo Festival lo dimostra. “Ci piace il taglio internazionale che questo Festival è riuscito a raggiungere nella sua terza edizione - sottolinea il sindaco Amedeo Bottaro - questa è una scommessa della nostra Amministrazione, una scommessa vinta ovviamente, ringrazio per questo innanzi tutto l’assessore alle culture Felice Di Lernia, e anche Lucio de Candia, l’inventore di questo festival. Grazie a questa kermesse abbracciamo tutto il mondo: sono pervenuti lungometraggi e corti da 32 Paesi differenti, conferendo al festival un respiro più internazionale che sta caratterizzando sempre più la città di Trani. Negli ultimi 3 anni la nostra città, infatti, ha vissuto un processo di crescita del movimento del turismo, i dati sono impressionanti, avendo raddoppiato le presenze, soprattutto straniere”.

La kermesse cinematografica ha visto la sua anticipazione proprio in questi giorni nella vetrina internazionale del Festival del Cinema di Roma, da dove lo stesso sindaco ha lanciato una premiere.

In questa terza edizione, come spiegato da de Candia, ci saranno 2 anteprime internazionali (un lungometraggio documentario sulla musica elettronica brasiliana “Eletronica-mentes” e un corto di finzione sulla scena anni 20 del Bronx americano “Congo Cabaret”, 11 anteprime nazionali e 5 regionali. Il programma è eterogeneo: c’è anche un film su Astor Piazzolla “Piazzolla, los años del timburon”, che ha antenati tranesi, per cui credo sia per Trani degno di interesse anche per la qualità della pellicola, c’è un film sulla rumba catalana “Peret: yo soy la rumba”, uno sulla scena indipendente di Tokyo “Oto No Hako”, un altro su un gruppo rock finlandese che qualche anno fa ha vinto anche l’Eurovision contest “Monsterman”, e poi anche un film su un gruppo punk dell’ex Unione sovietica, quindi parliamo di scena russa anni ’90 “Anatoly Krupnov: he was”.

Non mancherà un evento extra interessante: una performance audiovisiva in programma il 2 novembre di una contrabbassista romana Caterina Palazzi, leader della band italiana Sudoku Killer, che ha avuto numerosi riconoscimenti in ambito jazz, che improvviserà questo spettacolo sperimentale “Zaleska”, un nuovo progetto audiovisivo intimo e ipnotico.

La giuria dei “lungometraggi” è composta dalla regista documentarista russa Ella Davletshina, che organizza il festival del cinema documentario in Siberia, dal saggista, critico letterario e docente di cinema all’Universià di Bari, Vito Santoro, e dal cantautore tranese Luca Loizzi, la giuria dei “medio-corti” è formata dalla stessa musicista Caterina Palazzi, dal sound designer pugliese Francesco Giannico, esperto di sperimentazione elettro-acustica, e dal filmmaker tranese Roberto Tafuro, che ora lavora a Roma. Preciso poi che i film sono in lingua originale con i sottotitoli in italiano. I costi di accesso al Festival sono assolutamente popolari.


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