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La storia di Santa Scorese in un film da Palo del Colle a Taranto

La storia di Santa Scorese in un film da Palo del Colle a Taranto
Una scena del film "L’incredibile storia di Santa Scorese"

Realizzato dal regista tarantino Mimmo Spataro farà il debutto nella sua città

TARANTO - La storia di Santa Scorese, studentessa e attivista cattolica di Palo del Colle, uccisa a 23 anni nel 1991 da uno psicopatico che la perseguitava da tempo, è stata raccontata in un film dal regista pugliese Mimmo Spataro che ha girato le scene a Taranto, sua città. Un thriller mozzafiato, quello ricavato da una storia vera, il cui debutto cinematografico è in programma a Taranto il 6 maggio 2019.

Santa, di nome e di fatto, è la prima vittima di ‘femminicidio’ riconosciuta tale e per la condotta di vita, tra l’altro legata al Movimento dei focolari a cui aderì e di cui fu attivista, la Diocesi di Bari-Bitonto, sette anni dopo la morte, aprì il processo di beatificazione. Figlia di un poliziotto e una casalinga era la classica ragazza per bene, brava a scuola e credente praticante, amava fare anche del volontariato tanto da essere tra i pionieri della Croce Rossa. Studiava Pedagogia all’Università di Bari, perché voleva essere d’aiuto a chi soffre, diceva. Era molto riservata tanto che gran parte del suo essere e dei suoi pensieri lo custodiva in un diario ritrovato solo dopo la sua morte. Da queste righe si evince la volontà di diventare suora missionaria dopo la laurea. Ma il sogno non potrà mai realizzarlo a causa della mano di chi si era invaghita di lei senza essere ricambiato e che, pare, riuscisse solo a spaventare la ragazza perché continuava a seguirla dopo le riunioni del gruppo giovanile di Azione Cattolica e a gridarle di amarla causando ancora più timori in chi aveva ben altri pensieri. Una sera, era il 15 marzo del 1991, 28 anni fa, quel giovane l’avvicinò e l’aggredì ferendola con quattro coltellate. Santa Scorese morì dopo qualche ora in ospedale. Il processo di beatificazione è ancora in corso, ma c’è chi già la considera protettrice delle donne perseguitate come lei.

Il film, molto atteso in Puglia soprattutto a Palo del Colle, Bari e a Taranto, segna il debutto cinematografico di Mimmo Spataro che ha voluto raccontare l’assassinio di Santa Scorese. Si tratta di un mediometraggio ad alta tensione emotiva la tragica vicenda della ragazza di Palo del Colle.

La prima è in programma il 6 maggio (ore 20.30), al Teatro Orfeo di Taranto, città che è stata set principale delle riprese. Sceneggiato da Assunta D’Elia, partendo dai diari della giovane vittima (per la quale è in corso la causa di beatificazione), “L’incredibile storia di Santa Scorese”, questo il titolo del film prodotto da Filminprogress di Mimmo Spataro, trasferisce sul grande schermo una storia vera che sembra uscita dalla penna di Stephen King. Invece i personaggi sono i protagonisti di un tragico fatto di cronaca che spinge la realtà a superare la più macabra fantasia. Spataro la rielabora in una sequenza di immagini paralizzanti, degne dei maestri del brivido degli anni Settanta, cui rimanda anche la locandina vintage. E senza mai indulgere nel documentarismo, scandisce con un ritmo incalzante il folle disegno dell'assassino e il disperato tentativo della vittima di sottrarsi al suo carnefice, avvolgendo l'intera narrazione in quella luce misteriosa capace di dare profondità ai volti e ai corpi dei personaggi appresa dal suo modello di riferimento, Italo Petriccione, direttore della fotografia dei film di Gabriele Salvatores.

Tutto pugliese il cast di attori, con Clara Magazzino nel ruolo di Santa, una ragazza accesa da una fortissima fede e una vocazione per la solidarietà, e Giuseppe Calamunci Manitta in quello di Giuseppe, un uomo di 31 anni profondamente disturbato che vuole farsi prete e nel suo delirio schizofrenico si dichiara figlio di Dio. Una storia di fede, persecuzione e violenza alla quale hanno prestato il loro volto Alfredo Traversa (il padre di Santa), Angela de Bellis (la madre), Vanessa Caponio (la sorella), Francesco Cassano (il cognato), Mario Blasi (don Tino) e Rino Massafra (don Carlo). Per chi avesse voglia di vedere un piccolo ‘assaggio’ consigliamo di vedere il trailer.


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