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La Murgia vanta un nuovo formaggio d’eccellenza: ‘Capriccio di capra’

  • In BARI
  • lun 23 Settembre 2019
La Murgia vanta un nuovo formaggio d’eccellenza: ‘Capriccio di capra’
Lo stand al Cheese di Bra (foto tratta dalla pagina Facebook del Caseificio Stella Dicecca)

Prodotto da un giovane casaro è stato presentato alla rassegna Cheese di Bra

ALTAMURA - La Murgia può vantare un altro prodotto d’eccellenza casearia: il “Capriccio di capra murgiano” presentato a Bra, in provincia di Cuneo, nel corso della XII edizione di Cheese, la rassegna dedicata al latte crudo in ogni forma e organizzata da Slow Food Italia.

La ‘stella’, nata sulla Murgia, parafrasi di un nome storico della caseificazione made in Murgia, è un formaggio nuovissimo dal cuore antico, battezzato solennemente nello stand della Comunità della Gente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia per la Sostenibilità, che per l’occasione ha dato alla spedizione un titolo suggestivo: sentieri transumanti, destini migranti di uomini ed animali.

Il formaggio a pasta molle ottenuto dal latte delle capre che vivono sull’altipiano steppico di Castel del Monte, da qualche tempo in cerca di nome identitario, ha debuttato sotto i migliori auspici.

Il “Capriccio di capra murgiano” ha fatto scattare un’alchimia sotto l’egida di Slow Food Condotta delle Murge, che, con il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ed il Gal “Le Città di Castel del Monte”, ha inteso promuovere la nascita di un prodotto che unisce storia e innovazione.

A crearlo è stato il giovanissimo casaro altamurano Angelantonio Tafuno, figlio e nipote d’arte del Caseificio Stella Dicecca, esempio pratico delle possibilità strategiche offerte dal bando delle start up promosso dai Gal pugliesi, attualmente aperto ed in attesa delle intuizioni dei giovani protagonisti del futuro agroalimentare e non solo.

Il vero e proprio ‘battesimo’, cui ha fatto da “padrino” il direttore del Parco nazionale, Domenico Nicoletti, è stato celebrato dal presidente della Condotta delle Murge, Nicola Curci, alla presenza di un’ampia delegazione di direttori della rete dei Parchi nazionali, nello stand di via Cavour per gustare la creazione del casaro Tafuno.

Ma la presenza a Bra della delegazione murgiana, tra le cui fila si annoverano il presidente del Parco, Francesco Tarantini, il consigliere di amministrazione del Gal, Cesare Troia, il vicedirettore del Gal, Maria Patrizia Ricciardi, ed il pirotecnico esponente di Buonapuglia, Lello Lacerenza, ha mietuto ampi consensi per la freschezza dell’approccio, rivolto a coinvolgere nel dibattito i produttori.

Grande successo è stato ottenuto anche per un altro prodotto che si impone oltreoceano, la ricotta infornata della Donvito di Santeramo in Colle, rappresentata nell’evento piemontese, nelle Langhe, da Angela Donvito, il Ceo della storica azienda artigiana pugliese di cui parlano le riviste patinate made in Usa. Grande attenzione, inoltre, per il Pallone di Gravina Presidio Slow Food della Fratelli De Rosa di Gravina, per il pecorino artigianale della piccola realtà altamurana Agriventura e, naturalmente, per la Burrata, gustata in ogni possibile declinazione. Momento particolarmente significativo, infine, la visita allo stand degli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’Università del gusto di Slow Food, con cui si è discusso di sviluppo agroalimentare e di idee per il futuro.


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