SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=8986 ORDER BY ordine DESC, id DESC

I bambini porteranno le madri al Museo per farle sentire principesse

  • In BARI
  • mer 08 Maggio 2019
I bambini porteranno le madri al Museo per farle sentire principesse

Alla scoperta di un gioiello della città di Putignano e della storia del meraviglioso e sfarzoso palazzo

PUTIGNANO - Uno speciale regalo potranno farlo i bambini alle loro mamme, o anche viceversa, con la collaborazione dei papà nel giorno dedicato alla figura affettiva e familiare sicuramente più importante. Un’occasione per far sentire, seppur per poco, le loro mamme delle principesse. Il 12 maggio 2019, a Putignano, si svolgerà un’iniziativa al Museo Civico “Principe Guglielmo Romanazzi Carducci Santo Mauro” del Comune di Putignano grazie ai volontari del Servizio Civile Universale del Progetto MusaP 2017 che saranno ‘Ciceroni’ di questi ospiti importanti.

Con “Mamma, ti porto al museo”, gli speciali ‘Ciceroni’ offriranno un servizio gratuito di guida per la visita al principesco Palazzo Romanazzi Carducci, la casa museo civico di Putignano. Attraverso l’osservazione degli ambienti che caratterizzano il palazzo e al racconto di aneddoti sulla vita della famiglia, con un focus speciale sulla figura della mamma, i bambini e ragazzi accompagnati dai loro genitori potranno scoprire aspetti della vita quotidiana al tempo in cui il palazzo era ancora abitato.

In considerazione della eccezionalità e della finalità promozionale dell’evento, sarà applicata una tariffa ridotta per la visita al Museo per le mamme e i papà aderenti e gratuita per i figli accompagnatori. Le visite sono previste dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20.

Il Palazzo, costruito nel XIV secolo dai cavalieri Gerosolomitani come dimora dei balì il più alto grado dei cavalieri, è considerato un gioiello architettonico e storico della “Città del Carnevale”, di proprietà del Comune dal 1967 quando il principe Guglielmo Romanazzi Carducci di Santo Mauro volle donare con ogni suo arredo e preziosi (quadri, mobili, più di 3mila libri, arazzi, porcellane, argenterie e cristallerie di pregio) in esso custoditi, è oggi un museo proprio per volontà del suo donatore, tanto da essere stato soprannominato “Museo Principe”. Il principe Guglielmo, divenuto tale sposando la Giulia contessa di Saluzzo di Corigliano e principessa di Santo Mauro, è stato l’ultimo degli eredi ad averlo abitato da quando, nel 1800, fu acquistata dalla nobile famiglia della moglie, fu sede del baliaggio ovvero del feudatario Balì, passò poi ai Cavalieri di Malta poi, ai quali seguirono i monaci benedettini di Santo Stefano da Monopoli.

Affacciato su piazza plebiscito il Palazzo-Museo è diviso in due ali, una per la vita privata, l’altra per quella di vita sociale. E’ stato ristrutturato nel XIX secolo e subito diverse modifiche, ma la parte laterale presenta ancora corpo e caratteristiche del ‘700 sopra il quale c’è una terrazza con giardino pensile.

Il tesoro qui custodito vanta pezzi di antiquariato databili tra il XVI e il XX secolo ascrivibili a varie scuole pittoriche, così come ad artigiani. Tra le tante collezioni presenti ce n’è anche una d’armi, un’altra di scarpe del principe e persino stampe e prodotti di bellezza. Di pregevole valore pure gli affreschi, in particolare quelli sulla volta nel “Salone giallo” dove venivano organizzati balli e serate mondane. E quello “del piano” cosiddetto per la presenza di un pianoforte a coda, strumento tanto amato dal principe Guglielmo che lo suonava e che fu direttore del Teatro San Carlo di Napoli e del Petruzzelli di Bari.


Articoli più letti