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Approvato il piano preliminare per il Parco della Rinascita

  • In BARI
  • mar 19 Marzo 2019
Approvato il piano preliminare per il Parco della Rinascita

Prevista la realizzazione a lotti per un costo totale di quasi 15 milioni di euro

BARI - Piazze collegate da un percorso pedonale caratterizzeranno il “Parco della Rinascita” nell’area ex Fibronit. Ci saranno lo spazio per i bambini, quella per i concerti e gli eventi, i luoghi per lo sport (tennis, bocce, basket e calcetto), l’area del gusto, gli orti sociali e l’area per gli animali da affezione, con pavimentazioni in pietra, terra stabilizzata e spazi erbosi. Nella struttura “ex Bricorama”, dove sarà demolito l’attuale capannone e innalzato un edificio, si prevede di poter collocare una serie ulteriore di funzioni, culturali, museali e/o commemorative. Quattro le porte di accesso al parco, su via Caldarola, mentre una quinta collegherà via Amendola con un ponte di attraversamento che arrivi fin dentro l’area verde.

Questo ed altro ancora è previsto nel progetto preliminare del “Parco della Rinascita”, il parco polifunzionale nell’area bonificata della ex Fibronit, approvato ieri, 18 marzo 2019, dalla giunta comunale su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso.

L’importo dei lavori, come da progetto, ammonta a 14 milioni 945mila euro. Una cifra al momento non totalmente disponibile per cui si è pensato di realizzare il grande parco a stralci in modo che si possa procedere passo dopo passo a seconda dei fondi man mano disponibili.

“La nascita del parco – ha ricordato l’assessore Galasso sarà anche il frutto delle battaglie condotte per anni dalle associazioni ambientaliste e da una donna, Maria Maugeri, che nella nostra città è stata simbolo dell’impegno a tutela della salute pubblica e dell’ambiente. A lei dedicheremo un’area del parco”.

Il progetto approvato presta la massima attenzione alle condizioni di contesto, ricercando il più stretto rapporto con la città. Su via Caldarola sono state previste quattro porte di accesso al parco, cercando, per quanto possibile, di annullare la linearità delle pareti che delimitano l’area verde. Su via Amendola, oltre alla sede della linea ferroviaria, è stato progettato un ponte di attraversamento che arriva fin dentro il parco rappresentandone di fatto il quinto ingresso.

“Quello di oggi è l’atto ufficiale con cui inizia il lungo viaggio che ci porterà a realizzare il grande parco della Rinascita nell’area della ex Fibronit - ha spiegato Galasso - Con questo primo livello di progettazione siamo pronti a partecipare a qualsiasi tipo di bando o finanziamento che ci permetta di realizzare il parco. Quello di oggi è un passaggio fondamentale perché da oggi disponiamo del documento che disegna concretamente il futuro di quell’area, indicando con chiarezza gli interventi previsti che chiunque si troverà alle prese con l’Amministrazione di questa città nei prossimi anni sarà tenuto a realizzare. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e del contributo che i cittadini hanno offerto durante tutta la fase di progettazione, perché quest’opera è innanzitutto dei cittadini e della città che attende da anni un risarcimento ambientale e simbolico per le troppe vittime dell’amianto nella zona della ex Fibronit”.

I lotti previsti, funzionali e finalizzati ad ottimizzare il processo di esecuzione e di completamento delle singole parti d'opera, sono in tutto sei: lotti n.1-2-3 per il sedime interno “Parco della Rinascita” (ovvero l’area occupata da una struttura a seguito della demolizione); lotto n. 4 per la demolizione e ricostruzione del capannone ex Bricorama; lotto n. 5 per la realizzazione della passerella ciclopedonale scavalca-ferrovia, di collegamento tra il Parco della Rinascita e via Amendola e stazione ferroviaria Rfi e Fse Campus; e lotto n. 6 per la sistemazione della viabilità in via Caldarola.

Al momento l’area bonifica si presenta con aree fruibili, pari a 43.385 metri quadri, e aree non fruibili (queste ultimi dovranno essere tenute sotto controllo e quindi sottoposte ad monitoraggio ambientale, per la verifica di eventuale presenza in atmosfera di sostanze volatili di amianto), chiuso da un muro di contenimento in cemento armato che si sviluppa lungo tutto il perimetro del parco. Un'opera che permette un’elevata sicurezza nel tombamento degli inerti contaminati ma che isola e separa visivamente il parco dalla città.

Nel progetto il percorso pedonale si svilupperà in maniera longitudinale l’intero parco e collegherà due porte di entrata. Lungo questo percorso poiché l’area fruibile in adiacenza al fabbricato “Bricorama” si restringe notevolmente si assicurerò la continuità con l’altro spazio di fruibilità attraverso una passerella pedonale rialzata, un ponte in legno di collegamento. Mentre sulle aree fruibili sorgeranno i vari spazi di socializzazione e sport, nonché gli orti urbani, in quelle non fruibili e da monitorare, per un periodo indispensabile per la crescita armonica del verde, saranno piantumati alberi autoctoni tipici del paesaggio pugliese. In queste aree la scelta delle specie vegetali di progetto è finalizzata essenzialmente alla creazione di veri “boschi urbani”, dove si potrà in futuro passeggiare e gustare l’ombra e il verde. La parete in cemento armato lungo quasi un intero chilometro (950 metri per l’esattezza, comprendendo i 100 metri sulla strada collocata sotto il ponte di San Pio) che si sviluppa lungo via Caldarola resterà in quanto previsto nell’opera di bonifica, ma è stato trattato come sostegno per un’opera di architettura del verde e quindi sarà ricoperto dal verde affinché possa rendere il parco riconoscibile e prevede l’impiego di piante con crescita ascendente e discendente e fontane verticali. Dove ora sorge il capannone dell’ex Bricorama che sarà abbattuto (troppo costoso ristrutturarlo), è prevista una composizione architettonica per un uso efficiente in termini energetici, di sostenibilità ambientale e di fruibilità.

Il parco sarà dotato di tutti gli impianti tecnologici necessari per il suo utilizzo: illuminazione ordinaria, d'accento e di sicurezza; impianti di comunicazione e di segnalazione (controllo accessi; antintrusione; telecamere a circuito chiuso); reti idriche (irrigua, antincendio, idropotabile); impianti per il drenaggio, lo smaltimento e il recupero delle acque piovane; impianti in dotazione alle utenze civili a servizio del parco urbano. Saranno previste inoltre tutte le predisposizioni di passaggio per usi esterni al parco. Tre aspetti sono stati presi in considerazione in modo particolare: il sistema di irrigazione delle masse arboree previste, il sistema di illuminazione e quello di videosorveglianza, quest’ultimi due in analogia a quanto si sta realizzando sulle aree verdi della città.

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