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Donati alla Regione due pannelli artistici dei fratelli Spizzico

  • In BARI
  • mer 11 Settembre 2019
Donati alla Regione due pannelli artistici dei fratelli Spizzico

Si tratta di bozzetti realizzati negli anni Sessanta per un concorso per abbellire il Palazzo di Giustizia

BARI - Due pannelli con ritratte le personificazioni femminili dei diversi rami del diritto, realizzate dai fratelli Francesco e Raffaele Spizzico, sono state donate dalla famiglia alla Regione e sono ora esposte nel Palazzo della Presidenza della Giunta Regionale.

Con il motto “Venerdì”, i due pannelli che misurano 80x240 centimetri, acquerelli e pastelli realizzati in carta su legno, furono presentati dai fratelli Spizzico in occasione del concorso per la selezione delle opere destinate al Palazzo di Giustizia di Bari. Il 10 settembre 2019, la consegna ufficiale della donazione alla Regione in ricordo delle opere d’arte, due bozzetti, realizzate verso la fine degli anni ‘60 per l’Aula Magna della Corte d’Appello e di Assise del Palazzo di Giustizia di Bari, in piazza De Nicolò, ed ora consegnate ad Emiliano dopo il restauro. Erano presenti, oltre al presidente della Regione Michele Emiliano, il nipote Gianvito Spizzico, Gianvito Mastroleo della fondazione “Di Vagno”, la storica dell’Arte Lia De Venere, la restauratrice Daniela Distefano, gli assessori del Comune di Bari Ines Pierucci e Carla Palone e i dirigenti regionali che hanno curato l'acquisizione delle opere al patrimonio regionale.

In uno dei pannelli le figure femminili ritratte rappresentano i diversi rami del diritto. Ogni figura, dal lungo collo e dal corpo molto slanciato – è assisa all’interno di una nicchia e tiene in mano un libro (il codice) e un oggetto che ne definisce l’identità, tra cui le manette, la borsa di monete o il martello. Le loro vesti variamente colorate sono caratterizzate da larghi panneggi dalle pieghe aguzze sottolineate da lumeggia ture, che sembrano richiamare esempi di pittura bizantineggiante del XIII secolo. Nell’altro pannello è presente la maestosa e regale figura della Giustizia che domina la composizione. I suoi abiti sono sfarzosi, porta sul capo una corona, è dotata di grandissime ali e regge nella destra una statuetta. E’ un’iconografica inconsueta della Giustizia.

Le opere arrivarono seconde al concorso e per decenni sono rimaste in un deposito nella città vecchia di Bari.

“Queste di Spizzico sono opere straordinarie e siamo orgogliosissimi di poterle esporre qui, questa è la prima puntata – ha dichiarato Emiliano - perché vorremmo riepilogare, con l’aiuto del Comune di Bari, la memoria della bottega Spizzico, per aprire un anno di memoria e di stimolo agli artisti locali. Le opere dei fratelli Spizzico rappresentano il segno tangibile di una comunità che si ritrova; un dono importante che ci ricorda il dovere del custodire, di aver cura, il bisogno di riscoprire che il contenuto della passione politica è la ricerca della bellezza. Solo al bello possiamo arrenderci. Un grazie riconoscente, quindi, alla famiglia Spizzico perché attraverso queste due opere d’arte ci lascia un’orma di sapere, di conoscenza e di bellezza che sopravvivrà nel tempo”.

Francesco (nato nel 1910 e morto nel 1981) e Raffaele (nato nel 1912 e morto nel 2003) aprirono nel 1939 l’azienda manifatturiera “Spizzico Ceramiche” in piazza del Ferrarese ed è qui che hanno realizzato dipinti, decorazioni, mosaici e ceramiche. Francesco fu docente alla Scuola d‘Arte Ceramica di Bari, mentre Raffaele docente e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, prima, e poi all’Accademia di Bari. Sempre insieme i due fratelli aprirono negli anni Settanta la nota galleria d’arte “La Vernice” a Bari.


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