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Inaugurato il Museo Diocesano dedicato a “San Riccardo”

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  • ven 26 Aprile 2019
Inaugurato il Museo Diocesano dedicato a “San Riccardo”

Nel restaurato ex Palazzo Margiotta ci sono reliquari, paramenti, icone, statue, affreschi e dipinti preziosi

ANDRIA - In una superficie totale di 1.400 metri quadrati, finalmente la città di Andria ha il “Museo Diocesano” ospitato nell’ex Palazzo Margiotta. Dopo un’attesa durata più di 10 anni sono stati conclusi i lavori di ristrutturazione edilizia, con una prima fase (2006-2009) e una seconda fase con la fornitura e realizzazione dei servizi per l'ordinamento e allestimento museale (con inizio 12 dicembre 2016, conclusa il 31 marzo 2019).

L'edificio, in piazza Toniolo ad angolo con via de Anellis, è stato oggetto di una radicale ristrutturazione finalizzata a ridisegnare gli ambienti esistenti adattandoli, attraverso un accurato progetto, a museo. Tale intervento ha restituito alla collettività uno straordinario insieme architettonico ricco di piccoli e grandi ambienti che costituiranno un luogo tutto nuovo dove poter mostrare e apprezzare le opere d'arte della Chiesa di Andria; un patrimonio inestimabile che fino ad ora non si era potuto esporre per la mancanza di spazi adeguati e che costituisce una testimonianza significativa della storia, dell'arte e della liturgia della Chiesa Diocesana.

La nuova sede, ha reso possibile il trasferimento del museo dall'Episcopio in uno spazio che consentirà la fruizione delle opere custodite. Nel contesto urbano, l'edificio si inserisce in un percorso museale costituito dalla Cattedrale, dal Vescovado, da Palazzo Carafa, dal Municipio e dalle Chiese come San Francesco, San Nicola, San Domenico (solo per citarne alcune), tutti ubicati all'interno del centro storico. Il Museo Diocesano, dedicato a “San Riccardo” patrono di Andria e inaugurato il 23 aprile 2019, giorno dell’anniversario del ritrovamento delle ossa del Santo Protettore, si articola in percorsi fluidi per ogni piano e offre spazi di riposo in luoghi particolari come gli ampi spazi esterni al primo piano (che ospiteranno anche mostre temporanee), i ballatoi che si affacciano sull'atrio centrale e l'atrio al piano interrato. Al piano interrato è utilmente collocata una grande area adibita a deposito, conservazione, preparazione e restauro opere, avente una superficie di circa 110 mq. Al piano terra, in prossimità dell'accesso principale, si trovano la biglietteria, l'ufficio informazioni, il bookshop oltre che una sala convegni, arredata con comode poltroncine a scrittoio, per ospitare incontri didattici e/o esposizioni temporanee.

Il percorso museale inizia al primo piano dove sono ubicate nove sale di diverse dimensioni che in totale sviluppano una superficie espositiva di circa 400 metri quadrati, alle quali vanno aggiunti 170 mq di spazio esterno destinato ad esposizioni temporanee ed eventi. Il secondo piano è costituito da una superficie espositiva di 240 mq oltre che da un archivio e da un ufficio didattico con opere tra l’Ottocento e il Novecento.

Tante le opere di inestimabile valore storico e religioso che saranno qui custodite fra le quali i dipinti realizzati fra il Quattrocento e il Seicento dal veneziano Antonio Vivarini e i pugliesi Corrado Giaquinto di Molfetta e Cesare Francanzano di Bisceglie, argenti del Settecento, statue lignee di un presepe del XV secolo, mentre al piano terra ci sono tre opere riprodotte per non vedenti e sono la testa di San Riccardo, il busto di Francesco II Del Balzo e l’icona in rilievo di Santa Chiara. Si aggiungono reliquiari, oggetti liturgici e arredi sacri in metalli pregiati, nonché paramenti in preziose stoffe ricamate nonché gli elementi della ricomposizione di San Riccardo risalenti ai primi del Novecento quando le reliquie vennero deposte in una nuova urna di legno dorato, dove ora si trovano il calco in argento della testa del Santo, la mitria, il pastorale e paramenti preziosi.

All’inaugurazione, svoltasi nella Cattedrale “Santa Maria Assunta in cielo”, con monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria, è intervenuto il presidente della Regione Michele Emiliano, per la cui opera di conservazione e ristrutturazione sono stati impegnati fondi Por Puglia 2014-2020 Asse VI Azione 6.7 - «Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale», e contributi di privati, insieme con fondi propri della Diocesi (manutenzione straordinaria all’intera fabbrica, ad oggi oltre milione e mezzo di euro), fondi dell’8 per mille della chiesa Cattolica Alla Fondazione Banca Intesa si deve il restaurato del trono ligneo “Del Balzo”.


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