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Si parte con i “Campi della legalità” per raccontare l’antimafia

Si parte con i “Campi della legalità” per raccontare l’antimafia

L’iniziativa dal 2010 vede impegnati Arci, Libera, rete studenti, unione universitari, Cgil, Spi e Flai Cgil

MESAGNE - Campi estivi dedicati alla legalità in agricoltura, per fare della legalità stessa non un ‘optional’ ma una missione, uno strumento di libertà per governare e tutelare persone e territori, affinché torni ad essere riconosciuto e preteso quale diritto costituzionale. Nasce così l’iniziativa “Campi della legalità 2019” promossi da Arci e Libera insieme alla Rete degli studenti medi, Unione universitari, Cgil, Spi Cgil, e Flai Cgil, ed in particolare del Sindacato Pensionati Cgil Puglia, dopo che la segretaria Filomena Principale ha salutato i partecipanti al corso di formazione per i campi e i laboratori della legalità 2019 che si è tenuto il 6 e 7 giugno scorsi a Brindisi.

Donne e uomini volontari, provenienti da tutta Italia per prepararsi a una nuova esperienza indirizzata ai giovani, da vivere sui terreni e nelle strutture confiscati alla mafia: 14 luoghi in nove regioni protagonisti di una rinascita civile, 33 le iniziative con 66 turni settimanali, parliamo di oltre tremila ragazzi, mentre i volontari dello Spi sono circa 250. Coinvolta tutta l’Italia da Nord a Sud, da giugno fino ad ottobre.

Nell’edizione 2019 si propone dall’allevamento delle lumache a lavori di mietitura del grano, produzione di legumi, sistemazione e messa a dimora dei vigneti e delle piantine di pomodoro, vendemmia, raccolta di mandorle fino al recupero dei borghi di Riace e Pentedattilo, simboli di accoglienza in Calabria. In Puglia si comincia dal 3 al 9 luglio con l’appuntamento a Mesagne, nel Brindisino su “Ti racconto l’antimafia”.

Attraverso visite guidate e incontri con rappresentanti di istituzioni che si occupano di lotta alla mafia e parenti di vittime della malavita organizzata, i partecipanti conosceranno la realtà locale e verranno coinvolti in un laboratorio video con l’obiettivo di raccontare come si può fare antimafia sociale. I laboratori, così come le lezioni si svolgeranno sui campi confiscati alla mafia. Ci saranno inoltre incontri con le istituzioni, attività di rigenerazione urbana nel Salento Fun Park, tra cui la festa per il decimo anno di attività, visite a vari circoli Arci della provincia, attività di street art.

“È il nostro piccolo impegno per l’antimafia sociale – afferma Roberto Battaglia responsabile del Dipartimento per la Legalità dello Spi Cgil Nazionale. Li chiamiamo campi della legalità, ma il percorso comincia nelle scuole e continua sui beni sottratti alla mafia grazie alla legge La Torre - Rognoni che colpisce il cuore della malavita organizzata, ovvero il suo potere economico. Ormai la Lombardia ha lo stesso numero di beni confiscati delle regioni del Sud. Parliamo di 33mila beni immobili, di cui solo un terzo assegnati. È un gesto importante perché vuol dire far diventare questi beni, un patrimonio di tutta la comunità”. Le iscrizioni ai campi della legalità sono aperte, l’elenco completo delle iniziative si trova sul portale web Campi della legalità.

I Campi della legalità non sono una iniziativa nuova per la Puglia e il Brindisino, tant’è che come ricorda Michela Almiento, segretaria generale dello Spi Cgil di Brindisi, si è iniziato nel 2010 nelle strutture di Cerignola, San Vito dei Normanni e Mesagne con la partecipazione di studenti provenienti da Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia. “Oggi non è più cosi – aggiunge Almiento - Grazie al lavoro compiuto sul territorio abbiamo coinvolto i nostri ragazzi. Parlare di cultura della legalità e di conseguenza di quanto la mafia sia infiltrata nella nostra economia è importante. I giovani si rendono conto di cosa sia necessario fare per cambiare le cose”.


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