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Riapre la Valle dei Dinosauri per la Settimana del pianeta

  • In BARI
  • mer 16 Ottobre 2019
Riapre la Valle dei Dinosauri per la Settimana del pianeta

Il pubblico oltre ad ammirare le impronte dei dinosauri potrà verificare i lavori in corso

ALTAMURA - La Valle dei dinosauri, nota anche come Cava Pontrelli, con oltre 4mila impronte dei giganti preistorici risalenti a circa 70 milioni di anni fa, riapre al pubblico in occasione della “Settimana del pianeta Terra 2019” (in programma dal 13 al 20 ottobre). Sarà possibile non solo ammirare le tracce lasciate lasciate durante il periodo Cretaceo da dinosauri prevalentemente erbivori, ci sono anche quelle dei più temuti carnivori, e scoperte quasi casualmente 20 anni fa, ma si potrà pure verificare lo stato di avanzamento degli “interventi urgenti di protezione e conservazione delle impronte di dinosauro e della paleosuperficie” (progetto finanziato con Programma triennale ai sensi della legge n.190/2014 – D.M. del 28.01.2016).

Domani, 17 ottobre, e sabato 19 ottobre 2019, Cava Pontrelli apre in anteprima al pubblico nella settimana del festival scientifico che vedrà tante località italiane animarsi con manifestazioni volte a diffondere la cultura scientifica in ogni sua sfaccettatura. Altamura sarà sede di un duplice Geo-Evento, dedicato alla Cava dei Dinosauri, oggi interessata da un profondo intervento di ripulitura, documentazione e analisi e conservazione della superficie a impronte e di messa in sicurezza dei fronti di cava, per volere del segretariato regionale Mibact per la Puglia, la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari e il Comune di Altamura.

Il geosito, meglio conosciuto come Valle dei Dinosauri, è noto da quando, nel giugno 1999, in corrispondenza del fondo della Cava Pontrelli in disuso, allora di proprietà della Ecospi srl, è stato rinvenuto in modo fortuito un giacimento di migliaia di impronte ben conservate di dinosauri da parte di due geologi dell’Università di Ancona, Michele Sarti e Massimo Claps, impegnati nello studio di cave dismesse per la ricerca di idrocarburi.

La Cava si trova a circa 6,3 km a Sud-Est del centro abitato di Altamura lungo la strada provinciale 235 verso Santeramo. Dell’ampio territorio della città di Altamura poco meno di un terzo della sua superficie rientra all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Di questa, la località in cui insiste la Cava Pontrelli occupa una posizione privilegiata, configurandosi quale porta disposta su di un lembo all’estremo Sud-orientale del parco stesso.

La proprietà dell’area su cui sono state rinvenute le orme è attualmente del Comune di Altamura. Solo a seguito di tale acquisizione è stato possibile avviare le preliminari operazioni di protezione e conservazione delle impronte, così come previste dal progetto redatto dalle strutture periferiche del Mibact.

Nella due giorni sono previsti in totale cinque turni per gruppi di 30 persone ciascuno. Il 17 ottobre i turni saranno così effettuati: ore 9-10, ore 10-11 e ore 12-13, mentre il 19 ottobre ci saranno due turni ore 10.30-11.30 e ore 11.30–12.30. Alle ore 11 di sabato 19 ottobre, nel Teatro Mercadante ad Altamura il segretariato regionale Mibact per la Puglia, la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari e, per conto dell’ATI responsabile dei lavori in cava, i rappresentanti del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari mostreranno i primi risultati ottenuti dal lavoro svolto in cava fino ad oggi. Rappresentanti istituzionali, degli enti locali ed autorità interverranno per una riflessione congiunta sulla valorizzazione del patrimonio paleontologico e preistorico di Altamura.


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