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Ricostruito esofago a bimba di due anni ora dimessa

  • In LECCE
  • mer 19 Giugno 2019
Ricostruito esofago a bimba di due anni ora dimessa

Nata con una malformazione congenita ha dovuto imparare in ritardo a masticare e deglutire

LECCE - Un intervento all’esofago per una malformazione congenita su una bambina di due anni è stato eseguito con successo all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, consentendo alla piccola paziente di poter mangiare normalmente, come non aveva fatto sino ad ora, e tornare a casa dopo l’operazione chirurgica subita. La piccola Maria (il nome è di fantasia ed è stato dato dall’Asl per tutelarne l’identità, ndr) sarà dimessa dalla Chirurgia Pediatrica del “Fazzi “ di Lecce dopo la permanenza in Terapia Intensiva dove è stata ricoverata a seguito di un lungo e non semplice percorso di riabilitazione a seguito di una atresia esofagea che non avevano consentito la completa formazione dell’esofago tra l’altro non comunicante con lo stomaco.

“Una prova difficile, irta di ostacoli – spiega il dottor Carlo Rossi, direttore della Chirurgia Pediatrica del “Fazzi” - ma ce l’abbiamo fatta: ora la nostra piccola paziente, che ha dimostrato una tempra fortissima, ha cominciato ad alimentarsi attraverso la bocca, un gesto per noi ordinario ma che per lei è del tutto straordinario, non avendo mai potuto farlo nei suoi due anni di vita”. E’ perfettamente riuscita, dunque, l’operazione di atresia esofagea di primo tipo (long-gap), in pratica la ricostruzione dell’esofago mancante alla paziente nata con un moncone di esofago scollegato dallo stomaco: motivo di soddisfazione e orgoglio per l’équipe medica, essendo la prima esecuzione in assoluto, a Lecce e nel Salento, per un intervento chirurgico così complesso.

La piccola è stata operata, il 29 marzo 2019 (nel giorno del suo secondo compleanno), da una speciale équipe composta proprio dal dottor Carlo Rossi e dal professor Adrian Bianchi, specialista maltese per anni in forza al Royal Manchester Children's University Hospital, con l’assistenza del team di anestesisti-rianimatori. Superata la fase post-operatoria, considerata dai medici molto delicata e monitorata dal direttore della Rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce Giuseppe Pulito, la piccola paziente ha vinto anche la seconda prova: imparare i movimenti corretti, eseguendo una serie di esercizi riabilitativi, per poter deglutire ed alimentarsi. Ed ora Maria è pronta per affrontare la sua nuova vita, a casa, circondata dall’affetto e dalle cure della sua famiglia.

“Siamo molto soddisfatti – sottolinea Rossi – per la felice conclusione di questa grande sfida che riguarda certo la Sanità pubblica, ma che tocca direttamente, migliorandole, la vita e la salute delle persone. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di medici, infermieri e operatori, ma soprattutto per la collaborazione tra i reparti coinvolti, la Chirurgia Pediatrica, la Rianimazione e la Terapia Intensiva Neonatale. Abbiamo dato prova – conclude il direttore - che anche qui al Sud è possibile eseguire interventi complessi e ad alto rischio su bambini che presentano malformazioni congenite, giungendo ad un esito davvero molto positivo che consentirà a questa bambina di potersi alimentare senza più problemi”.

Per il commissario straordinario della Asl Lecce, Rodolfo Rollo, è davvero una bella notizia: “La piccola paziente e i suoi familiari hanno affrontato una prova durissima, superata grazie alla professionalità e alle competenze che l’Ospedale “Fazzi” ha messo a loro disposizione. E’ questa la buona sanità quotidiana, che funziona e forse non fa tanto ‘rumore’ ma tuttavia assicura alle persone elevati livelli di assistenza e una vita migliore”.


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