SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=8835 ORDER BY ordine DESC, id DESC


ven 29 Marzo 2019

Nel Polo Museale la Biblioteca dedicata all’architettura orientale

  • In BAT
  • ven 29 Marzo 2019
Nel Polo Museale la Biblioteca dedicata all’architettura orientale

Dedicata all’architetto Attilio Petruccioli sarà, per importanza di documenti conservati, la seconda al mondo

TRANI - Una Biblioteca con testi dedicati all’architettura dei Paesi islamici e orientali, unica realtà del genere in Europa, sarà inaugurata a Trani e si chiamerà Bibliotheca Orientalis “Attilio Petruccioli”. Sarà dotata di un patrimonio di circa 12.000 volumi, più di 20.000 diapositive, oltre 1.000 negativi di immagini di architettura, di città e paesaggi dei paesi islamici, documenti di valore storico, carte geografiche, catasti urbani, rilievi architettonici originali. A disposizione dei frequentatori ci saranno: spazi di lettura e di studio; laboratori di progettazione e ricerca; strategie per la ricerca online; corsi di formazione professionale; aule per convegni nazionali ed internazionali; e aree di co-working.

Quella che viene già definita la più grande biblioteca europea dedicata all’architettura dei paesi islamici e orientali, avrà sede nel Polo Museale di Trani e sarà inaugurata domani, 30 marzo 2019, nella sede di piazza Duomo. La sua eccezionalità, tanto da non avere uguali né in Italia né in Europa, consiste nella specializzazione e concentrazione di testi sulla architettura islamica e orientale. Con essa potrà competere nel mondo solo la Rotch Library del Mit (Massachussetts Institute of Technology) di Cambridge negli Stati Uniti.

La Bibliotheca Orientalis di Trani, in realtà, esiste già da 45 anni in quanto è il risultato del percorso di ricerca scientifica, culturale e di vita di Attilio Petruccioli (da cui l’intitolazione del contenitore culturale e tra l’altro tra i pochi, se non l'unico al mondo, a vedersi dedicata una biblioteca ancora in vita), già docente presso il Mit e Harvard in Usa, e successivamente, pioniere e preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. La Biblioteca, destinata a diventar seconda al mondo per importanza e conservazione di documenti, sosterrà l’attività di supporto alla ricerca e rappresenterà un’attrazione internazionale per gli studiosi, avvalendosi di una rete di relazioni costruite nel corso del tempo con numerose istituzioni scientifiche dei paesi islamici. Comprenderà tre sezioni: Archivio cartografico; Archivio fotografico e Bibliografia: Storia dell’architettura e dell’urbanistica islamica; Restauro e progettazione nei paesi in via di sviluppo, Maghreb, Egitto, Italia Meridionale e colonie, Medio Oriente, Iran, Asia Centrale, Impero ottomano, India, Sud-Est Asiatico, Cina e Giappone; Paesaggio, Caratteri tipologici dell’architettura, Teoria e storia dell’architettura, trattati di architettura. Nell’Archivio cartografico, oltre a carte geografiche, catasti urbani, rilievi architettonici originali (maggior parte su supporto DVD) è compresa la collezione completa del Tuebinger Atlas des Vorderen Orient. Mentre nell’Archivio fotografico ci saranno documenti tra foto, diapositive e negativi di valore storico di siti a volte scomparsi.

La biblioteca si avvale del suo braccio scientifico denominato Centro studi per l’ambiente nei paesi islamici. Dal 2000 la biblioteca ha fornito il supporto scientifico e di ricerca a più di 200 tesi di laurea della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari dedicate all'architettura, alla città ed al paesaggio dei paesi islamici. Dal 1983 al 2001 la biblioteca e il Centro Studi per l’ambiente nei paesi islamici hanno pubblicato la rivista internazionale a carattere monografico, “Journal of the Islamic Environmental Design Research Centre” che riprenderà le pubblicazioni nella nuova sede di Trani.

La biblioteca, aperta al pubblico, è parte della Fondazione Seca e, nell’ambito della Fondazione Seca, la stessa biblioteca e il Centro studi per l’ambiente nei paesi islamici favoriranno la cooperazione di cittadini e studiosi, fisicamente presenti o connessi, mobilitando il numero più alto possibile di persone nella produzione culturale. La Biblioteca provvederà alla conservazione, acquisizione e diffusione del patrimonio bibliografico e documentale, al fine di rispondere alle esigenze didattiche e di ricerca di studenti, ricercatori e docenti. Le attività saranno espletate, anche in rapporto con realtà esterne, mediante l'utilizzo di tecniche biblioteconomiche e informatiche adeguate.

“In una fase di profondi cambiamenti degli scenari politici, culturali ed economici del mediterraneo – sostiene il professor Attilio Petruccioli, riprendere l'attività di supporto alla ricerca in Puglia e di attrazione per gli studiosi, in rete con istituzioni politiche e scientifiche dei paesi islamici, favorisce la rimozione delle barriere di accesso alla cultura, e favorisce un modello in cui la produzione culturale sia diffusa, orizzontale e partecipata”.

Con il presidio culturale all'interno del centro storico, la biblioteca contribuirà al ruolo di anello di congiunzione tra cultura occidentale e cultura orientale. Con la presenza della Bibliotheca Orientalis “Attilio Petruccioli” la città di Trani conferma ancora una volta la sua vocazione di cerniera tra Oriente e Occidente, tra mondo greco e latino, arabo-musulmano e cristiano, favorendo una contaminazione di culture opposte che devono costituire risorsa, arricchimento.

Attilio Petruccioli, architetto romano classe 1945, con laurea in Architettura all’Università di Roma “La Sapienza” conseguita nel 1970 e laurea in Lingue e letterature orientali, all’Università di Venezia, “Cà Foscari” nel 1980, è noto per la sua dedizione all’architettura islamica e orientale tanto che dal 1994 al 1998 è stato docente dii architettura per le società islamiche all’Aga Khan e direttore dell’Aga Khan Program al MIT e all’Università di Harvard (Usa). Nel 1998 è arrivato a Bari dove ha aderito alla istituenda Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari trasferendo le esperienze e le conoscenze acquisite in America. In questa sede universitaria ha dato vita ad un settore di studi e ricerche dedicato al mondo islamico. I laboratori per le tesi di laurea della Facoltà di architettura hanno costruito nel tempo un importante patrimonio di conoscenza attraverso la raccolta sul campo di materiali documentari, rilievi diretti dei monumenti, le relazioni con gli studiosi locali.

Per 15 anni il professor Petruccioli ha coordinato laboratori nel Maghreb, in Egitto, Turchia, Siria, Palestina, Iran, India e Uzbekistan favorendo la realizzazione di oltre 200 tesi di laurea di architettura nel Politecnico di Bari. E’ stato per sei anni preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e per tre direttore del dipartimento di Architettura e ingegneria civile. Con l’intento di favorire l’incontro ed il flusso delle idee tra studiosi pugliesi ed islamici ha organizzato convegni e simposi favorendo la partecipazione e l’incontro di studiosi e docenti del mondo islamico e occidentale. E’ esperto Icomos/Unesco (International Council on Monuments and Sites), organizzazione internazionale non governativa che ha lo scopo di promuovere la conservazione, protezione e valorizzazione dei monumenti e siti di interesse culturale mondiale.

Come professore di Progettazione architettonica ha sempre sostenuto e insegnato come l’architettura non sia espressione del narcisismo dell’architetto, ma un servizio civile, da rendere alla società, usando al meglio le conoscenze apprese a scuola.


Articoli più letti