SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=8783 ORDER BY ordine DESC, id DESC

L’Aia presente anche a Bari e Brindisi con i monitoraggi aerobiologici

  • In BARI
  • gio 21 Marzo 2019
L’Aia presente anche a Bari e Brindisi con i monitoraggi aerobiologici
Campionatore aerobiologico per pollini

Per la Giornata Nazionale del polline per conoscere l’importanza della misurazione dei pollini nell'atmosfera

BARI - Dal 2007 il 21 marzo non è solo il primo giorno di primavera, è anche la Giornata Nazionale del polline, granuli spesso invisibili ad occhio nudo che oltre a causare fastidiose allergie hanno l’importante e insostituibile compito di rigenerare e diffondere tutte le piante spermatofiti. Senza di essere la parte vegetale della natura non esisterebbe. L’appuntamento annuale che si svolge dal 21 al 23 marzo, giunto alla tredicesima edizione, è organizzato dall’Associazione Italiana di Aerobiologia (Aia) con lo scopo di divulgare notizie e promuovere iniziative in ambito aerobiologico, ovverosia la nuova scienza multidisciplinare (l’aerobiologia) che studia le particelle sospese presenti in atmosfera tra cui i pollini per varie finalità scienfitiche.

Da oltre 30 anni il monitoraggio dei pollini allergenici è condotto su base nazionale dall’Aia e dai suoi Centri di Monitoraggio sparsi sull’intero territorio nazionale e quest’attività ha sicuramente una funzione di informazione e prevenzione nei confronti dei soggetti allergici. Due di questi centri sono in Puglia, uno a Bari e l’altro a Brindisi e sono controllati dalla Rete Regionale di Monitoraggio Aerobiologico realizzata da Arpa Puglia, Cra di Bari (Centro regionale Aria dell'Arpa) e Asl di Brindisi. Le stazioni di monitoraggio presenti a Bari e Brindisi consentono una valutazione della diffusione dei pollini presenti in queste città e nelle zone limitrofe.

Sotto l’egida competenza ed esperienza del dottor Augusto Arsieni, allergologo dell’Asl di Brindisi, responsabile scientifico del progetto “Pollini e salute in Puglia”, nonché past presidente dell’Aia coadiuvato dai dottori Sante Maiellaro e Sabrina Dattoli, la Rete di monitoraggio si propone di raccogliere le informazioni annuali inerenti le fioriture delle diverse specie di carattere allergenico.

Dati importanti per chi soffre di allergie nonché per i medici allergologi poiché le elevate concentrazioni di pollini sono causa di malattie allergiche, la più comune delle quali è la pollinosi, che dalle “ultime stime relative alla popolazione italiana, parlano di una prevalenza del 25% e il fenomeno tende ad aumentare ancora – scrive in una nota il dottor Arsieni - Studi epidemiologici sulla fascia di popolazione infantile dimostrano che la dermatite atopica è passata dal 3% degli anni 60 al 10-15% attuale. In crescita anche la rinite allergica, con una media del 10% e, in particolare, l’asma con valori che superano il 10%in alcuni centri urbani. Ad accentuare il problema delle pollinosi concorrono sia l’inquinamento atmosferico che l’aumento globale delle temperature. Le particelle di particolato atmosferico potrebbero agire da carrier (dall’inglese “vettore”) veicolando gli allergeni pollinici”.

Una tematica importante e di estremo interesse dell’Aerobiologia è l’arredo urbano, mette in evidenza l’esperto allergologo, che incide sulla qualità della vita delle persone. “Il verde pubblico, infatti, non è soltanto un importante elemento di arredo urbano ma svolge una funzione sociale – sostiene il dottor Arsieni - Parchi e giardini, ad esempio, sono importanti aree ricreative e per il tempo libero. Occorre pertanto una scelta oculata quando si progetta l’allestimento di un’area a verde, sia pubblica che privata, prendendo in considerazione anche una caratteristica fondamentale come l’assenza di nocività. Pertanto sta assumendo sempre maggiore importanza l’attenzione verso la produzione di polline allergenico, soprattutto in relazione alla quantità prodotta e alla durata del periodo di rilascio dello stesso. Già da molti anni infatti, grazie al perfezionamento della diagnostica allergologica, sono state identificate numerose specie floreali, oltre alle Graminacee, in grado di produrre e rilasciare un polline potenzialmente capace di determinare reazioni allergiche nei soggetti predisposti”.

E’ importante che le persone che presentano sintomi di sospetta allergia si sottopongano al prick test. Attraverso questo semplice strumento è possibile scoprire la presenza di IgE specifiche per l’allergene testato.

Con i campionatori presenti nelle città, si realizza un bollettino settimanale che riporta la concentrazione dei pollini in atmosfera. Un servizio utile non solo per chi vuole difendersi dal loro “attacco”, ma anche per indagare sui cambiamenti climatici e ambientali ed anche sulle cosiddette allergie crociate, un disturbo causato da una reazione crociata tra pollini di alcune famiglie e diversi alimenti. La rete di monitoraggio elabora un bollettino settimanale che riporta solo i pollini più allergizzanti presenti in Puglia e viene pubblicato sul sito internet di Arpa Puglia e contestualmente sul sito nazionale delle Agenzie Regionali.

A Brindisi l'Arpa Puglia con l'Asl Brindisi ha previsto un questionario da compilare on line e finalizzato ad approfondire gli aspetti relativi alle allergie indotte da pollini. Il questionario è aperto a tutti i pugliesi residenti nella nostra regione, quindi non solo ai brindisini.


Articoli più letti