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Sei vini rosati foggiani tra i premiati in Francia e in Polonia

  • In FOGGIA
  • lun 15 Aprile 2019
Sei vini rosati foggiani tra i premiati in Francia e in Polonia

In due noti concorsi internazionali riconosciuta la qualità dei rosè da Nero di Troia e Aleatico

FOGGIA - Sei rosati foggiani sul tetto del mondo dopo la conquista di 7 medaglie, una d’oro e 4 d’argento al Mondial du Rosé, a Cannes in Francia, e all'International Rosè Championship in Polonia, dove due produttori della provincia di Foggia hanno ottenuto altre due medaglie d’argento.

Tra i migliori rosé del mondo ci sono 6 vini foggiani. A decretarlo sono stati i giurati del più importante e autorevole concorso internazionale riservato ai vini rosati del mondo, Mondial du Rosé. La medaglia d’oro e il massimo riconoscimento sono andati alla Cantina Caiaffa Vini, di Cerignola, col suo “Rosato” Nero di Troia; doppietta per le Cantine Borgo Turrito di Foggia che hanno ottenuto due medaglie d’argento con il “CalaRosa” Nero di Troia e il “Terra Cretosa” rosé Aleatico; due argenti anche per Terre Bianche di Lucera con il “Miros” Nero di Troia e il “Masserie” Nero di Troia. Un risultato prestigioso, perché a decretarlo è l’Unione degli Enologi francesi.

“Un risultato straordinario che conferma le medaglie e i riconoscimenti ottenuti negli ultimi tre anni da Borgo Turrito e dagli altri colleghi che stanno lavorando bene” ha dichiarato Luca Scapola, titolare di Borgo Turrito, azienda vitivinicola posta nel cuore di Borgo Incoronata. E le “vittorie in trasferta” per i vini foggiani non finiscono col Mondial du Rosé, poiché a Sierakow, in Polonia, vicino alla bellissima città medievale di Cracovia, solo 5 produttori italiani sono stati premiati nell’ambito dell’International Rosé Championship: di quei 5, due sono della provincia di Foggia, Borgo Turrito con l’argento al “Terra Cretosa rosé 2018” e Cantina Ariano di Torremaggiore con l’argento al suo rosato “Sogno di Volpe”.  “Risultati simili, fino a cinque-sei anni fa, erano assolutamente impensabili, come impensabile era credere che i rosati pugliesi più premiati potessero provenire dalla provincia di Foggia”, ha aggiunto il titolare di Borgo Turrito.


C’è stata ed è tuttora in divenire una crescita importante per qualità, internazionalizzazione, perfezionamento della filiera, strutturazione e consolidamento delle aziende vitivinicole. Ed è significativo che tutto questo sia avvenuto, e sia stato in qualche modo favorito, con la voluta riscoperta del Nero di Troia, un vitigno che porta il vessillo della provincia di Foggia in giro per il mondo, legando aromi e gusti dei suoi vini all’identità profonda del territorio, facendosene promotore, attivando percorsi virtuosi di enoturismo e di educazione al consumo qualitativo del vino anche fra le nuove generazioni. “Negli ultimi anni, con grande continuità, quello che stiamo facendo è un lavoro importante - ha spiegato Scapola - Borgo Turrito e diverse cantine della Daunia sono presenti alle più importanti rassegne enologiche d’Italia e del mondo, sfidiamo il mercato puntando sulla qualità, ci facciamo promotori di eventi e iniziative che promuovono il valore aggiunto delle nostre produzioni: un territorio straordinario dal punto di vista ambientale, una grande tradizione vitivinicola, un ricambio generazionale che finalmente vede protagonisti donne e giovani”.


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