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Due mieli pugliesi vincono le ambite 3 gocce d’oro, premiati altri 30

  • In BARI
  • mer 18 Settembre 2019
Due mieli pugliesi vincono le ambite 3 gocce d’oro, premiati altri 30

Sono prodotti da un’azienda di Altamura e da un’altra di Ruvo. In tutto premiate 112 aziende pugliesi

BARI - Oltre cento mieli pugliesi hanno partecipato alla selezione dei migliori mieli d’Italia per l’annata 2019 ed in 33 hanno portato a casa da una a tre gocce d'oro. Due in particolare, entrambi prodotti in terra metropolitana barese, sono risultati tra i più buoni per qualità e caratteristiche organolettiche nel 38° concorso organizzato dall’Osservatorio nazionale Miele e la cui premiazione si è svolta a Castel San Pietro Terme in un evento pubblico, condotto da Patrizio Roversi, svoltosi a Castel San Pietro Terme a Bologna durante la Fiera e Borsa del Miele - Sapori & Territorio dal 13 al 15 settembre 2019.

Le aziende apistiche “L’Ape nell’Orto” di Altamura e l’azienda agricola Lucia Lamonarca di Ruvo sono state premiate con tre gocce d’oro, il massimo punteggio raggiungibile. Nell’edizione di quest’anno hanno partecipato 1.011 mieli prodotti da 440 apicoltori in tutta la Penisola, e la Puglia, insieme con la Lombardia (a pari merito), si è attestata prima regione per numero di partecipanti pari ad un totale di 112 mieli prodotti da 46 aziende, 33 quelli pugliesi premiati con le ambite ‘gocce d’oro’. La nostra regione oltre ai due nettari dorati con 3 gocce d’oro (su un totale nazionale di 16), vanta anche 11 che si sono aggiudicate due gocce d’oro (su 148 altri premiati), e 20 una goccia d’oro (su un totale di 211).

Per il Barese, una delle due aziende già vincitrici delle 3 gocce d’oro “L’Ape nell’Orto” di Altamura (per la categoria trifoglio, mentre “Lucia Lamonarca” di Ruvo per la millefiori) si è pure aggiudicata 2 gocce d’oro per i millefiori insieme con “Cantatore” di Ruvo di Puglia e “Garcarli" di Acquaviva delle Fonti per il trifoglio; altre 4, tre di Altamura e una di Santeramo sono state premiate con 1 goccia.

Quatto i vincitori per la provincia di Brindisi con un secondo posto e due gocce d’oro nella categoria castagno per l’azienda “Apicoltura Alveare Bianco” di Ostuni e tre con una goccia e sono due di Ostuni e una di Ceglie Messapica. Otto i premiati di Foggia e dintorni, con 2 gocce d’oro a Manfredonia all’azienda “Mieli Papagna” nelle categorie rosmarino e millefiori, a pari merito con altre due aziende agricole “Iannelli Assunta” di Lucera entrambe hanno partecipato con i millefiori, ma quest'utlima ha ricevuto altri tre premi, altre due gocce d'oro e due con una goccia, ed è l'unica ad aver partecipato, per la provincia di Foggia, sia per i Grandi mieli di Puglia che per i Grandi mieli da Agricoltura biologica. Nove i premiati per la provincia di Lecce, due con 2 gocce d’oro aggiudicate alle aziende “Raffaele Antonello” di Corsano nella categoria millefiori e “Saverio Alemanno” di Copertino nella stessa categoria, una goccia per aziende di Cavallino, Casarano, Collepasso, Magliano, Melendugno e Pisignano. Tre infine le aziende di Taranto premiate, due con 2 gocce d’oro e sono l’azienda apistica “Alveus” di Martina Franca nella categoria castagno e a pari merito nella stessa categoria con l’azienda “Angelo Borci" di Manduria con Mr Bee.

Tra le curiosità ‘pugliesi’ c'è quella che riguarda l'azienda "Mieli Papagna" di Manfredonia è stato un exploit visto che ha portato a casa sono stati quattro: due gocce d'oro nella sezione rosmarino con il lotto n.1 e millefiori del Gargano ed una goccia d'oro ciascuno nella sezione rosmarino per i lotti n. 2 e n. 3., mentre l’Azienda Apicola “Petrachi” di Melendugno, in Salento, è stata premiata con una goccia d’oro nella categoria sulla, a pari merito, nella stessa categoria con l’azienda “Mr Bee” di Manduria, La sulla, nota anche come erba sulla, è una leguminosa della famiglia della fabaceae, molto diffusa nel bacino del Mediterraneo occidentale. E’ una pianta che cresce bene in terreni argillosi e non teme la siccità e non resiste alle temperature inferiori ai 6-8°C sotto lo zero. Ha molte proprietà che la rendono particolarmente apprezzata da agricoltori e allevatori. Viente coltivata come pianta foraggera, ricca di proteine per nutrire il bestiame e per rigenerare il terreno in quanto consente di fissare l’azoto nel suolo consumato da altra piantagione, per cui è utilizzato per fertilizzare il suolo.

Il concorso prevede in tutto 5 sezioni: “I mieli da apicoltura biologica”, per favorire le metodologie colturali più sostenibili e valorizzare i mieli biologici promuovendoli presso i consumatori; “I mieli slow” per sottolineare il carattere identitario unico al mondo dei mieli italiani, riservata ai mieli dei Presidi Slow Food. con mieli di Alta Montagna Alpina, dell’Appennino Aquilano e dell’Ape Nera Sicula; per la prima volta erano presenti le categorie “I grandi mieli di Sicilia” e “I grandi mieli di Puglia”, tali sezioni sono state realizzate in collaborazione con l’Associazione Regionale Apicoltori Siciliani (Aras) e l’Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi (Arap) e sono riservate ai mieli prodotti all’interno dei rispettivi territori regionali. L’obiettivo è quello di contribuire, con la diffusione capillare del concorso, al monitoraggio ed al miglioramento della qualità dei mieli nei rispettivi territori. I campioni in concorso sono stati 96 per la sezione Puglia; “I mille mieli, i millefiori” pensata per far emergere la diversità dei mieli millefiori attraverso una gara che coinvolge anche il giudizio dei consumatori. Attraverso le valutazioni analitiche e sensoriali del concorso, viene selezionato un miele millefiori per ognuna delle regioni italiane, quello con il punteggio più elevato. Per ognuno di questi mieli sarà raccolto il giudizio in termini di gusto da parte del grande pubblico. La classifica completa è pubblicata sul sito web Informa miele.

Per l’occasione è stata presentata la guida “Tre Gocce d’Oro 2019” in versione cartacea e on line e la relativa applicazione scaricabile gratuitamente per smartphone e tablet con la quale i consumatori possono raggiungere i mieli premiati, conoscere i produttori e molte altre curiosità

Ricordiamo che anche nella edizione 2018 la Puglia si distinse bene con il miele “Marruca Bio”, prodotto a Sannicandro Garganico dall’azienda “Apina la Regina del Miele” tra i migliori mieli biologici che l’azienda storica della famiglia di Assunta Ianelli ha curato; e le tre gocce d’oro nella categoria trifoglio vinta dall'azienda "La Percheronza" di Acquaviva delle Fonti come riportato in un articolo dello scorso anno di Puglia positiva nell'articolo intitolato "La Capitanata vanta uno dei migliori mieli biologici d'Italia".


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