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Un corso di sartoria e modellistica fa emergere nuovi talenti

  • In BARI
  • mer 02 Ottobre 2019
Un corso di sartoria e modellistica fa emergere nuovi talenti

Per giovani neodiplomati inoccupati ma pure per casalinghe e disoccupati over 35

BARI - Un corso di formazione può far emergere talenti nascosti. E’ il caso di un gruppo di studenti di età compresa tra i 19 e gli over 50, con una passione artigianale in comune: la moda e la creatività. Ventuno persone che hanno deciso di mettersi in gioco, con un diverso bagaglio culturale alle spalle, e tentare di approfondire una delle espressioni più belle del mondo dell’artigianato.

In realtà possiamo parlare di ‘gioco’ fino ad un certo punto visto che tutti hanno dimostrato tanta competenza e professionalità, a partire dalle insegnanti del corso che hanno insegnato a disegnare modelli di vestiti e completi per uomo e donna, dalla taglia 40 alle conformate, sino alla realizzazione quindi al confezionamento alla cucitura alla macchina con dettagli e applicazioni comprese.

A consentire di realizzare un sogno che potrebbe presto trasformarsi in un’opportunità di lavoro e persino in una carriera professionale di alto livello è stato il corso, in realtà doppio poiché uno finanziato da Regione e Ue e l’altro autofinanziato dagli studenti, organizzato dal centro di formazione Celips (Cultura e lavoro Istituti Preziosissimo Sangue, email front-office@celips.it). Si tratta di un ente di formazione di ispirazione cristiana nato nel 1986 ed è gestito dalle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, con sede a Bari nell’ex istituto Borea in piazza Garibaldi. Il corso, come da prassi, si è concluso con una sfilata di moda nel centro che li ha visti occupati in lezioni di teoria, pratica e laboratorio per circa due mesi, per un totale di oltre 210 ore.

Le lezioni sono state tenute dalle professionali e raffinatissime quanto materne sarte Maria Borreggine e Ottavia Antonacci, coordinate da Marco Servadio collaboratore amministrativo del Celips che spiega: «Il corso appena concluso ha riguardato la sartoria e la modellistica ed è stato organizzato con il patrocinio della Regione Puglia per il progetto ‘Mi formo e lavoro’ e la Comunità europea. Tutti coloro che hanno seguito le lezioni sino al termine conseguono un attestato di frequenza, riconosciuto dalla Regione, e che consentirà di passare al secondo step, ovvero la possibilità di candidarsi in un’azienda per un contratto di lavoro, a scelta del datore, che potrebbe sfociare in un contratto a tempo indeterminato».

Il frutto di quanto appresso si è visto nella sfilata di moda in cui i corsisti hanno presentato capi da loro stessi indossati. Ad organizzare la sfilata con i modelli e le modelle di eccezione, ma che possiamo garantirvi in molti potrebbero per stile e portamento avere un futuro oltre che nel ‘cucito‘ pure sulle passerelle, è stato il più giovane di tutti. Una “promessa del mondo della Moda” come le due insegnanti hanno tenuto a sottolineare. Sergio Ricchitelli, 19 anni diplomatosi a luglio scorso all’Itc di Bisceglie in sistemi informatici aziendali, nonché studente al Conservatorio di Bari, di violino, viola e pianoforte, ha studiato tutto nei minimi particolari dall’ordine di uscita dei vestiti, alle musiche, agli accessori.

Valeria Quarto, 34 anni, laureata in lettere, ha invece dato letteralmente ‘voce’ agli abiti divisi in due sessioni, uno per ogni corso, primavera-estate, per gli under 35 iscritti al Centro per l’impiego di Bari, e l’altro autunno-inverno per gli over 35 che si sono autofinanziati. Se per il primo gruppo sono stati realizzati 22 abiti con tessuti etnici e linee morbide e sinuose, oltre a tre per l’outfit maschile, il secondo ha visto la realizzazione di 34 capi. Sono stati usati materiali innovativi, strutturati ed in stile contemporaneo tutti dedicati ad una donna autorevole e impegnata nel sociale che non rinuncia mai ad eleganza e ricercatezza, colori e fantasie per caratterizzare abiti interi. Hanno quindi sfilato completi, giacche, vestiti lunghi, pantaloni e gonne di ogni foggia, adatti per la mattina o la sera, segno evidente che le insegnanti non hanno tralasciato nulla, mettendo alla prova le potenzialità di ciascun allievo e riuscendo ad ottenere ottimi risultati persino nel confezionamento di borse con lo stesso tessuto dell’abito.

Insieme con neodiplomati inoccupati, il corso è stato frequentato da laureati, disoccupati e casalinghe di ogni età. Sergio e Valeria, come tutti gli altri, hanno realizzato un sogno dopo aver intrapreso una o più strade diverse, pur continuando a disegnare schizzi e bozzetti di abiti per poi approfittare e trovare, con una ricerca su internet, il corso a loro più adatto. C’è chi invece, giunto dal Camerun, come Brice Ateba, 27 anni da due anni e mezzo in Italia, dove ha conseguito la licenza media, con questo corso di formazione ha potuto raffinare quanto già imparato nella scuola africana e apprendere nuove tecniche della moda italiana da sempre la più amata nel mondo.

Per tutti loro, ora, si apre una nuova strada che sicuramente sarà costellata da altri insegnamenti ed esperienze, ma tutti, ne siamo certi, proseguiranno nel mondo della moda visto che, nessuno escluso, hanno dimostrato di avere fantasia e creatività da poter unire a tecnica e professionalità seppur ancora in fase iniziale. Preziose opportunità che consigliamo vivamente di continuare ad approfondire e coltivare.

Anna Caiati


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